Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Premio Elsa Morante: Storie, Storia e Musica
    • La trama fenicia
    • TE METAFORICO
    • Punti di attrazione di Anna Golubovskaja
    • DAYE: LA DEA CHE DÀ LA VITA
    • Io sono il vento
    • Amici di ago e filo
    • David di Donatello 2025 è femmina
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Premio Elsa Morante: Storie, Storia e Musica

      By Chiara Santoianni18/05/20250
      Recent

      Premio Elsa Morante: Storie, Storia e Musica

      18/05/2025

      La trama fenicia

      14/05/2025

      Punti di attrazione di Anna Golubovskaja

      11/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Salute e benessere»PSICOLOGIA»Disforia di genere e identità sessuale
    PSICOLOGIA

    Disforia di genere e identità sessuale

    DolsBy Dols14/03/2023Updated:15/03/2023Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    disforia di genere
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Maria Grazia Tundo

    Il 7 marzo 2023 si è svolto un interessante incontro su “Disforia di genere e identità sessuale” presso il Liceo Salvemini, rivolto a docenti e genitori. Non è casuale che sia stato organizzato dal Centro GIPPSI, una realtà particolarmente importante a Bari, che si rivolge ai giovani fino ai 30 anni circa, con l’obiettivo di lavorare con loro e con le famiglie per la prevenzione delle psicosi, che spesso hanno esordi in età giovanile, anche molto precoce. A supporto di tale iniziativa ci sono anche le due associazioni di familiari “Cambioverso” e “Dario Favia. Lasciateci le ali”, molto attive nell’ambito della sensibilizzazione e diffusione di informazioni relative alla promozione del benessere giovanile a livello cittadino.

    Tutte le relatrici (le dott.sse Angela Carofiglio, Elisabetta Lavorato, Iole Losole, Marina Mancina, Teriana Montaranelli, Antonella Laforgia e Alessandra Rutigliano) ci tengono a sottolineare che parlare di disforia di genere non implica che si tratti di una patologia, ma che spesso – anche a causa di difficoltà di accettazione socioambientali – un disagio di tale natura non riconosciuto e compreso può dare vita a sintomi dolorosi e invalidanti rispetto alla costruzione di un proprio progetto di vita. Il momento della consapevolezza, infatti, molto frequentemente necessita di un supporto psicologico, potendoci essere rischi depressivi o suicidari e difficoltà d’inserimento sociale (sia scolastico, sia lavorativo).

    La dott.ssa Elisabetta Lavorato, responsabile del Centro Regionale per la Disforia di Genere e psichiatra, ce ne parla inquadrando la questione sia a livello storico sia mettendone in luce gli stereotipi, ma anche puntando l’attenzione sulle buone prassi. 

    La prima questione controversa è legata all’uso del linguaggio, che rischia di etichettare e creare incomprensioni, e quindi ci illustra i concetti chiave legati all’identità di genere nonché le loro ambiguità. 

    Anche la distinzione, data per scontata, tra sesso e genere è da mettere in dubbio dal momento che la rappresentazione di solo due possibilità fenomenologiche, cioè maschio/femmina, non ha in fondo nulla di davvero naturale, essendoci comunque da subito un’interpretazione sociale binaria del sesso biologico.

    Il genere è inteso come la costruzione sociale che si crea intorno alle caratteristiche biologiche di un individuo, agganciate a stereotipi con valore normativo, a partire dalle rappresentazioni culturali che delineano, per esempio, il maschio come forte e deciso e la femmina come dolce e accogliente.

    Nell’identità di genere convergono influenze biologiche e ormonali, l’assegnazione sessuale alla nascita e le influenze sociali e probabilmente molto altro ancora; è un concetto multidimensionale legato alla percezione soggettiva di sé, che si definisce al crocevia tra implicazioni culturali e desideri più o meno conformi alle aspettative esterne, quasi sempre di tipo binario, che spingono all’appartenenza ad uno dei due generi. Se si ci percepisce come concordanti con il proprio sesso biologico, ci si definisce cisgender, altrimenti si aprono una moltitudine di nuovi scenari.

    L’espressione di genere è il modo in cui si esprime tale identità, tramite abbigliamento, giochi, sport, ecc. ed è diversa dall’orientamento sessuale, che invece implica l’attrazione affettiva e sessuale nei confronti di altri individui. Interessante ricordare, a tal proposito, che l’OMS, nel 1990 ha definito l’omosessualità una variante naturale del comportamento umano, depennandone la componente patologica e derubricandola dall’elenco delle malattie mentali. 

    Transgender è il termine-ombrello, che ingloba tutti coloro che non si sentono racchiusi nello stereotipo di genere normativamente delineato come maschile o femminile, raggruppando una molteplicità di esperienze in una medesima categoria. Si riferisce, pertanto, a tutti coloro che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita: c’è chi si identifica in uno dei due generi e chi si autodefinisce in modo non dicotomico, secondo una visione non-binaria.

    Dal lato “binario” troviamo le parole transman e transwoman; i termini “non-binary” sono invece gender queer, gender fluid, demiboy, demigirl, agender e “bigender”, ecc., lessico che implica un’identificazione meno rigida.

    Il concetto “disforia di genere” è stato introdotto nel DSM 5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) per indicare una nuova classe diagnostica e riflette un cambiamento nella concettualizzazione della definizione: esso evidenzia il fenomeno dell’ ”incongruenza di genere”, che non rientra nei disturbi mentali. Si è dovuto inserirlo comunque nel DSM, anche se in una categoria a parte, per la necessità di aver accesso all’utilizzo dei servizi sanitari e alle risorse essenziali per la salute, ma soprattutto al percorso medico per l’affermazione di genere.

    Ci si può domandare che senso abbia creare così tante definizioni, che possono facilmente trasformarsi in etichette, in quanto si rischia di bloccare gli individui in aspettative sociali, anziché valorizzarne l’unicità. La risposta è che, malgrado tale pericolo, sono utili a dare un nome, e dunque un’esistenza, a realtà diverse che potrebbero non avere altro modo per definirsi e che, invece, così possono riuscire a superare la sensazione di non “esserci”. Lo stigma sociale nei confronti di chi disturba la “norma” è infatti particolarmente potente, legato a discriminazioni e aggressioni, che amplificano il cosiddetto “minority-stress”, cioè uno specifico fattore di vulnerabilità psicosociale. Per aumentare la resilienza degli individui sono pertanto necessari contesti inclusivi, capaci di riconoscimento, che di per sé promuovono la salute e il benessere.

    La scuola spesso non risulta un ambiente protettivo, in grado di veicolare il concetto che un adulto LGBT possa avere un futuro felice; malgrado ciò, in alcune realtà, ancora poco diffuse, si stanno sviluppando progettualità legate alla “carriera alias”, in cui avviene il mutamento del nome e dell’appartenenza al genere sui documenti scolastici anche senza attribuzione anagrafica, nell’ottica di favorire e rendere possibile il bisogno degli studenti e delle studentesse di essere autentici e riconosciuti. Significa superare, con una procedura significativa dal punto di vista simbolico, lo stigma che soffrono tutte le persone che si discostano da una presunta “normalità” attesa e che presentano spesso vissuti di emarginazione, evitamento, solitudine, rabbia, senso di abbandono, vergogna, colpevolizzazione.

    La carriera alias, nel riconoscere l’identità elettiva delle persone nell’ambiente scolastico, nell’attesa del compimento del percorso burocratico e giuridico (che è lungo, farraginoso e umiliante), può tutelarne la privacy e proteggerle dal rischio di discriminazioni. 

    La scuola può fare dunque molto, in collaborazione con la famiglia, soprattutto in termini di prevenzione del disagio, creando contesti accoglienti e inclusivi, in cui ognuno possa sentirti sicuro nel mostrare ciò che sente di essere e sviluppando quelle competenze necessarie per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e consapevole, come il decision making, la comunicazione efficace e l’empatia.Le relatrici invitano, infine, ad accarezzare quella rivoluzione che sarebbe legata all’uscire finalmente dall’ottica categoriale, abbandonando il concetto di dicotomia e muovendosi verso quello di varianza di genere; ciò renderebbe evidente che, lungi dall’essere patologia di per sé, sono le aspettative sociali a creare problema, accarezzando anche l’idea provocatoria di passare dall’idea di “disforia” a quella di “euforia” di genere.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

      HA ANCORA SIGNIFICATO PARLARE DI FEDE? 

    12/03/2025

    Affetti smarriti e ritrovati

    19/02/2025

    KRONOS KAIROS e il “lusso” del lutto

    05/02/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
    Post su Instagram 18029131973428370 Post su Instagram 18029131973428370
    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK