Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Io sono il vento
    • Amici di ago e filo
    • David di Donatello 2025 è femmina
    • Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori
    • Black Bag – Doppio gioco
    • One to One: John & Yoko
    • ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE.In dialogo con Mariangela Gualtieri
    • Ri-creare la vita 
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Io sono il vento

      By Erica Arosio10/05/20250
      Recent

      Io sono il vento

      10/05/2025

      Amici di ago e filo

      09/05/2025

      Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori

      09/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»DA SEDUTTRICE A MADRE
    Costume e società

    DA SEDUTTRICE A MADRE

    Maria Cristina Paselli lifecoachBy Maria Cristina Paselli lifecoach11/05/2023Updated:11/05/20231 commento7 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    seduttrice-madre
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    “Giuditta I. G.Klimt”

                          

    Fin da piccole a molte femmine viene insegnato come essere composte, graziose, educate e sorridenti.

    Esistono addirittura scuole per Piccole Principesse: prevedono corsi di bon ton, portamento, dizione, trucco e acconciatura, sono destinati a bambine dai sei a nove anni, il tutto per creare future donne attrattive.

    La seduzione, da tempo, vira soprattutto al femminile, nell’intento di conquistare il maschio. 

    Anche i maschi ricorrono a mezzi tecnologici per apprendere le arti seduttive.

    Oggi le giovani generazioni imparano l’arte della seduzione sui media. Esistono guru di ogni tipo che insegnano l’arte del sedurre anche a puntate o dal vivo con teatrini motivazionali.

    Propongono quindi esempi tecnici o duplicabili in situazioni in cui non si sa come agire con l’altro sesso.

    Fior di siti educano ragazze e ragazzi alle prime armi nell’arte della conquista, offrendo tecniche seduttive che, a dir loro, sono di sicuro successo.

    La domanda è: il sedotto sarà contento di essere stato conquistato da chi ha usato tecniche precise per attrarlo e non una sana spontanea emotività nell’approccio?

    Vero è che i ragazzi alla rete chiedono tutto, è come un grande fratello sempre disponibile che li educa, li ammaestra su ogni tipo di arte, anche amatoria.

    Ci sono corsi a pagamento per sedurre il partner in pochi giorni, con risultati garantiti, pena il rimborso del costo.

    Anni fa il corso di seduzione lo tenevano gli amici più grandi o i compagni di scuola più fighi, esperti nell’arte dell’amare e del sedurre, ora sono sostituiti da maestri di seduzione on line. 

    Esistono veri e propri training con e book e lezioni a costi anche elevati, che garantiscono ai naviganti della rete, soprattutto in siti non italiani, la piena trasformazione da corteggiatore imbranato ad amante perfetto. 

    Il fascino esercitato dalle femmine seduttrici usa l’attrazione della sessualità, ma la sublima.

    Il gioco pone il desiderio come un premio da conquistare, con provocazioni visive, stimolazioni verbali e gestuali, come il più famoso “gioco di sguardi” tanto usato in tempi passati.

    Alle donne quindi si attribuisce l’abilità seduttiva che vince anche la peggiore brutalità maschile. 

    La Giuditta di Gustav Klimt si pone come l’immagine dell’esaltazione della “femme fatale”, la seduttrice alla quale non è possibile resistere, ma anche tanto crudele da arrivare a distruggere l’amato. 

    Pensiamo a Circe, la maga citata da Omero che col suo canto melodioso e le sue lunghe trecce, attirava i naviganti seducendoli e avvelenandoli come in un gioco perverso con una sola vincitrice.

    Tutta questa fatica nel sedurre, perché di impegno affaticante si tratta, non è certo manifestazione di spontanea comunità d’intenti né di affinità elettive, derivate da un’attrazione profonda per l’altra persona, spesso ha come fine la conquista del sedotto, non necessariamente l’idea di una vita comune e della creazione di una famiglia.

    Sempre al femminile e molto diverso è il ruolo della “madre”.

    Esistono donne, madri totali, altre maggiormente indipendenti dagli affanni del maternage, ci sono poi le madri affidatarie, quelle surrogate, quelle adottive, quelle senza figli, anche se totalmente materne.

    Essere madri significa cambiare la propria vita, anteporre i figli a sé stesse, mutare l’uso del proprio tempo e del proprio modo di pensare. 

    Un amico mi diceva che tutte le madri hanno il loro cuore fuori perché le energie fisiche e mentali sono rivolte soprattutto al figlio, accettando che, per la vita, la prima motivazione all’esistere sia quella. 

    Esistono però anche madri disfunzionali che possono distruggere anziché comporre i rapporti con i propri figli quindi limitarne lo sviluppo evolutivo.

    Ovviamente ciò vale anche per i padri, ambedue figure di riferimento nelle dinamiche di crescita della prole

    Nell’esperienza genitoriale ci si porta dietro il passato e la propria emotività spesso inconsapevolmente.

    La psicologa Anna De Simone in un articolo pubblicato su Psicoadvisor descrive sei tipologie di maternità o paternità disfunzionale, proviamo ad analizzarle.R

                                            LA MADRE TOTALE

    La madre totale è quella che rinuncia a tutto per i figli, ma che in cambio

    pretende attenzioni continue, facendoli sentire in colpa attraverso il ricatto emotivo. Può arrivare a screditare l’altro genitore inducendo i figli a odiarlo o a provare rancore nei suoi confronti.

    I figli crescendo alternano rabbia a sensi di colpa. Le femmine tendono a rimanere vittime della madre, idealizzandola o a fuggire via per non rischiare di assomigliarle, mentre i maschi tendono a riprodurre forme di dipendenza simili o ad avere difficoltà nell’organizzare la propria vita.

                                                  LA MADRE NERA

    La madre nera è una persona estremamente negativa, si lamenta spesso ed è molto critica e giudicante nei confronti dei figli. Non fa mai complimenti, ma cerca piuttosto di scoraggiarli. Questo atteggiamento provoca un profondo senso di inadeguatezza nei figli e una forte insicurezza anche in età adulta.

                                               LA MADRE VITTIMA

    La madre vittima si lamenta spesso della propria vita e pur non criticando i figli, cerca il loro appoggio privandoli del senso di protezione di cui hanno bisogno.

    I figli si ritrovano così costretti a fare da genitori della madre bisognosa. Talvolta madre vittima e madre totale convivono nella stessa persona.

    In età adulta, possono diventarne succubi o particolarmente infastiditi, ma comunque insicuri e pieni di sensi di colpa nei suoi confronti.

                                              LA MADRE NARCISISTA

    La madre narcisista si vanta dei propri figli ed è piena di aspettative nei loro confronti, dal momento che li vede come un’estensione di sé stessa. Pretende che siano come lei li desidera, precludendo loro la libertà di scelta. Nei figli si sviluppa una forte ferita narcisistica perché imparano presto che l’amore è condizionato.

    LA MADRE ISTRIONICA

    La madre istrionica ama attirare l’attenzione su di sé, vuole sembrare più giovane, e adotta spesso atteggiamenti eccessivi che mettono in imbarazzo i figli.

    LA MADRE DEPRESSA

    La madre depressa tende a non offrire protezione adeguata ai figli che, di conseguenza, si possono sentire abbandonati, inutili e non abbastanza importanti. Crescendo possono diventare apatici e privi di passioni, maturi prima del dovuto o al contrario, dipendenti dalla madre e profondamente immaturi a livello emotivo.

    Questa interessante analisi deve fare riflettere ambedue le figure genitoriali in modo da offrire ai propri figli il meglio delle esperienze di vita e del supporto necessario a farli crescere liberi, autonomi e consapevoli.

    “La cosa più importante che i genitori possono insegnare ai loro figli è come andare avanti senza di loro.”
                                            ( Frank A. Clark)

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Maria Cristina Paselli lifecoach
    • Facebook

    Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

    Related Posts

    Io sono il vento

    10/05/2025

    Amici di ago e filo

    09/05/2025

    Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori

    09/05/2025

    1 commento

    1. Angela Amogechukwu Ofoegbu on 11/05/2023 18:03

      Top

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK