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    Donne che si reinventano

    Donne che si reinventano III – Elisabetta Ravera

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre11/01/2019Updated:11/01/2019Nessun commento5 Mins Read
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    Quando da una insoddisfazione ed una crisi professionale nasce un fiore: la storia di Elisabetta Ravera

    Ho sempre desiderato essere medico, fino da bambina, mi affascinava il fatto che queste persone dall’aria grave e dall’aspetto carismatico in camice bianco potessero entrare nella vita di uomini e donne aiutandoli a risolvere come esperti investigatori i problemi di salute partendo da sintomi e malesseri.

    Mi sono laureata in Medicina e Chirurgia a Genova e il destino o forse la mia curiosità di avventura e voglia di fare mi ha portato a Milano, dove sono entrata come medico frequentatore dell’Istituto Tumori, nel frattempo ho conseguito una specialità in nutrizione e dietetica mentre mi dedicavo ai pazienti che avevano bisogno di essere trattati ma anche rassicurati e consolati. Dopo qualche anno di gavetta non ero ancora una “strutturata” , la mia indipendenza economica latitava e la vita Milanese costava , eccome . Ecco quindi aprirsi la prima “sliding door” : un amico mi porge un trafiletto del Corriere contenente una ricerca del personale in una azienda farmaceutica americana. Fatto il colloquio sono stata assunta per occuparmi di ricerca clinica. Pensavo fosse un lavoro temporaneo, perché accarezzavo sempre l’idea di rientrare in ospedale, ambiente a me più consono che un ufficio e invece sono rimasta nel farmaceutico per 27 anni, cambiando aziende e ambiti terapeutici, viaggiando molto sia in Italia che all’estero, avendo un discreto stipendio ma con una vocina dentro di me che mi diceva che quella vita non era la mia.
    L’ultimo cambio mi ha riportato a Genova ad occuparmi come direttore medico di malattie rare. Ero molto felice, volevo ritornare in “patria” e vivere nel mio paese della Riviera, fronte mare.
    Potevo forse sperare di continuare così fino alla fine della mia vita lavorativa, ma il malessere dentro di me aumentava, la mia specializzazione in nutrizione veniva esercitata su amici e parenti che richiedevano un mio parere ma stava iniziando a non bastarmi.
    Ecco che alle soglie del mio 56 esimo compleanno si è aperta una seconda “sliding door”: l’azienda subiva una ristrutturazione e un trasferimento a Milano : molti componenti del personale sono stati “liquidati”. Il mio licenziamento è stato eseguito senza troppi complimenti per telefono, ma stranamente invece che disperarmi ero contenta perché finalmente mi sentivo pronta a vivere la vita che volevo fare fin dall’inizio.
    Ma ero troppo vecchia per tornare in ospedale, quindi ho deciso di sfruttare la mia specialità e di aprire un mio studio privato nel mio paese, Cogoleto. Beh i primi tempi non sono stati certo esaltanti, quando si passa da un lavoro dipendente per certi versi ripetitivo e monotono ad uno dove ogni giorno è diverso da quello precedente e dove non esistono certezze , è difficile . Ci si rimette in gioco e si gioca duro, si è soli con se stessi e gli errori si pagano molto salati. Ho aperto un mio blog su internet : www.nutrizionearmonia.it, mi sono iscritta ad un master triennale di naturopatia, ho ripreso i libri in mano e ho dovuto studiare per superare gli esami. Gli inizi sono sempre ardui e dopo qualche mese sono stata assalita dallo sconforto. Una mia amica a conoscenza della mia storia mi ha chiesto se la accompagnavo in una crociera, una settimana spensierata nel Mediterraneo, una pausa di riflessione.
    Tra le tappe ci siamo fermate Tunisi e una gita di gruppo ci ha portate al museo BARDO proprio nel momento in cui iniziava un attacco terroristico dell’Isis. Il nostro pullman fermo davanti all’entrata del museo è stato crivellato di colpi e il prezzo che abbiamo pagato è stato di 4 morti , oltre a qualche ferito. Siamo rimasti schiacciati per un’ora sul fondo dell’autobus , vicino a me il cadavere sanguinante di una signora. Ho pensato che non sarei mai più scesa viva da quel mezzo, invece ci hanno salvato e la nostra disavventura è finita senza cicatrici nel fisico. La crociera che doveva essere una fonte di svago si è trasformata , grazie a questo tragico evento, in una fonte di ispirazione per la mia vita . Mi sono ripromessa che qualsiasi difficoltà era superabile e che ancora più forte era il mio desiderio di ritornare a fare il medico, al servizio di chi aveva realmente bisogno, vivendo la vita come bene prezioso istante dopo istante.
    Da allora sono passati 5 anni, ho conseguito il master in naturopatia, ho seguito corsi in medicina psicosomatica, corsi di ipnosi clinica, sono diventata volontaria in Croce Rossa per il servizio 118, il mio studio a Cogoleto ha aumentato il numero di pazienti e mi sono anche espansa a Genova, scrivo su riviste come Dols e l’Altra Medicina ma soprattutto provo una grande felicità nell’essere di aiuto ai miei pazienti, quando mi ringraziano perché hanno risolto i loro problemi i loro sorrisi mi ripagano di tutte le ansie che ho avuto e che ogni tanto ritornano, ma sempre più come voci lontane.

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
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