Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Donne di pace e di guerra

      By Marta Ajò09/06/20250
      Recent

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»25 aprile e le partigiane
    Costume e società

    25 aprile e le partigiane

    Marta AjòBy Marta Ajò24/04/2021Updated:24/04/2021Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    partigiane520
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    25 aprile. Una celebrazione necessaria e non uno stereotipo storico

    Per riposizionare ogni fatto, ogni testimonianza, ogni cronaca nella sua verità e dare sostanza e credibilità al racconto orale, dovremmo riflettere sull’ uso-abuso della parola guerra come metafora ricorrente.
    Di questi tempi la parola “guerra” viene applicata (per esempio) alla difesa dalla diffusione di un virus e alla resistenza che dobbiamo ad esso opporre. Ma si tratta di una estensione illegittima.
    Intanto il soggetto e i soggetti. La guerra intesa comunemente come conflitto armato, in attacco o in difesa, vede contrapporsi il fondamentale ed ultimo interesse del vincitore sul vinto, condizione questa che non appare essere presente nella difesa dalla pandemia.
    Inoltre, i protagonisti della guerra possono variare per formazione e numero, sia nel confliggere come nell’allearsi.
    Ma nella guerra non ci sono solo tattiche e dinamiche militari, elementi tecnici e rapporti materiali di forza. In una guerra di Liberazione come quella che ricordiamo, ci sono fattori e rapporti umani spesso più decisivi di quelli tradizionali.
    Per questo, senza retorica, serve accostarsi alla ricorrenza del 25 aprile come l’ unica, vera e sola data che rammenta e storicizza il dramma unico della nostra guerra e il giorno della sua fine.
    Per questo, da 76 anni la Nazione ricorda il giorno della Liberazione con la caduta dell’ultimo baluardo fascista e la fine dell’occupazione nazista, conquistata anche grazie alla resistenza della sua popolazione e al valore di partigiani di ogni tendenza che compresero in un unico fronte comune donne, uomini, operai, contadini e giovani.
    Un giorno speciale per la storia del Paese che tutte le Istituzioni celebrano per dovere verso la storia, la Nazione, i militari caduti, i numerosi civili, di ogni età, genere e purtroppo razza.
    Dal punto di vista storico generale la data significativa sarebbe quella della fine della guerra, successiva di qualche giorno al 25 Aprile, con la resa dell’armata tedesca. Dal punto di vista della coscienza collettiva risulta però ancora più importante la festa del 25.

    Ed è necessario ripetere questo rito per dare valore al senso della Patria, specialmente nel passare degli anni, che ne affievoliscono il significato insufficiente nello studio, vissuto con scarso sentimento nella valutazione collettiva, perché non assuma un tono impersonale quanto obsoleto.
    D’altronde la platea a cui questa celebrazione si rivolge oggi è formata per lo più da giovani e giovanissime generazioni, private della memoria familiare o condizionata da un’informazione mediatica pressappochista.
    Abituati a respirare venti di guerre lontane a cui si è assistito negli ultimi anni dello scorso secolo insieme a quelle proliferate in questo scorcio del nuovo. Vissute con una percezione di quotidianità esse appaiono lontane, inafferrabili, purtroppo a volte affascinanti fino a sentire il bisogno di sostenerle, come nel fenomeno dei foreign fathers.

    La crescita dissennata nel mondo di economie e poteri, l’aumento della violenza, di conflitti sono vissuti come normalità. Il cattivo uso, abuso della tecnologia, ancora troppo fuori da regole, alimentano ipotesi di ulteriori tensioni senza confini, dove tutto può essere ancora possibile e la conta delle sofferenze e dei morti ininfluente.
    Senza percepire realisticamente che dietro ogni numero, ogni fatto, ogni conflitto ci sono persone e sofferenze.
    Per questo oggi, per risvegliare coscienze sopite, ravvivare i ricordi, dare speranza di futuro è necessario più che mai ritrovarsi in questo spirito unitario di libertà e di Patria, per rendere onore a chi ci ha preceduto e a coloro che con il loro sacrificio hanno consentito di vivere in un Paese libero e democratico, di ottenere diritti, di emanciparsi.
    Riprendono valore le parole “ideale, ricostruzione, coraggio” che definiscono i sentimenti che spinsero negli anni post bellici gli italiani a ricostruire le basi per fare ripartire un paese distrutto, in cui abbiamo tutti avuto la possibilità di crescere e vivere da cittadini liberi.
    E alle molte celebrazioni che in quel giorno si programmano in tutto il Paese, un particolare significato avranno quelle che le donne svolgeranno nel ricordo dell’impegno che svolsero nella guerra di Liberazione. Un ruolo che è ben lontano dagli stereotipi con cui la loro partecipazione è stata spesso rappresentata in un ruolo marginale, che una vetero cultura maschilista ha preferito conservare nel tempo.
    Eppure allora, come oggi, come sempre e da sempre, le donne sono state essenziali.
    Dobbiamo ricordare che 35 mila donne furono le partigiane che fecero la Resistenza e che pagarono il loro impegno anche con la vita. Ancora delle 70 mila quelle che aderirono ai gruppi di difesa della donna, 1859 furono vittime di violenza e stupro, 4635 vennero arrestate torturate condannate, 2750 deportate, 623 fucilate o cadute in azione. Al loro valore furono o assegnate 19 medaglie d’oro al valore militare, di cui 15 alla memoria. Le donne come sempre e in ogni circostanza, hanno svolto una parte importante della storia in eguale misura e con uguale coraggio di tutti gli altri. Non sembra giusto doverlo rivendicare ogni volta, come fosse un’eccezionalità, il bisogno di trovare loro un’identità, uno spazio nella storia oltre che nel presente.
    Infine un 25 aprile non simbolico, non convenzionale.
    Che mantenga inalterato e alto lo spirito di libertà e di riconciliazione sociale dopo una guerra patita e causata da volontà di dominio e di conquista, di sopraffazione e supremazia razziale che non aveva sostanza allora come oggi.
    La memoria infine, come antidoto universale, indispensabile di mali passati e avvertimento per altri che volessero distruggere le conquiste raggiunte. Un monito di cui c’è ancora bisogno.

    25 aprile
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    Donne di pace e di guerra

    09/06/2025

    Non siamo sole

    09/06/2025

    La solitudine dei non amati

    06/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK