I bambini, la Storia e la guerra

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I bambini e la guerra: stringe il cuore quando la guerra, qualsiasi guerra invade brutalmente la vita di una nazione

I bambini e la guerra: stringe il cuore quando la guerra, qualsiasi guerra invade brutalmente la vita di una nazione, diventa reale e i bombardamenti iniziano la loro opera distruttrice. Sembra assurdo, irreale, che ancora nel 2022 si debba giungere a tanto. Appelli per la pace, preghiere, digiuni, niente ferma la follia, accade ancora nell’epoca della tecnologia quando l’essere umano dovrebbe essere al massimo della sua emancipazione, della sua crescita… e i bambini sotto le bombe stanno a guardare impotenti e spaventati. Si dice da più parti di non far loro guardare la TV, di non fargli ascoltare il martellante rollio delle notizie che tutto il giorno dopo il “bombardamento” pandemia, ci stanno bombardando con la guerra vera, quella fatta con le armi. I bambini devono essere preservati dall’orrore, giusto, ma fino ad una certa età. Poi devono capire che le guerre dei video giochi possono diventare reali e quando la scuola inizia a formarli sottraendo loro una preparazione sulla Storia, la sola maestra capace di non farci commettere gli stessi errori, che poi non è vero perché le cose peggiori della Storia ritornano ciclicamente con una certa fretta, la Storia, dicevo, ora la si può studiare ahimè dal vivo ascoltando le notizie della TV. Le notizie, spesso sono di parte e non obiettive, è la solita critica fatta all’informazione, ma quale testo di storia non lo è? Non ne ho mai letto uno che non tendesse da una parte o dall’altra, la storia poi la scrivono i vincitori e i vincitori mettono il loro punto di vista mentre i vinti devono solo stare in silenzio.

Bene, quindi suggerisco ai genitori quando l’età lo permette, non prima della II elementare secondo me, di informare i figli sulla guerra in corso in Ucraina cercando di far ascoltare i pareri opposti di modo che lo studio della Storia possa diventare un esercizio per sviluppare il pensiero critico e non solo una serie di aneddoti proposti da interessi di parte. La TV della Guerra può diventare studio della Storia contemporanea in presa diretta e l’opportunità per colmare le lacune dei Programmi ministeriali che hanno tolto la Storia contemporanea dalle elementari.

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Profilo Autore

Maria Giovanna Farina

Maria Giovanna Farina si è laureata in Filosofia con indirizzo psicologico all’Università Statale di Milano. È filosofa, consulente filosofico, analista della comunicazione, formatrice e autrice di libri per aiutare le persone a risolvere le difficoltà relazionali. Nei suoi saggi e romanzi ha affrontato temi quali l’amore, la musica, la violenza di genere, la filosofia insegnata ai bambini, l’ottimismo, la libertà, la relazione con gli animali da compagnia e col cibo. Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, nel 2001 ha fondato Heuristic Institution dove si è dedicata, in collaborazione con il filosofo Max Bonfanti, anche alla ricerca di metodi e strategie da applicare alla risoluzione delle difficoltà esistenziali attraverso il TFAR (trattamento fenomenologico delle aree relazionali) da loro ideato. È creatrice della rivista on line “L’accento di Socrate”, scrive su varie riviste ed è intervenuta ed interviene in Radio e TV. Ha tenuto incontri e conferenze sulla violenza di genere a scuola e presso associazioni, taluni sponsorizzati da Regione Lombardia e patrocinati da vari Comuni italiani. Con un gruppo di studiosi ha chiesto, ottenendolo, alla Treccani.it di inserire la parola nonviolenza in un’unica forma verbale. Studiosa di relazioni, il suo sito è www.mariagiovannafarina.it

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