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    Home»"D" come Donna»La passione per il proprio lavoro non è tutto
    "D" come Donna

    La passione per il proprio lavoro non è tutto

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre04/05/2015Updated:04/05/2015Nessun commento4 Mins Read
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    paola-bottelli-passione-lavoro
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    Il giornalismo è una passione che colma il cuore e non lascia molto tempo per la vita. Ne parliamo con Paola Bottelli famosa giornalista del Sole24Ore che da poco ha lasciato la grande testata.

    Conosco Paola Bottelli da un po’ di anni anche se le nostre frequentazioni non sono state assidue a causa dei diversi stili di vita, lei single e giornalista, io mamma e redattrice online. Però ho sempre seguito la sua storia professionale che mi ha oltremodo interessato, affascinato e sorpreso. Milanese, è entrata al Sole 24 Ore nel ’78 come stenografa dopo il diploma di ragioniera. A quei tempi gli unici modi per entrare in un giornale era come stenografo/a o  redattore.

    Allora (quando non c’era ancora internet) gli stenografi erano figure fondamentali in un quotidiano: al Sole ce n’erano sette, oggi neppure uno, eliminati dalle tecnologie.

    Interpretando e trascrivendo i testi degli altri Paola impara il mestiere, scrive pezzulli, poi pezzi, poi pezzoni. Quando nell’88 nasce l’edizione del lunedì è già professionista e Gianni Locatelli la chiama nella redazione giornalistica. Nel ’91 passa all’economia italiana e nel ’98 diventa inviata potenziando le competenze già coltivate negli anni precedenti in quei settori come la moda, il turismo, lo sport che cominciano a rivelare l’importanza delle loro radici economiche e finanziarie.

    Lavoro-passione-Paola-BottelliPaola è stata la prima donna ad avventurarsi in un mondo completamente maschile come era allora quello del calcio, occupandosi dei bilanci societari delle squadre negli anni 90. Poi la moda ed i grandi marchi in giro per l’Italia ed il mondo  ad intervistare industriali e manager. Paola Bottelli ha anche rivestito importanti posizioni nel campo del testate su luxury e design (è stata per tre anni direttore del  Ventiquattro). Passò  poi alla Condenast per  divenire direttore  di Uomo Vogue e poi Vicedirettore di Vanity Fair. Le cose non ebbero un buon risultato  e tornò  al Sole  per occuparsi di due Tabloid (tra cui Casa24) contemporaneamente.

    Un giorno non molto tempo fa, aprendo uno dei social media che ci connettono ad amici e conoscenti, facendo sembrare le loro vite, molto vicine alle nostre anche se non lo sono, scopro che Paola sta dando le dimissioni dal sole24ore. Cosa che mi ha colpito e sorpreso dato che ricordo quanto per lei questa professione fosse importante. Ho preso il telefono ed ecco le sue parole.

    Paola perché lasci la tua professione?
    Sono 37 anni che lavoro in questo settore e chi  lo conosce sa che questa professione che può essere massacrante  anche se piena di soddisfazioni. Però il nostro lavoro è fatto anche di ascolto ed i indagine, di incontro con altre persone, di creatività. Vedere le foglie degli alberi, gli uccelli che volano. Mi sono voluta  riappropriare del mio tempo. Dieci ore al giorno di lavoro sono tante. Troppe.

    Domanda che non si pone mai ad una donna. Quanti anni hai adesso?
    Ne compirò 56. E lavoro da quando ne ho 19. Quando facevo la stenografa volevo fare la giornalista e per riuscire nell’intento mi adattavo anche ad frequentare conferenza stampa dove non andava nessuno. Poi tornavo a casa e scrivevo i miei pezzulli e alle 15.00 cominciavo a lavorare in redazione. In quei tempi preistorici non c’era il computer ed io scrivevo tutto a mano ed a macchina anche gli articoli che gli inviati  dettavano per telefono. Sono diventata giornalista quando è stato lanciato il Sole24Ore  del lunedì. Poi sono passata ad Economia e Finanza  ed ho cominciato ad occuparmi del settore economico di alcune industrie, principalmente tessili. Sono diventata  inviata, ma  non  avevo dimenticato il mio primo amore, il calcio.

    Ho sempre lavorato tantissimo e non avevo il tempo per fare nulla al di fuori del lavoro. Da quando è cominciato lo stato di crisi al Sole 24Ore  in cui avevamo dei contratti di solidarietà e lavoravamo solo alcuni giorni alla settimana, ho iniziato ad assaporare il gusto della libertà. Ed alla fine ho deciso di lasciare tutto. Ne ho parlato con amici e parenti e tutti erano d’accordo. Adesso quando m’incontrano mi dicono: come sei solare..!

    A qualcuno che volesse fare il giornalista cosa consiglieresti?
    Di non fare il giornalista, perché è un lavoro per cui ti dovresti far mantenere dalla famiglia per molto tempo. Accettando anche lavori a 500 euro o in siti ‘’minori’’. Questo è il grande problema della disoccupazione dei nostri giorni.

    E gli uffici stampa?
    E’ un lavoro come un altro e si può esser portati proprio per quello. Ma cercano persone skillate nel digitale e non tutti lo sono.

    Per specializzarsi in qualcosa è comunque sempre studiare, per conoscre l’argomento a 360 gradi. Altrimenti si corre  il rischio di parlare di argomenti che non conosci. E’ la reputazione quella che i giornalisti devono crearsi.

    Il tuo blog è molto bello..
    Ma non avevo tempo per curarlo adessso spero di riprenderlo in mano.

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
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