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    Stereotipi & Co

    Il fidanzato di tutte

    Stefi Pastori GlossBy Stefi Pastori Gloss15/03/2018Updated:15/03/2018Nessun commento5 Mins Read
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    fidanzato-tutte
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    Per fidanzarsi bisogna volerlo in due.

    La canicola estiva poggia pesantemente il suo alito su Milano e anche negli interni delle abitazioni è difficile trovare sollievo.

    Alessandra ha il compito di far addormentare la sua piccina, compito  reso arduo dalla disabilità che rende la figliola nervosa. Mentre le canta la ninna nanna, la mente si arrotola all’indietro, andando fino all’orsacchiotto e alle origini delle sue voglie erotiche.

    L’orsacchiotto di Alessandra mancava di un occhio, ma non della coscienza dei plurimi passaggi delle sue manine da bimba. Tutte le sere assisteva alle paffute carezze, quando, messo di traverso sotto il pancino, Alessandra esplorava da sola la propria imberbe intimità.
    Trascorsi quarantasette anni, dotata del fascino sfatto di un bel  tramonto, Alessandra ricorda ancora l’orsacchiotto con affetto e rinnovate voglie.

    Oggi lei è quella che i ventenni definiscono una cougar, succulenta perché ricca, ma totalmente dedita alla figlioletta. Tuttavia, la sua porcellitudine non è sopita, anzi. Per alleviare il senso di fatica che la bimba le procura, ne ha ancor più bisogno. Non avendo tempo di coltivare una relazione amorosa, frequenta da anni i siti di dating.
    Il loro motto, sesso facile a portata di un click, è diventato anche il suo. Conosce online un bell’uomo, Ivano Fossati. Ha il nome di un cantante. Lì per lì, suppone sia un fake, come spesso accade in queste piazze di solitudini. Invece si dimostra una persona più che corretta, le conferma di esserle coetaneo, divorziato, con figlia. Anch’egli ritiene come lei che sia indispensabile figliare, perché i figli creano la ricca consapevolezza di un passaporto per l’eternità.

    Alessandra desidera non lasciargli il numero di telefono e nemmeno svelare di primo acchito l’indirizzo. Preferisce chattare via sito, rivelandogli solo a tappe le indicazioni necessarie per eventualmente raggiungerla dove risiede. Se durante il percorso, intuisse un qualche pericolo, lo manderebbe appositamente fuori strada. È solita dare il primo appuntamento in un locale pieno di gente. Stavolta però è imprigionata dalla piccola e contemporaneamente dalla voglia, tanta.
    Ivano in chat le spiega di appartenere ad una squadra di Vigilantes Privati, incaricata della tutela di Enti che Alessandra conosce, e alle domande di verifica, le racconta orgoglioso dei suoi successi lavorativi in modo circostanziato e con coerenza. Durante il percorso, Ivano confida ad Alessandra le difficoltà in cui lo precipita la ex moglie, e che, ciononostante, rispetta; infine la supplica di non stupirsi se rileverà cicatrici sul suo corpo ad opera di coltelli. Nel ricordare questi incidenti sul lavoro, mantiene la sua centralità.
    Alessandra capisce che è un uomo modesto ma coraggioso, che affronta le difficoltà con equilibrio e che sa mettersi in gioco. Quindi risolve di dargli le ultime indicazioni per casa, premettendogli che la troverà mentre farà addormentare la sua bimbetta.

    Sulla porta, le si presenta un uomo piacente e sorridente, nonostante il massacrante logorio della ex moglie, le guance impanate da una leggera barba, prodromo di piaceri imminenti. Non molto alto, poco più di lei, ha un fisico asciutto e muscoloso. Alessandra chiude fuori della porta l’estate, col suo caldo atroce costellato da stille di sudore. Un fugace scambio di baci sulle guance le consente di annusare il buon odore personale dell’uomo. Lo fa accomodare, dicendogli che sta andando in cameretta per accompagnare Sonia verso un dolce sonno con la sua storia preferita: Romeo & Giulietta. Ivano le chiede se può seguirla. Alessandra glielo permette, indicandogli una poltrona nell’ombra, in modo che la piccola non possa vederlo. Gli fa cenno di rimanere in silenzio. Nell’ascoltare le parole materne, una lacrima nuota sulla ruvidità della guancia di Ivano. In quel preciso istante, Alessandra ne coglie il luccichio nella penombra.

    La figlioletta finalmente si addormenta, non prima di aver commentato: «Che bella storia, mamma». Sì. I due protagonisti muoiono. Ivano ed Alessandra si spostano in cucina, dove lei gli offre una Weiss ghiacciata, che lui declina per motivi di lavoro. Alessandra invece riempie il proprio calice di schiumosa birra, poi mette sul tavolo dei tarallini da spiluccare. Stanno seduti una di fronte all’altro.
    Ivano siede muto, in imbarazzo, ad un tratto sembra prendere coraggio e carezza lievemente l’epidermide della mano di lei. Un brivido gliela fa dimenticare lì, invito a proseguire che Ivano non si lascia sfuggire. Il suo indice esploratore percorre dito per dito la mano di Alessandra dalle unghie laccate di rosa carne, risalendo piano fino al gomito. L’alchimia, già scattata col bacio sulla guancia, le conferma che è il momento giusto per. Alessandra appoggia la schiena sulla sedia, solleva i piedi verso Ivano e li propone al suo inguine. Sente la sua onestà: è già imperitura. Un leggero tocco e l’orgasmo è immediato. Ivano sospira.

    Dice: «Occorre una doccia». Quella di Alessandra è spaziosa, attrezzata con panchetta di marmo serpentino verde all’interno. Si baciano, spogliandosi di tutto, tranne che dell’acqua e delle loro
    voglie, fino ad esaurirle. Esausti, si rilassano abbracciati sotto il calore della doccia. La dolcezza prende il sopravvento sulla furia. Le coccole da bagno, con gli accappatoi profumati di pulito, le creme spalmate sui corpi, l’asciugacapelli, le dita passate e ripassate nelle reciproche chiome piano piano sempre più asciutte, preludono alla notte intensa di passione reciproca. Si spostano in camera da letto, proseguendo l’amore sul talamo di Alessandra, insino a spegnersi nel sonno. Alessandra da anni non dorme in compagnia di un uomo, a nessuno ha permesso di restare per l’intera notte nel suo letto, per lei il sesso non è vera intimità. Con Ivano, ad Alessandra non viene voglia di scacciarlo. Anzi. Pensa che potrebbe esserle un partner perfetto, se solo volesse tornare altre notti. Glielo sussurra piano nell’orecchio, sperando di non svegliarlo. Ad occhi chiusi Ivano ricusa: «Sono il fidanzato di tutte».

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    Stefi Pastori Gloss
    Stefi Pastori Gloss
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    “In tempi in cui sono più gli scrittori dei lettori, vedermi portata a cena da sconosciuti leggitori pur di poter acquistare i miei libri al di fuori del caos del Salone del Libro, è una gratificazione enorme che acquieta il karma da #maestrinadellapennarossa, ma che dà anche la misura dello sforzo nel trasformare lo spropositato ego artistico in qualcosa di utile per il prossimo.” Sono le parole con cui si presenta Stefi Pastori Gloss. Ghost writer per chiunque abbia idee, redige un blog di recensioni, il cui nome si ispira a un film di Nanni Moretti, perché lei stessa fu sceneggiatrice. Nei Novanta lo fu anche per Verdone, solo una femminista come lei può scrivere le battute del maschilismo più becero. Forse in reazione all’asettica scrittura da sceneggiatrice, oggi si ritrova a scrivere tra Dante e D’Annunzio. Lettrice selezionatrice di opere prime sotto contratto, giudice arbitra del Torneo IoScrittore, i suoi romanzi, spicilegi poetici o saggi (Bidellume, Fuochi d’artificio, Rinascite Ribelli, Parerga Violenti, L'amore veste collant di carne e altre opere) sono in vendita nelle librerie indie e in privato sui Social. Parlano di tematiche come bullismo, discriminazione di genere, guerra. Prossimi temi: l’amore dall’eterno passato per l’infinito futuro. Un femminicida vi si inframmezza. Hikikomori e tennis. Inorridita dalle critiche a Samantha Cristoforetti, in “L'amore indossa collant di carne”, raccolta di racconti, ha rivolto la sua attenzione al confronto dialettico tra stereotipi, a volte alla base delle discriminazioni tra Donne e Uomini. In Rinascite Ribelli #siamotuttijoker, saggio, ha dato risalto al “Codice Rosso”. In “Parerga Violenti”, spicilegio poetico in forma di vocabolario, propone singole parole nei loro etimo e le analizza nel dettaglio allo scopo di invogliare a lasciare al più presto il proprio picchiatore. In “Bidellume”, romanzo, Gloss veicola il rispetto tra individui in situazione di bullismo. Editi da Brè Edizioni. Insieme al suo partner, presenta le opere in tutta Italia allo scopo di risvegliare le coscienze su questi tristi fenomeni. Da anni si occupa di sensibilizzare circa la violenza sulle donne e, più in generale, di ripristinare la cultura del rispetto tra individui. Sosteniamo la cultura perché renda liberi Tipeee: glossparla YouTube: GLOSS Stefi Pastori - youtube.com/@stefipastorigloss TikTok: #videopiccoli #grandeletteratura #stefipastorigloss Instagram: #stefipastorigloss #ilibriscrivonoilibri #bidellume #rinasciteribelli Blogspot: leggolibrifacciocose poetryreadingandtheotherside 2non2

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