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    Home»Salute e benessere»PSICOLOGIA»Memoria eidetica
    PSICOLOGIA

    Memoria eidetica

    Alessia BaldassarreBy Alessia Baldassarre23/11/2016Updated:04/01/20171 commento3 Mins Read
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    memoria-eidetica
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    La memoria eidetica è una tipologia particolare di memoria, che può a tutti gli effetti essere considerata come una variante o una sfumatura della memoria visiva, chiamata anche memoria fotografica.

    Nel dettaglio, con il termine memoria eidetica consideriamo la capacità naturale del cervello di ricordare frammenti o intere porzioni di immagini, suoni e anche oggetti, anche se esposti per un minimo tempo. Un esempio carismatico di memoria eidetica può essere ricercato nella vita del grande compositore Wolfgang Amadeus Mozart. La storia narra che Mozart ascoltò per un paio di volte la partitura del Miserere di Allegri e riuscì a trascriverlo a memoria.
    Stiamo parlando di un caso limite, di un esempio di genialità difficile da riscontrare nel complesso degli esseri umani, ma allo stesso tempo di un esempio che può rendere efficacemente il concetto di memoria eidetica.
    Memoria eidetica: le caratteristiche principali
    Chi è dotato di questa memoria è in grado di ricordare molte informazioni di tipologia visuale. Si tratta di una memoria che si sviluppa soprattutto nella prima infanzia e che non è in assoluto connessa al grado di intelligenza e nemmeno di istruzione, perché può essere considerata a tutti gli effetti una dote, che si possiede o meno.
    La memoria di questo tipo tende inoltre a scemare con il passare degli anni, conservandosi solo in pochi soggetti, come dimostra il caso dell’immenso Mozart. Dobbiamo inoltre considerare che chi sviluppa questa memoria in età adulta tende ad applicarla solo a certi ambiti, come ad esempio la musica o l’arte, tralasciandone un uso anche voluto in altre situazioni.
    Memoria eidetica: la genesi
    Il primo studioso che si occupò di trattare la memoria eidetica fu Ralph Haber che la studiò in una scuola elementare, ricercando bambini dotati e riscontrandone un campione pari al 4% degli scolari. Si tratta di un primo tentativo serio che venne intrapreso in questa direzione e che era datato 1964, anno in cui la memoria eidetica iniziò ad essere conosciuta e affrontata dalla comunità scientifica.
    Dobbiamo quindi considerare che molto spesso la memoria eidetica viene associata a particolari condizioni quali l’autismo o la sindrome di Asperger. Si tratta di condizioni fisiche molto problematiche, ma che mostrano però eccellenze in certi settori, come ad esempio la logica, la matematica, la musica o l’arte. Numerose sono infatti le ricerche che hanno connesso questa tipologia di memoria a malattie di questo tipo, sulla base degli studi che sono stati condotti negli anni sull’argomento.
    Memoria eidetica: si può coltivare?
    La memoria eidetica non si può coltivare, anche se è possibile sviluppare un’attenzione più acuta sui dettagli con l’esercizio e l’esperienza. Molti test sono in grado di dimostrare e possono rivelarci se siamo dotati di questa dote, un tratto sicuramente affascinante, ma che come tutte le doti ha dei lati positivi e alcuni sicuramente negativi.
    Una memoria eidetica profondamente sviluppata può infatti tradursi in comportamenti sociali poco comprensibili e anche difficili da condividere con le altre persone, ma può diventare un’arma vincente se legata a particolari lavori o professioni. Se vi interessasse approfondire la conoscenza della  memoria eidetica e conoscerne le sue sfumature vi consigliamo di consultare l’articolo di approfondimento sviluppato da AlMeglio, che tratta nel dettaglio questa tipologia di memoria così speciale e dai tratti affascinanti.o

     

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    Alessia Baldassarre

    Alessia Baldassarre – Nata a Napoli l’11/04/86, e laureata in Organizzazione e Gestione del Patrimonio culturale e ambientale, ha perfezionato la propria formazione attraverso un’esperienza di studi in Germania e una borsa di studio in ‘Territorial Improvement and Social Community Manager’. Dopo la laurea è stata redattrice per alcuni giornali, ha lavorato nel settore dell’organizzazione, comunicazione e promozione culturale ed in quello dell’accoglienza e progettazione turistica, nel volontariato. Negli ultimi anni, si è specializzata in giornalismo e comunicazione on line e in Social Media editing.

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    1 commento

    1. Gianluca on 15/09/2018 02:11

      Chi è asperger non è in “condizioni fisiche problematiche” e soprattutto l’asperger non è una malattia.

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

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    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
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