Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La trama fenicia
    • TE METAFORICO
    • Punti di attrazione di Anna Golubovskaja
    • DAYE: LA DEA CHE DÀ LA VITA
    • Io sono il vento
    • Amici di ago e filo
    • David di Donatello 2025 è femmina
    • Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La trama fenicia

      By Dols14/05/20250
      Recent

      La trama fenicia

      14/05/2025

      Punti di attrazione di Anna Golubovskaja

      11/05/2025

      DAYE: LA DEA CHE DÀ LA VITA

      11/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Noi ci stammo
    Cultura

    Noi ci stammo

    DolsBy Dols08/02/2017Updated:08/02/2017Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    paranza-bambini
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    “La paranza dei bambini”: un libro può salvare i baby boss da loro stessi?

    di Valeria Benedetto

     
    Dire paranza significa ricordare riti antichi, pescatori che con questa barca tipica, ormai in disuso, affidano la loro fortuna al mare. Ma, in gergo, la paranza evoca riti ben diversi da quelli dalla tradizione degli uomini di mare. Gruppi di fuoco legati alla camorra, alla ricerca di persone da uccidere, cosi come i marinai vanno in cerca di pesci da ingannare nelle reti.
    Si, uccidere. Le “paranze” sono abili in questo. Il loro obiettivo è generare terrore e sottomissione in modo da ottenere il controllo del territorio e il dominio delle attività illegali: spaccio, mercato delle scommesse, usura, estorsione. Tutto sotto il sole, o meglio all’ombra, di Napoli.
    Un potere che si conquista vicolo per vicolo, catturando nuove leve, pesci piccoli che nuotano senza direzione, senza prospettive di futuro, e che abboccano senza fatica all’amo del denaro facile, delle armi e del desiderio di onnipotenza. Sono solo adolescenti, ma capaci, nei mesi scorsi, a seminare il terrore con omicidi, “stese”, agguati ai danni di innocenti, spesso semplici “sagome” per provare il funzionamento delle armi. Già, perché questi ‘scugnizzielli’ imparano in fretta a maneggiare pistole semiautomatiche e AK-47.Inziano mirando finestre, cancelli, vetri delle auto e poi direttamente le testano per strada in sella ai loro motorini. Dentro l’alba giallognola,per le vie semideserte[…],gli scooter, uno dietro l’altro, gracchiavano in falsetto come fossero chierichetti in fila per la messa. Anche se si alleano con vecchi boss in declino, i loro modelli non sono solo i camorristi di vecchia data: inneggiano i terroristi ostentando le bandiere dell’isis opportunatamente tradotte in italiano e con i lori nomi scritti sopra. Hanno un’età compresa tra gli otto e i diciotto anni, ma l’efferatezza di criminali consumati con reati che spaziano dall’omicidio allo spaccio e all’ associazione camorristica. “Io per diventare bambino c’ho messo dieci anni, per spararti ci metto un secondo”.
    In tutto, nI “paranzini” usciranno dal carcere quando saranno quarantenni. Vite bruciate, perdute forse irrimediabilmente. Eppure non se ne parla, o si descrive il fenomeno come collaterale, insito nella natura stessa delle organizzazioni mafiose che trovano nuovi adepti nelle loro stesse famiglie o negli strati meno abbienti della popolazione. È un errore, perché nella paranza sono coinvolti anche giovani appartenenti alla “classe media”, quella che lavora onestamente e che, si, è stata colpita dalla crisi, ma non al punto da ridursi in miseria. Eppure i figli schifano il lavoro onesto dei genitori, disprezzano la loro vita semplice, da pezzenti. “Pensavano ai portafogli smunti dei genitori che faticavano tutto il giorno… si sentivano più uomini dei loro padri” Vogliono i soldi facili e il potere, subito, perché il futuro non esiste, nemmeno ci pensano. “Oggi ci stammo, domani nun ce stammo. T’’o rricuorde?”
    Qualcuno però deve pensarci. Non ci si può dimenticare che l’avvenire dell’Italia passa anche da qui, e che questi bambini saranno gli adulti di un domani non troppo lontano. Il problema è capire come sarà il domani, date le premesse di oggi. Non possiamo permetterci di non provare a migliorare la situazione, o perlomeno non possiamo continuare a chiedere gli occhi e a negare l’evidenza.

    Ciò che sta succedendo a Napoli potrebbe succedere, e succede, in qualunque periferia, in qualunque quartiere disagiato senza opportunità, dove lo Stato non riesce o non vuole arrivare.
    Ad arrivare sono invece le parole, autentiche e affilate come quelle dell’ultimo libro di Roberto Saviano, “La paranza dei bambini” una sorta di romanzo di formazione al contrario, dove maturare coincide con il marcire, diventando criminali. Dal volume sono state tratte le frasi in corsivo di cui sopra. Pur essendo di fantasia, sono purtroppo adattabili perfettamente alla realtà dai fatti.
    A dieci anni da Gomorra, Saviano volge lo sguardo ai figli di un sistema in cui vince il più forte:sul lavoro vince chi è protetto, chi imbroglia, chi è “figlio di”. L’evasore batte l’imprenditore che cerca di rimanere sano, il corrotto sale al potere e non c’è giudizio in questo, il fine giustifica i mezzi agli occhi di questi ragazzini, i quali hanno una dimensione temporale inesistente, il futuro non esiste. Non c’è tempo per sogni e progetti, se la legge del sistema ragiona in questo modo a cosa potrà mai servire andare a scuola e studiare? Ad essere uno sfigato, un perdente con degli ideali forse, ma sicuramente senza soldi in tasca. I bambini della paranza non temono il carcere o la morte, perché sanno che l’unico modo per conquistare il potere è giocarsi tutto e subito. E la loro vita fa parte del gioco.
    Roberto Saviano ha raccontato tutto questo, facendo immergere ancora una volta i suoi lettori senza bombole d’ossigeno nel mare oscuro di Napoli, dove bambini delinquenti non è un ossimoro. Ma cercando di far luce, è stato accusato di essere ossessionato dal buio, di tralasciare ciò che di buono si sta facendo nella città partenopea contro la criminalità organizzata per focalizzarsi ancora una volta nel raccontare corruzione e criminalità. Certamente alcuni passi avanti sono stati fatti, per crescita culturale e turistica, o di coscienza civile ma è sempre doveroso portare a galla la realtà per quella che è, senza cadere in consolatorie speranze facili.

    Lo scrittore ha dedicato” La paranza dei bambini” ai ” morti colpevoli e alla loro innocenza” lasciando così inteso tra le righe la necessità di andare oltre alla questione penale relativa all’inchiesta che porta lo stesso nome del romanzo. “Nei quartieri dove c’è disagio, dove mancano opportunità e sogni, dove la politica mente, i ragazzi non hanno speranza. E parlerò alle madri, alle donne, sole in questo deserto. Creatrici di vita e, quindi, di futuro” ha voluto rimarcare Saviano, specificando l’importanza del ruolo femminile nella lotta alla mafia, ricordando anche che “creatrici di vita” non equivale a “creatrici di figli”. Creatrici di futuro, un futuro possibile solo continuando a parlare e analizzare quel che sta succedendo. Cercando di capire, senza retorica e con spirito critico, non solo come poter continuare a fare passi avanti ma, soprattutto, come cambiare passo. Senza filtri, senza paure. Perché la paura non serve ad evitare la morte, serve ad evitare la vita.

     

    benedetto Valeria Benedetto – Studentessa di Economia e Commercio all’Università degli Studi di Torino, da sempre amo scrivere e raccontare il mondo che mi circonda. Sensibile ai problemi delle minoranze mi occupo principalmente di attualità, cultura e società e collaboro con varie testate online occupandomi di tematiche di genere e tutela dei diritti.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    La trama fenicia

    14/05/2025

    Punti di attrazione di Anna Golubovskaja

    11/05/2025

    Io sono il vento

    10/05/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
    Post su Instagram 18029131973428370 Post su Instagram 18029131973428370
    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK