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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Donne politica»Sessismo e politica
    Donne politica

    Sessismo e politica

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre12/04/2016Updated:12/04/2016Nessun commento5 Mins Read
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    Perchè si fanno avanti sempre ingiurie sessiste rivolte alle donne quando invece bisognerebbe parlare di politica ed entrare nel merito dei programmi?

    “Ti piace l’integrazione? Vai a farti stuprare!”  E’ stato questo il caso avvenuto il 26 marzo 2016 a Milano durante un incontro/scontro della  trasmissione Iceberg  a Telelombardia tra Diana De Marchi esponente PD e l’avvocato (!) Carlo Taormina.

    Il tema del confronto televisivo era  l’immigrazione, le politiche di accoglienza e di gestione dei flussi migratori. La disputa si è accesa quando De Marchi, responsabile diritti del Pd lombardo, esponeva le sue idee e Taormina controbatteva in maniera decisamente fuori dalla tematica e con modi grotteschi che non si addicevano all’incontro. Eppure Taormina si fregia del titolo di avvocato. Dove avrà imparato le buone maniere? E se ci fosse stato un uomo al posto della De Marchi, avrebbe usato lo stesso linguaggio volgare?

    Con questi interrogativi abbimo intervistato Diana De Marchi.  Nata a Milano nel 1959 è  figlia di uno spezzino trapiantato a Milano. Ha un compagno da 34 anni, due figlie e due nipotini.

    Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere è  stata interprete/traduttrice, poi ricercatrice nella sperimentazione educativa, e da dieci anni insegna Tedesco e Italiano agli stranieri.

    Hai partecipato fin dalle origini alla costruzione del PD a Milano? Di quali temi ti sei occupata?

    Il tutto è cominciato quando mi sono iscritta ad un corso ”Donne, istituzioni e politica” tenuto dalla prof. Bianca Beccalli e da Marilisa d’Amico alla Statale, seguendo un tema che avevo già trattato come ricercatrice quando mi ero occupata di linguaggio di genere.

    Alla fine del corso mi chiesero di candidarmi, considerata la carenza di donne nelle istituzioni e l’ho fatto nella zona in cui abito, la  7  Baggio-San Siro-Magenta di Milano.  E’ stata quella un’occasione per saggiare le mie competenze e capire che la politica faceva per me e non volevo/dovevo abbandonarla

    Sono stata consigliera della provincia e ora sono in segreteria regionale PD con delega legalità immigrazione e diritti.

    In consiglio di zona ho seguito il territorio soprattutto sui temi della scuola e della coesione sociale, sul disagio e l’illegalità nelle case popolari, ma anche nelle progettazione di attività sportive, come la squadra multietnica di basket San Siro Lakers per i ragazzi, di corsi molto partecipati di sensibilizzazione contro la violenza domestica, di attività culturali ripetute negli anni, di recupero e riqualificazione di aree per il tempo libero di giovani ed anziani.

    Ho assisto alla rivoluzione dei genitori della scuola Paravia che vedevano le classi piene di figli di  extracomunitari. Ma  il problema veniva dalla mancanza di politiche abitative ma anche di governo per gli arrivi delle popolazioni venite da fuori.  In quella occasione mi sono occupata, appunto, delle tematiche d’integrazione ed accoglienza, insegnamenti che mi tornano utili oggi che abbiamo grosse immigrazioni di stranieri  (a Milano sono arrivati dall’ottobre 2013 86.000 profughi) ed io sono la coordinatrice dei centri di accoglienza.

    Una vita dedicata al sociale quindi..

    Ho proposto tre giorni di congedo obbligatorio di paternità per i dipendenti della Provincia, sostenuto con mozioni ed interventi i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro; cercato di  frenare il consumo di suolo e tutelare i nostri parchi;  proposto un ripensamento dell’organizzazione agricola dei territori urbanizzati con una ridefinizione dell’equilibrio tra città e campagna;  sostenuto da subito iniziative come il referendum sull’acqua bene comune e sulla cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia, tema strettamente legato ad una delle mie più grandi battaglie: la non chiusura ed il rilancio della scuola di via Paravia a Milano che continuo a sostenere con entusiasmo. Inoltre ho redatto il progetto scuole aperte, fatto proprio anche dal Comune di Milano, per aprire i locali delle scuole pubbliche al territorio; convinta dell’importanza della scuola, luogo di aggregazione e di legame con il territorio in uno scambio reciproco di relazioni e costruzione di un tessuto sociale in continua evoluzione.

    Infine ho sottolineato la necessità di garantire un’adeguata rappresentanza femminile all’interno del gruppo di lavoro sulla città metropolitana e mi sono battuta per mantenere le sedi giudiziarie locali rispetto alla proposta di sopprimerle in maniera indiscriminata da parte del Ministro della Giustizia e  la necessità di rendere pubbliche e trasparenti le retribuzioni del Cda del Teatro alla Scala di Milano.

    Dopo tutte queste battaglie da te portate avanti, quella sui flussi migratori è stata quella che ti ha visto più colpita. La politica dovrebbe occuparsi di cose concrete e di progetti per i cittadini. Come si è arrivati all’episodio di Taormina? Un linguaggio aggressivo e cattivo. Perchè accade che si caschi sempre su stereotipi sessisti quando si parla di donne?

    Mi sono arrivati molti messaggi di solidarietà. Non tanto o non solo perchè si parla di Diana De Marchi,  ma viene stigmatizzato il  linguaggio assurdo, violento e razzista che portava il mio interlocutore ad affermare  che tutti i musulmani sono violenti argomentando con pochi contenuti e fatti tangibili. Dalla mancanza di temi validi a supportare quanto detto si è passati poi al sessismo più bieco e all’aggressione verbale.

    Purtroppo questo linguaggio offensivo ed irriverente  è stato sdoganato sui media e in  politica, ma la gente ne è stanca come anche gli attacchi verbali rivolti alle donne,  testimoniano  una mancanza di rispetto nei riguardi di queste.

    Forse dovremmo tornare ad un’ attenzione quotidiana al peso delle parole. Ripartire dalla scuola e dall’educazione per tornare ad un linguaggio che trasferisca dei contenuti veri.

    Ti presenterai alle elezioni comunali a Milano?

    Sì, non mancherò all’appello. Con Sala. Occupandomi dei temi che conosco e mastico ormai da tempo.

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Donne di dols

    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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