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    Home»"D" come Donna»Storie di Donne e di Artiste : Serena Pruno a Carrara
    "D" come Donna

    Storie di Donne e di Artiste : Serena Pruno a Carrara

    Milene MucciBy Milene Mucci29/05/2019Nessun commento6 Mins Read
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    Serena Pruno è un’artista ormai attiva da decenni e con una lunghissima carriera artistica alle spalle

    Capita  nel mondo dell’Arte ci siano artisti che , una volta “arrivati”e con una carriera alle spalle , si gestiscano come fenomeni  anche indipendentemente dal fatto che lo siano davvero .
    Artisti  attenti alle quotazioni delle loro opere, dei “contatti” personali, delle location che li ospitano , insomma di un mantenimento razionale ed oculato nel tempo di una loro costante immagine. Questo comportando, di conseguenza ,  accontentare preferire il mercato piuttosto che la ricerca continua di nuovo o le sfide continue.

    Bene, tutto questo per mettere in chiaro subito che Serena Pruno, artista ormai attiva da decenni e con una lunghissima carriera artistica alle spalle , e’ esattamente tutto  il contrario di questo .
    Artista che ha appena inaugurato la sua nuova personale sabato scorso , dopo quella al Castello di San Giorgio a La Spezia del 2016, stavolta nel cuore del centro storico di Carrara  e visitabile fino al 20 giugno .

    locandina Serena

    Ripercorrere , infatti, la produzione artistica di Serena e’ un caleidoscopio di  pittura diverse ogni volta .
    Diverse nel tempo , nei modi, nelle tecniche espressive, per il solo e semplice motivo per cui e’ la Vita stessa ad essere sempre “diversa”.
    Diversi i giorni, diverse le stagioni, diversi gli infiniti stati d’animo che  con i suoi accadimenti suscita .
    Accade cosi che chi abbia a disposizione l’abilita’ di conoscere qualunque strumento tecnico possibile , come questa Artista possiede, riesca a dipingere e creare a seconda , esattamente, della “Vita” che si avvicenda.
    Dipingendo a volte con la potenza di colori e tratti forti , cupi, con linee nette, tagli e squarci inquietanti di paesaggi come le Apuane a lei vicine ma anche come quello che dentro la anima , appunto, allo stesso modo.volare ancora 14
    Oppure , se altro sentimento prevale, preferire pennellate tenui  come acquerelli giapponesi su cieli infiniti, mari o giardini , con la leggerezza e la delicata, gioiosa  sorpresa con cui la nostra anima  si sdraia su un prato e vede, attraverso i nostri occhi umani , scorrere nuvole nell’azzurro del cielo sopra di lei.

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    Serena Pruno  come Donna e come Artista alla quale  serve anche ritrarsi , osservare sé stessa  nelle situazioni che il Tempo offre.
    Serena con la sua Valentina, donna -bambina amata e perduta in braccio . O Serena divisa in due , in un bianco e nero manicheo e devastante nel momento del dolore , in quel quadro chiuso in fondo nel suo studio e che solo lei sa che esiste . Che sta li’ e ricorda il fondo, quello in cui andare   “oltre ” , avrebbe voluto dire  perdersi .

    Serena allo specchio, piu’ tardi, in attesa di ritrovarsi proprio nei “colori” e infine Serena, nella  piccola opera all’ingresso della mostra oggi a Carrara, dipinta con un drappo rosso sul grembo e , di nuovo, con i colori ed i pennelli in mano ai piedi delle  Apuane  .
    Lì, nella Cava del Poeti, dove una mano gigantesca  ha inciso nella pietra la poesia di Mario Luzi a Valentina, perche’  la Poesia salva la vita, la Poesia ricorda.

    .volare ancora 6

    Cosi i colori tornano, con la potenza e la forza che solo l’Arte sa dare a chi  ha dentro la capacita’ salvifica di dar voce , di nuovo , alla propria anima . All’amore per il mondo, per la Vita, per il continuo succedersi di sentimenti che diventano il motore , di nuovo, di giorni con  senso ed  significato come solo  l’Arte dà dare.
    Insomma, il bello di Serena Pruno artista e’ la sua liberta’. La possibilita’ e la voglia di dipingere secondo la poesia ed il movimento del suo cuore, senza obblighi o schemi…ma anche di non farlo, se quel cuore e quell’emozione non ci sono.

    due dameCapita, cosi , che sia poliedrica, cangiante e multiforme come un cristallo alla luce del sole o nascosta nel buio della notte  , se questa luce manca. Amorevolmente “oppressa” da chi ha intorno a dipingere quando ci sembrerebbe “solo” dispersa a vivere, sentire quello che accade, emozionarsi facendo apparentemente niente dell’ arte che possiede e stupefacentemente sorprendente  invece, all’improvviso, quando il desiderio di creare la fa sparire per giorni nel suo studio, uscendone con lavori nuovi, inaspettati , sempre diversi.

    Cosi che  quel suo apparente solo guardarsi intorno nella Vita si materializza  all’improvviso sulle sue opere, concentrato di quello che anche noi vediamo e ritroviamo li, davanti ai nostri occhi.
    Le Apuane tinte di una luce insolita. Di viola, di rosso, di ombre di blu. Di quello che non ricordi neanche piu’ essere la loro vera natura , quando il sole del tramonto le illumina e le Dolomiti sembrano una loro sbiadita copia ,per i colori e la ricchezza di essere poste  finanche davanti al mare che le guarda.
    Monti che riscopri nella loro bellezza “intera”, al di la’ degli innaturali squarci di cave che li stanno ,oggi,distruggendo

    volare ancora 3

    Sbriciolandoli  via pezzo per pezzo alla velocita’ della luce, mentre noi neanche ce accorgiamo.

    .volare ancora 10
    Monti oggi non piu’ ‘ vissuti con l’arte , la lentezza ed il rispetto con cui l’Uomo li trattava un tempo e che in queste opere ricordiamo e rivediamo nella potenza completa della loro infinita bellezza.
    Carrara, quindi , come  luogo in cui  Serena Pruno arriva con questa serie di affascinanti opere nuove esposte insieme a pezzi storici della sua produzione artistica raramente presentati al pubblico. Olii, acquerelli e disegni dedicati sì alle Apuane, ma anche all’elemento per Lei sempre suggestivo  del mare , insieme a momenti intimi ,personalissimi.

    Tutto in chiave di  riflessione  di Donna ed Artista che , ad un certo punto della propria intensa Vita, ci offre ancora una volta opere che rinnovano, continuamente e con freschezza, la sua produzione artistica.

    Allora..prendetevi del tempo e venite a Carrara

    volare ancora 12
    Arrivateci dal mare , quello stretto fra la Liguria e l’altro della luccicante  Versilia .
    Arrivateci risalendo il viale che dalla costa risale fino alle Apuane, godendovi la loro vista e  sorprendendovi di vederle ad ogni metro che avanzate sempre piu’ grandi e maestose davanti a voi.
    Arrivate in una piazza stupenda  che si chiama Alberica, ricca di storia, di palazzi meravigliosi , di antica opulenza  ma anche  di pietre  silenziose  , segno e memoria della fatica dell’Uomo .
    Di acqua preziosa che scorre da quei monti li’ accanto , in una fontana al centro , e anche del suo silenzio.
    Serena Pruno vi aspetta .
    A Carrara, fino al 20 giugno.

    Serena Pruno
    “VOLARE ANCORA “
    c/o “Carrara Gallery “
    Piazza Alberica 6 , Carrara
    Fino al 20 giugno
    Orari 11/12,30 – 17,30/23

    #carrara #apuane arte mostre viaggi
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    Milene Mucci
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    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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