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    Home»"D" come Donna»Siamo tutte partigiane
    "D" come Donna

    Siamo tutte partigiane

    Marta AjòBy Marta Ajò25/04/2020Updated:25/04/2020Nessun commento4 Mins Read
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    partigiane-ajo
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    Il 25 aprile l’Italia festeggia l’anniversario della liberazione. Questa ricorrenza segna però il confine con quel passato e ci lascia fare i conti con il presente. 

    Lascia senza fiato il ricordo di quella guerra a cui tanto si è fatto riferimento in questo periodo di pandemia da coronavirus per ricordare i tanti morti. Politici e medici hanno più volte dichiarato di sentirsi sul campo di battaglia per sconfiggere il nemico.

    Questa ricorrenza segna però il confine con quel passato e ci lascia fare i conti con il presente. Una data che poco dice a molti, in particolare alle nuove e nuovissime generazioni che, interrogate nel merito, mostrano un quadro desolante di ignoranza e disinteresse.
    Poco importa che, come tutte le celebrazioni, essa rappresenti un simbolo. Quello fu un giorno fondamentale per la storia del nostro Paese, la fine della guerra derivata da vent’anni di dittatura fascista e dall’occupazione del suo alleato tedesco. Molto importa invece che da allora si sia vissuti in democrazia e progresso.

    In questo contesto di analfabetismo storico, ancora più sconosciuta e ignorata è certamente la partecipazione delle donne alla Resistenza e alla lotta per la liberazione.
    Pochi i cenni sui testi scolastici, edulcorate le immagini e i racconti. Scomparse le testimoni orali.
    Le donne che si vedono in vecchi immagini di documentari o fotografie, mostrano goffe immagini abbigliate in stile d’epoca, sorridenti e plaudenti e dall’altro lato donne vestite da maschio, con fucile in spalla, promiscue in battaglioni d’uomini.
    Niente è più fuorviante di immagini senza contorno e senza testo.

    Nei libri di storia si accenna appena alla partecipazione delle donne alla Resistenza, nonostante che il loro lavoro sia stato fondamentale ed efficace all’interno dell’ organizzazione delle formazioni partigiane e nel rapporto fra esse e la popolazione. Fondamentale il loro apporto alla stampa e propaganda, dall’attacchinaggio di manifesti al volantinaggio; dalla cura dei collegamenti per le informazioni; al trasporto di documenti, armi, munizioni, esplosivi, viveri; all’attivazione per l’assistenza dei feriti; alla preparazione di documenti, rifugi e alloggio per i partigiani.

    Le partigiane hanno fatto un percorso parallelo e complementare nelle attività materiali e di lotta così come uguali e condivisi furono rischi, interrogatori ed esecuzioni.
    Appartenenti ad ogni estrazione sociale e luogo geografico esse seppero organizzarsi anche fra di loro costituendo i primi gruppi di difesa della donna, elaborando tutte insieme un nuovo pensiero politico che le avrebbe portate fino alla definizione della Costituzione italiana. Parteciparono alla stesura dei suoi articoli apportando un contributo fondamentale per promuovere l’uguaglianza di genere attraverso gli stessi diritti costituzionali.

    Partigiane attive per la liberazione, sia pure in forma anonima e in privato, furono anche tutte le donne “normali”che diedero un forte contributo. Da chi ha mentito per nascondere ebrei, partigiani o negato di possedere documenti, o rifiutato di essere delatrice in nome della salvezza collettiva. La loro Resistenza non impugnava il moschetto ma rivendicava i valori della libertà.

    La Resistenza delle donne ha scritto pagine di grande valore.
    Da quella esperienza e dalla guerra più in generale, esse uscirono contemporaneamente dall’ anonimato privato in cui erano state costrette, per divenire protagoniste e rappresentare un soggetto politico.

    Presa coscienza del proprio valore e dei meriti la parte femminile della popolazione maturò la necessità di passare da una guerra armata ad un guerra pacifica ma di principio che riconoscesse il ruolo imprescindibile della donna nella società, nella politica e nell’economia.
    Fu l’inizio della battaglia per la loro emancipazione dopo una millenaria subordinazione. La motivazione politica portò ad un risultato importantissimo: la richiesta di un riconoscimento del ruolo pubblico nel nuovo sistema democratico, fino ad allora negato alla donna da una società prevalentemente maschilista.
    Infine anche se l’’attività delle partigiane è stata sottoposta in sede storica a varie letture, non fa altro che confermare che il valore aggiunto delle donne è una ricchezza ed una forza da cui non si può prescindere.

    25 aprile partigiane
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    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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