Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    • L’amore che non muore
    • Mani nude
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La solitudine dei non amati

      By Dols06/06/20250
      Recent

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025

      LADRI E LADRUNCOLI

      05/06/2025

      L’amico fedele

      04/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Solidarietà»L’ULTIMA DEA
    Solidarietà

    L’ULTIMA DEA

    Silvia RossiniBy Silvia Rossini07/12/2017Updated:07/12/2017Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    speranza-hp
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    E’ la speranza che guida  e ha guidato i passi dei grandi uomini e delle grandi donne, la speranza che per l’umanità ci sia una via di scampo, che si possa davvero costruire un mondo migliore, dove le parole “Libertà, uguaglianza e fratellanza” abbiano un senso, siano reali.

    Dobbiamo fidarci della speranza?

    Man mano che il tempo passa, che leggo notizie, libri, articoli; di più: che conosco persone, non posso fare a meno di arrendermi all’evidenza: tra gli esseri umani e le formiche non c’è alcuna differenza.

    La nostra società è, né più né meno, una società animale, dove prevale la legge del più forte, dove l’eliminazione dei soggetti deboli (o presunti tali) è applicata senza un briciolo di compassione, dove l’incontro tra i sessi è possibile solo per la soddisfazione dell’istinto di sopravvivenza e di potere.

    speranzaSe guardiamo l’olocausto con le sempre nuove conferme dei suoi orrori, i gulag staliniani, le guerre tribali in Africa, il conflitto siriano, la spaventosa condizione dei Rohingya, gli orrori in Cambogia e in Myanmar, il totalitarismo mal travestito di Putin, le aberranti azioni di Trump (e non solo nei suoi rapporti con la Corea del Nord), il genere umano appare composto di milioni di piccoli esseri assolutamente incapaci di vedere al di là del proprio naso, intenti a difendersi da chiunque si avvicini loro, considerandolo nemico, “diverso”, estraneo da eliminare.

    Indulgo spesso nel pensiero di come appariamo agli occhi degli altri animali: stolidi esseri in lotta perpetua gli uni con gli altri per la dominazione del proprio universo, ciecamente incapaci di accorgersi degli effetti distruttivi delle proprie azioni.

    Siamo come le pecore e i conigli in Australia: liberi di agire, stiamo danneggiando il pianeta in cui viviamo, ottusamente convinti che non sia un problema nostro, perché noi viviamo in case comode e belle, con il riscaldamento e l’aria condizionata e quindi gli sconvolgimenti climatici e l’inquinamento non ci toccano, ledono solo chi non vive come noi e pertanto è giusto eliminare.

    Procediamo nelle nostre azioni tendendo al solo soddisfacimento dei nostri bisogni più elementari, sopravviviamo fisicamente mangiando, bevendo, sopraffacendoci gli uni con gli altri, facendoci spazio nel mondo tramite l’eliminazione di quelli che consideriamo ostacoli.

    La Ragione, così esaltata dagli Illuministi, è diventata logica spietata, priva di empatia e il sentimento umano della com-passione, della sim-patia è stato rimpiazzato da un autocompiacimento egocentrico che ci piazza al centro del nostro sistema di valori, se valori si possono ancora chiamare.

    Come le formiche.

    Seguiamo la rotta tracciata dagli altri, con l’illusione che restare nel seminato ci garantisca i diritti che crediamo di avere in nome dell’importanza che ci siamo dati e non ci rendiamo conto che siamo incolonnati verso la rovina dell’umanità, per riempire le pance altrui, per soddisfare le brame di potere e denaro di chi si sente “migliore” di noi.

    I Romani per tenersi buono il popolo davano “panem et circenses”, a noi danno la televisione e 80 euro e noi siamo contenti così e cerchiamo di difendere il nostro orticello da chiunque pensiamo voglia entrare.

    E gli oppressi vanno avanti per resilienza o per inerzia? O perché sottostanno inconsapevoli alle leggi della natura che vedono un soggetto debole contrapposto a soggetti più forti di lui? Perché siamo tutti nel ruolo che le circostanze ci hanno assegnato, senza la possibilità di contrastare nulla, figli della Natura di leopardiana memoria? Almeno Leopardi era consapevole di questa impossibilità di sottrarsi alla legge della Natura, noi abbiamo il campo visivo di un cavallo coi paraocchi.

    A questo ho pensato quando ho letto la notizia di quella ragazza di 29 anni tenuta prigioniera e stuprata, seviziata, torturata da 10 anni in Calabria. A questo ho pensato quando ho letto di Fortuna, gettata dal balcone dopo anni di abusi. Quando ho letto di quel sacerdote pugliese che abusava dei bambini mandati in parrocchia. I festini delle olgettine ad Arcore. Il caso Weinstein. I barconi nel Mediterraneo. La tratta delle Nigeriane. Le spose bambine. Le mutilazioni genitali. I bacha-bazi in Afghanistan. I bordelli nei campi di concentramento. La nuova schiavitù della maternità surrogata. Le atrocità della mafia, e delle altre associazioni a delinquere. Le sentenze choc. Devo aggiungere altro a questo elenco infinito di soprusi, di atti privi di qualunque sentimento? Non aggiungo volutamente le follie dei movimenti neofascisti che tutto questo negano perché sono la conferma che animali siamo e che la nostra vita, per natura, tende all’annientamento degli altri.

    E poi ci sono le persone che regalano computer alla scuola dei propri figli, comprati apposta dopo un furto, in anonimato. Le persone che portano nelle scuole progetti ricchi di umanità. I medici senza frontiere. Greg Mortenson che costruisce scuole nelle lande desolate di uno dei paesi più devastati umanamente, il Pakistan, Rick Hodes che salva bambini in Etiopia, Malala Yousafzai. Iqbal Masih, le sorelle Mirabal.

    E c’è la piccola generosità quotidiana, l’amica che segue il corso per diventare tutrice di minore non accompagnato, la famiglia che prende in affido bambini provenienti da contesti disagiati, la maestra che porta la merenda a scuola per i bambini che non ce l’hanno, i compagni che creano un progetto per consolare la compagna rimasta orfana, i genitori eroici che lottano contro la disabilità e le gare di solidarietà tra vicini.

    Sarà un inganno, l’istinto del formicaio, della difesa del branco, una beffa, un miraggio, lo scherno ultimo della Natura matrigna, o sarà come per Pandora, che, aprendo il vaso delle atrocità, ha trovato la soluzione alle brutture del mondo?

     Sarà la Speranza che si aggrappa tenacemente nell’umanità, cattura il cuore di qualcuno e lo anima per tutta la sua vita?

    La risposta non è possibile trovarla e restare in bilico lasciando l’anima ondeggiare tra la disperazione della realtà animale che si riscontra la maggior parte del tempo, aspettando che sprazzi di umanità si manifestino, non si confà a chi ha abbastanza coscienza da rendersi conto di questa verità disumana, di questa tendenza suicida e barbara che compone la nostra specie.

    E’ la speranza che guida  e ha guidato i passi dei grandi uomini e delle grandi donne, la speranza che per l’umanità ci sia una via di scampo, che si possa davvero costruire un mondo migliore, dove le parole “Libertà, uguaglianza e fratellanza” abbiano un senso, siano reali.

    Dobbiamo fidarci della speranza?

    Il “pari” pascaliano nel mondo odierno ha questa valenza: la risposta non la sappiamo, ma conviene scommettere sulla speranza, ce lo urla la coscienza.

    speranza
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Silvia Rossini

    Che dire di me? Ho la scrittura nel sangue, da sempre. Ho iniziato a inventare storie e poesie quando ero in seconda elementare e non ho mai smesso. La vita non mi ha portata a fare della mia passione la mia professione, ma scrivo. Scrivo per protestare, scrivo per convincere, scrivo per raccontare, scrivo per esprimere la parte di me che nel mio lavoro non emerge (faccio un lavoro "tecnico" e anche piuttosto arido). Sono una lettrice compulsiva perchè credo nel potere arricchente della narrativa e della letteratura.

    Related Posts

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    Le dissonanze

    16/02/2025

    Le molestie sessuali e sessiste

    29/11/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK