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    Appunti di un cacciatore di mosche di D. Voliani

    Appunti di un cacciatore di mosche – Capitolo X

    DolsBy Dols12/07/2019Updated:16/07/2019Nessun commento4 Mins Read
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    micio
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    Vi giuro che non l’ho fatto apposta. Mi sono letteralmente dimenticato di loro, preso com’ero dalla mia storia.

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    di Deborah Voliani

    A casa nostra ci sono altri cuccioli: i pesci rossi che nuotano beati nel loro acquario.
    Sono in tre per l’esattezza: Tino, Rino e Lino, sono i loro nomi.
    Non l’ ho deciso io di chiamarli così, ma lo hanno deciso i miei padroni.
    Vi dirò di più i loro pesci si chiameranno così in eterno, non avranno altri nomi.
    Si limiteranno ad aggiungere il numero dopo il nome per tenere il conto di quanti pesci hanno avuto fino a quel momento. Non avete capito?
    Vi faccio un esempio. Se non sbaglio Tino in realtà è Tino quarto. Prima di lui ci sono stati altri tre Tini. Rino è di fatto Rino terzo e Lino è semplicemente Lino, perché prima di lui non ce ne sono stati altri con quel nome.
    Insomma un vero casotto.
    Di loro non posso lamentarmi. Se ne stanno tutto il giorno nell’acquario che si trova sopra il muretto divisorio che separa il soggiorno dal primo corridoio e nuotano con una certa eleganza. Uno di loro è grasso ed a volte mi sembra di vederlo nuotare come se avesse bevuto un bicchierino di troppo.
    Poi però si riprende e torna a nuotare con più agilità.
    Ricordo la prima volta quando i pesci sono entrati nella nostra casa.
    Non li sentivo una minaccia al mio territorio, dal momento che sono molto piccoli e per natura non potrebbero condividere con me il mio spazio vitale perché senza acqua morirebbero.
    Loro non lo sanno che li osservo spesso. Il loro movimento nell’acqua è delicato. Anche durante i loro giochi, quando si rincorrono dietro le rocce, sono silenziosi e mi ricordano tanto uno di quei films muti degli anni cinquanta.
    Sono ridicoli e chissà se loro penseranno lo stesso di me.
    Voi vi chiederete. Nessun istinto animale? Nessuna voglia di mangiarli?
    No signori. Penso di essere l’unico gatto in Italia, se non addirittura nel mondo, a cui non piace il pesce. Vi dirò di più, quelle poche volte che l’ho mangiato ho avuto dei problemini intestinali che è meglio non raccontare nei dettagli.
    Nei miei giochi immaginari li ho inseriti in un’isola deserta tipo Lost, la serie televisiva che ha avuto molto successo.
    Vedo la scena.
    Siamo in esterna. Ciak si gira!
    Il mio amico pirata si trova in difficoltà sopra una zattera e sta cercando di raggiungere la sponda dell’isola dove già mi trovo io perché sono precipitato da un aereo e sono miracolosamente salvo.
    Vedo avanzare la piccola imbarcazione. Resto cauto come la mia natura mi suggerisce. Non mi fido degli altri, che sono solo degli intrusi e con noi non c’entrano niente.
    Il pirata scende dalla zattera che ha provveduto a legare ad un palo sulla spiaggia che io avevo faticosamente piantato.
    Lui avanza ed io gli vado incontro.
    Sembra la scena di mezzogiorno di fuoco, ma quello era un altro film.
    Siamo ormai vicini, uno di fronte all’altro.
    “Chi sei?”, gli chiedo. In questo gioco faccio finta che non ci conosciamo.
    “Sono un pirata”, mi risponde lui.
    “Quest’isola è mia”. Preferisco mettere in chiaro subito chi è che comanda così lo sconosciuto non si fa illusioni.
    “Non voglio l’isola, voglio la tua gente per i nostri esperimenti”.
    “Va bene prendili ma lasciami in pace”, gli rispondo.
    Prendo dalla borsa che avevo portato con me, gli altri sopravissuti al disastro aereo, Tino quarto, Rino terzo e Lino e glieli porgo.
    “Prendili e lasciami in pace”.
    “Va bene. Ah scusa, avresti mica un po’ di sale?”.
    Ora capisco che il pirata si mangerà i miei tre amici. Mi viene un’idea. Se non sbaglio nell’altro gioco era in debito con me perché l’avevo salvato.
    Entro nella parte con maggior convinzione e mi faccio avanti.
    “Mi devi un favore John Locke, questa volta non puoi dirmi di no. Ti ho salvato la vita un giorno, rammenti?”.
    “Cosa vuoi da me, Jack?”.
    “Restituiscimi i miei amici”.
    “Questa volta hai vinto tu, ma non finisce qui”.
    Pesciolini salvi.
    Anche se oggi non ho imparato niente di nuovo, mi sono comunque divertito a raccontare questa storia.

    continua

    debora-volianiDeborah Voliani –  49 anni. Assistente sociale. Mi occupo di prevenzione solitudine e promozione socialita a  favore degli anziani a Trieste presso Televita s.p.a. Sposata. Vivo a Monfalcone. Sono livornese d.o.c. .Toscanaccia nel sangue. Ho un gatto persiano che si chiama Nemo. Scrivo racconti e poesie. Ho scritto con mio marito un romanzo giallo Male minore ambientato a Livorno e pubblicato da Manidistrega nel 2010. Amo la vita e gli animali

     

    cacciatore di mosche
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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