Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Dracula: L’amore perduto
    • Frasi FatTE
    • DJ Ahmet
    • Racconti erotici per donne attempate
    • L’esuberante creatività di Carol Rama
    • Eddington
    • Per te
    • Il Teatro Evolutivo
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Dracula: L’amore perduto

      By Caterina Della Torre24/10/20250
      Recent

      Dracula: L’amore perduto

      24/10/2025

      DJ Ahmet

      23/10/2025

      Eddington

      20/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Il diritto di essere madre
    Costume e società

    Il diritto di essere madre

    DolsBy Dols27/03/2023Updated:29/03/2023Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    maternità
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Massimo Lizzi https://www.massimolizzi.it/

    La maternità surrogata vorrebbe separare gestazione e maternità

    Che la donna che ha partorito non sia la madre è un’idea assurda. Eppure, c’è chi la razionalizza nella maternità surrogata, specie nella versione gestazionale. Gli spermatozoi sono di un uomo, gli ovuli di un’altra donna. Quindi, la madre surrogata non è la madre genetica. Lei «solo» contiene e partorisce. I veri genitori sarebbero i fornitori dei geni. Infatti, la madre surrogata, pur dotata di ovuli suoi, deve subire l’impianto degli ovuli di un’altra donna, proprio per essere «meno» madre. L’idea è credere di poter separare la gestazione dalla maternità. Di qui l’espressione «gestazione per altri». Un’aberrazione che disumanizza la riproduzione umana e la trasforma nell’alienante processo di fabbrica. Da dove nasce questa aberrazione?

    Per tutto il tempo della nostra specie, abbiamo creduto, non a torto, che la vita fosse generata dalle donne. Molte culture antiche erano società matrilineari, perché riconoscevano alle donne il ruolo esclusivo o principale nella creazione della vita. Solo in coincidenza con la rivoluzione agricola, gli uomini maschi hanno intuito meglio il loro ruolo nella generazione. Noi, persone oltre la mezza età, abbiamo fatto in tempo da bambini ad ascoltare l’antica spiegazione analogica. Come il contadino insemina la terra e poi ottiene i frutti, così l’uomo insemina la donna e poi ottiene il figlio.

    Nel patriarcato, gli uomini hanno deciso che il contributo maschile alla generazione fosse il più importante, il contributo attivo, o addirittura l’unico contributo. Secondo Aristotele, l’ideologo del patriarcato, il maschio era il responsabile della trasmissione della sostanza vitale, lo sperma, la donna, invece, aveva solo un ruolo passivo nel processo di generazione del figlio, quello del contenitore per il feto in crescita.

    Questa idea è sopravvissuta fino al XX secolo. Nel 1956 fu scoperto il contributo genetico degli ovuli, dimostrando che le cellule umane contengono 46 cromosomi, 23 derivanti dall’uomo e 23 derivanti dalla donna. Così, la donna è stata parificata all’uomo nella trasmissione dei geni. Ma, nel senso comune patriarcale, il primato genetico è stato confermato. Sia il patriarcato (l’uomo superiore alla donna), sia la parità di genere (la donna pari all’uomo) sopravvalutano il contributo genetico comune ai due sessi e sottovalutano lo specifico contributo femminile nella riproduzione umana: la gravidanza. Anche la donna trasmette i geni e per il resto rimane un contenitore.

    Invece, la madre, oltre ai geni, ci mette il sangue, i tessuti, l’ossigenazione, il nutrimento. Sviluppa la creatura dal suo corpo, nel suo corpo. La maternità rimodella il cervello delle donne, ne modifica le aree della corteccia cerebrale cruciali per accudire la creatura e prevedere l’attaccamento della madre al figlio, resa più capace di percepire bisogni, emozioni, pensieri. Nei nove mesi di gravidanza il figlio sviluppa una relazione psicofisica con la madre ad un livello di simbiosi irripetibile. Con quella madre che lo porta in grembo; non con gli ovuli o gli spermatozoi di chissà chi.

    Se un costruttore ci facesse una casa a partire da due granelli, gli riconosceremmo un potere magico o divino. E mai avremmo l’impudenza di dirgli: «Sei bravino, ma la vera creazione l’ho fatta io che ti ho portato i due granelli». Con le madri ci siamo comportati così. Con la maternità surrogata, rinforziamo questo comportamento.

    Certi progressisti credono che le famiglie arcobaleno siano sempre e comunque alternative alle famiglie patriarcali. Ma se alcune delle «nuove famiglie» pensano di formarsi adottando pratiche come l’utero in affitto, non solo confermano la sostanza ideologica del patriarcato, ma fanno fuori quel poco di tradizione matriarcale finora sopravvissuta, nonostante il patriarcato. Vogliamo davvero permetterlo?

    Se fossimo appena giusti, invece di elaborare istituti giuridici abominevoli, per fare della riproduzione umana un’industria e un mercato, concepiremmo un diritto di famiglia fondato sul diritto della madre.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Dracula: L’amore perduto

    24/10/2025

    DJ Ahmet

    23/10/2025

    Eddington

    20/10/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Un film romantico anche se si tratta di Dracula Re Un film romantico anche se si tratta di Dracula Recensione di Adriana Moltedo..
    Milano al mattino Milano al mattino
    Post su Instagram 18296933272249712 Post su Instagram 18296933272249712
    Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma c Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma  con la curatela di Elena Bray a Palazzo Marchi
    Duomo di Parma Duomo di Parma
    Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Palazzo Marchi a Parma Palazzo Marchi a Parma
    Musica al museo della memoria Musica al museo della memoria
    Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi con la curatela di Elena Bray
    Post su Instagram 18360082396092443 Post su Instagram 18360082396092443
    Sanseveria Sanseveria
    Hangar Bicocca Hangar Bicocca
    Post su Instagram 18159220348385999 Post su Instagram 18159220348385999
    Post su Instagram 18106256878614500 Post su Instagram 18106256878614500
    Post su Instagram 18082696603793264 Post su Instagram 18082696603793264
    Post su Instagram 17847029001580939 Post su Instagram 17847029001580939
    Post su Instagram 18097914964591272 Post su Instagram 18097914964591272
    Post su Instagram 18097783294679545 Post su Instagram 18097783294679545
    Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK