Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Di là dal Fiume e tra gli Alberi
    • Dolci e gentili specialità torinesi.
    • Un Palazzaccio di Passaporti a Torino
    • Jeunesse En Action
    • Una sconosciuta a Tunisi
    • Casa in fiamme
    • Superman 2025
    • Inequilibrio Festival
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Di là dal Fiume e tra gli Alberi

      By Dols07/08/20250
      Recent

      Di là dal Fiume e tra gli Alberi

      07/08/2025

      Dolci e gentili specialità torinesi.

      06/08/2025

      Un Palazzaccio di Passaporti a Torino

      17/07/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Uncategorized»Quando maestra e allieva ricevono insieme il Nobel
    Uncategorized

    Quando maestra e allieva ricevono insieme il Nobel

    Sara SestiBy Sara Sesti22/05/2013Updated:26/09/20141 commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Elizabeth Blckburn e Carol Greider
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

     

    E’ il caso di Elizabeth Blackburn e Carol Greider

    Le due biologhe statunitensi hanno ricevuto il Premio Nobel per la medicina con Jack Szostak per aver scoperto i telomeri, la telomerasi e la loro relazione a patologie dell’invecchiamento cellulare come il cancro, aprendo così la strada allo studio della longevità.

    Il 2009 sarà ricordato come l’anno della rivincita femminile per quanto riguarda il Nobel per la scienza, non solo perché il premio è stato assegnato a quattro donne, ma perché il Nobel per la Medicina è stato vinto da una coppia di ricercatrici, una docente e la sua allieva: un evento storico.
    Elizabeth Blackburn, cittadina australiana e statunitense, è nata nel 1948 in Australia, a Hobart (Tasmania) da genitori medici. Figlia unica, ha studiato presso l’Università di Melbourne dove si è laureata in scienze nel 1970 e dove ha ottenuto il Master nel 1971. Ha proseguito gli studi in Gran Bretagna presso l’Università di Cambridge, ottenendo il dottorato in biologia molecolare nel 1975.

    A Cambridge ha conosciuto il suo futuro marito, John Sedat, studente nella stessa facoltà. Il loro matrimonio è stato celebrato nel 1975, lo stesso anno in cui decisero di tornare negli Stati Uniti.
    I due ricercatori hanno lavorato inizialmente presso l’università di Yale dove Elizabeth si è specializzata sui cromosomi studiandone la struttura e la duplicazione. Nel 1978 si sono trasferiti nell’Università della California a Berkeley, dove la studiosa ha ottenuto il suo primo incarico da assistente. Specializzata nella chimica del DNA, nel 1980 con Jack Szostak ha scoperto i telomeri, le “capsule” che proteggono le estremità dei cromosomi per preservarli dal logoramento ogni volta che le cellule si duplicano. Nel 1985, con la sua laureanda Carol Greider, ha identificato l’enzima che li costituisce, la telomerasi, che si è rivelata la chiave per controllare l’invecchiamento cellulare.
    Il 1986 è stato per la studiosa un anno decisivo in quanto ha ottenuto la cattedra di biologia molecolare e ha scoperto di essere incinta, a 37 anni, del suo unico figlio Benjamin. Elizabeth Blackburn si è quindi impegnata nel sostenere il diritto delle donne a conciliare il lavoro retribuito con quello di cura della famiglia. Dal 1990, trasferita a San Francisco, ha insegnato biologia e fisiologia presso l’Università della California dove nel 1993 è stata nominata Preside della Facoltà di microbiologia e immunologia. Per le sue ricerche ha ottenuto numerosi premi scientifici tra cui l’Eli Lilly Award for Microbiology nel 1988 e il Molecular Biology Award nel 1990.

    Nel 1992 è stata eletta membro della Royal Society di Londra. Ha scritto diversi saggi per Harwey Lectures, una pubblicazione annuale fondamentale per l’informazione biomedica e ha condotto attività di informazione scientifica attraverso seminari e conferenze. Nel 1995 ha pubblicato Telomeres, una raccolta di articoli sulle sue ricerche in questo campo. Nel 2004 ha firmato un editoriale al vetriolo sul New England Journal of Medicine in cui ha raccontato di essere stata licenziata da Comitato sulla bioetica e sull’uso delle staminali perché le sue idee contrastavano con la linea conservatrice dell’allora presidente Georg Bush. Il Premio Nobel è la prova che vedeva lontano.

    Carol Greider è cittadina statunitense. Nata a San Diego, California, nel 1961 ha studiato nell’Università di Santa Barbara e poi in quella di Berkeley, avendo Elizabeth Blackburn come docente. Ha concluso il dottorato nel 1987. Durante il periodo natalizio del 1984, mentre i colleghi erano in vacanza, Carol Greider ha portato a termine la ricerca assegnatale dalla sua professoressa, scoprendo la composizione dei telomeri, la telomerasi e la sua funzione nell’arginarne l’usura.

    La telomerasi infatti riallunga i telomeri ogni volta che il tempo e le continue divisioni cellulari ne sfrangiano le estremità. Una carenza di questo enzima provoca il rapido logorio dei telomeri, quindi il rapido invecchiamento delle cellule, al contrario, una quantità eccessiva di telomerasi genera i tumori, consentendo alle cellule di proliferare senza arrestarsi.
    Il controllo della telomerasi potrà quindi, in futuro, controllare i tumori ed evitare la morte cellulare. Per questo motivo è stata ribattezzata “l’enzima dell’immortalità”.

    Negli anni successivi alla scoperta la scienziata si è sposata e ha avuto due figli, senza mai smettere di fare ricerche nel dipartimento di biologia molecolare e genetica del Laboratorio di Cold Spring Harbor. Quando è arrivata la chiamata da Stoccolma, la neo-Nobel stava raccogliendo il bucato come una normale casalinga e il giorno dopo, mascherata con occhialoni e baffoni finti da vecchio professore, ha celebrato il premio in un’irrituale e spiritosa conferenza stampa dove ha dichiarato tra l’altro che la sua scoperta è nata da una scintilla di curiosità, senza pensare troppo alle possibili applicazioni pratiche perché “quando fai scienza non sai mai se la pietra che hai appena trovato finirà col diventare una gemma”. Poi è tornata nel suo laboratorio alla Johns Hopkins University di Baltimora, dove è ricercatrice dal 1997. Secondo l’Accademia svedese, le scoperte dei tre scienziati hanno aperto la strada per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per le malattie nelle quali è in gioco l’invecchiamento cellulare, con grandi speranze in capo oncologico.

    Le biografie sono tratte dal libro: Sara Sesti e Liliana Moro “Scienziate nel tempo. 70 biografie”, edizioni LUD, Milano, 2010. Il testo puo’ essere richiesto a universitadonne@gmail.com

    biologhe premio nobel
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Sara Sesti

    Insegnante di Matematica fa parte dell’Associazione Donne e Scienza. E’ responsabile per il ”Centro di Diffusione della Cultura Scientifica e Tecnologica” dell’Università di Milano della rassegna di film e documentari scientifici “Vedere la Scienza- Sguardi sulle Donne di scienza”. Ha curato, per il Centro di Ricerca PRISTEM dell’Università Bocconi, la mostra ”Scienziate d’Occidente. Due secoli di storia”. Ha pubblicato con Liliana Moro il libro ”Donne di scienza. 50 biografìe dall’antichità al duemila”, PRISTEM-Bocconi, 1999 e “Scienziate nel tempo. 70 biografie”, LUD Milano, ultima edizione 2010. Collabora con la rivista di matematica ”Progetto Alice”. E’ una delle webmaster del sito www.universitadelledonne.it. É coautrice dello spettacolo teatrale “Scienziate visionarie. Il mondo che vogliamo” prodotto da Pacta dei Teatri (2023)

    Related Posts

    Dolci e gentili specialità torinesi.

    06/08/2025

    Un Palazzaccio di Passaporti a Torino

    17/07/2025

    Le stagioni della verità

    24/06/2025

    1 commento

    1. health care administration schools on 25/06/2013 19:19

      Hi there, I log on to your blog daily. Your story-telling style
      is awesome, keep up the good work!

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 17977992797879651 Post su Instagram 17977992797879651
    Matera e Matera e
    Vista di Milano dalla Triennale Vista di Milano dalla Triennale
    Post su Instagram 17892342741296014 Post su Instagram 17892342741296014
    Trattoria a Sant'Ilario d'Enza in provincia di Reg Trattoria a Sant'Ilario d'Enza in provincia di Reggio Emilia da provare
    Una virgola in cielo Una virgola in cielo
    Esher a Conversano Esher a Conversano
    Locorotondo Locorotondo
    Giardino interno Sierra Silvana Giardino interno Sierra Silvana
    Al minareto Al minareto
    Minareto Minareto
    Kite surf Kite surf
    Post su Instagram 18034069703470582 Post su Instagram 18034069703470582
    Skateboard Skateboard
    Post su Instagram 17940365610020353 Post su Instagram 17940365610020353
    Torre canne Torre canne
    Trullo Trullo
    Post su Instagram 18100535359573040 Post su Instagram 18100535359573040
    All'agrumeto All'agrumeto
    Nuvole e alberi a selva di Fasano Nuvole e alberi a selva di Fasano
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK