Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Musica con vista 2025

      By Dols10/06/20250
      Recent

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Il diverso spirito della cultura
    Costume e società

    Il diverso spirito della cultura

    Rita CugolaBy Rita Cugola15/05/2014Updated:11/07/20141 commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    ragazze nigeriane scomparse
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Rita Cugola

    Il senso che ogni paese dà alla cultura è diverso. C’è chi rischia la vita per studiare

    Ancora nessuna notizia positiva in merito alle oltre 200 ragazzine nigeriane rapite ad opera degli integralisti di Boko Haram nella notte del 15 aprile scorso nel dormitorio dell’istituto scolastico che frequentavano.
    La sorte delle studentesse – tutte di età compresa tra i 12 e i 18 anni – è sempre nelle nelle mani del famigerato gruppo terrorista legato ad Al Qaida il cui leader indiscusso, Abubakar Shekau, non sembra affatto disposto, per il momento almeno, a indulgenze o trattative per la loro liberazione come invece in un primo tempo si era creduto e sperato.

    A Chibok, teatro dell’improvvisa aggressione, restano i muri spogli, le aule vuote e i laboratori inutilizzati di quello che fino a qualche mese fa era  l’orgoglio locale: la Scuola Superiore Femminile, che insieme al diploma rilasciava alle iscritte anche un valido passaporto per una prospettiva di esistenza forse migliore.
    In un paese dove una schiacciante mentalità patriarcale soffoca qualsiasi aspirazione, alle donne non vengono infatti concesse alternative al matrimonio precoce o forzato. Il passaggio dall’autorità paterna a quella maritale, per una femmina, è d’obbligo; non c’è spazio per i sogni di autorealizzazione professionale e sociale o addirittura politica. Una bimba che nasce, quindi, non potrà mai stabilire il corso del proprio destino in quanto altri l’avranno già scritto per lei. A meno che non le venga offerta l’opportunità di studiare, però.
    In Nigera infatti il tasso di analfabetismo, in particolar modo femminile, rimane purtroppo altissimo e ciò non contribuisce certo ad evolvere quel sacro concetto di sè che ogni essere umano dovrebbe riuscire a elaborare. In tal senso la cultura può sicuramente fornire le risorse adatte per tentare di varcare confini ritenuti irraggiungibili e magari, in seguito, avviare il lento processo di emancipazione e di affermazione individuale così indispensabile per conseguire l’uguaglianza giuridica.

    giovaniitalianiTutto questo è ovvio, per noi. Se paragonata a quella occidentale la situazione delle donne nigeriane (nonchè di molti altri paesi africani, mediorientali e asiatici) appare quasi paradossale. Nondimeno, sondando più profondamente la realtà, analizzando i fatti con neutralità e senza pregiudizi emergono elementi a dir poco emblematici che rischiano di rimettere in discussione la tanto decantata superiorità dell’Occidente.
    In Italia, ad esempio, ben poche sono le ragazze che rinunciano agli studi ma molte di loro frequentano la scuola per obbligo, per noia, per consuetudine, “perchè così si fa” o “perchè gli altri lo fanno”. Senza contare poi ciò che è avvenuto (e che senz’altro continua ad accadere, nonostante sull’argomento sia calato il silenzio) nei bagni di alcuni istituti superiori
    (e non solo): tristi episodi di mercificazione di corpi acerbi in cambio di squallide ricariche telefoniche o dell’ultimo modello di cellulare o del capo d’abbigliamento griffato.
    Lungi dal voler generalizzare comportamenti al limite della superficialità e dell’incoscienza da parte di singole adolescenti, va comunque sottolineato che simili vicende non potrebbero mai destare l’indignazione pubblica in paesi dove le ragazze sono disposte a rischiare anche la vita per andare a scuola.
    Quelle che hanno il coraggio di sfidare il regime di turno contravvenendo all’ordine di rimanere chiuse in casa, infatti, sono fortemente motivate da uno strenuo desiderio di riscatto etico e personale, hanno davvero voglia di apprendere per liberarsi dal fardello dei soprusi e delle vessaziuoni che implica l’ignoranza in tutte le sue manifestazioni.
    Qui, al contrario, tutto è troppo scontato per essere ancora valorizzato nel giusto modo. Come recita un vecchio proverbio: “chi ha il pane non ha i denti”. E’ la maledetta legge dell’uomo, che toglie a chi non ha e regala a chi già possiede.

    Forse è colpa di noi adulti, che abbiamo elargito largamente e indiscriminatamente, in totale assenza di riflessioni adeguate e probabilmente per evitare sensi di colpa. Così facendo abbiamo privato le nuove generazioni della facoltà di apprezzare le agevolazioni della loro esistenza.
    E proprio su questa base dovrebbe essere edificato un futuro diverso per tutti, in cui nulla abbia la parvenza di un diritto acquisito e inalienabile ma si trasformi al contrario in una conquista da assaporare giorno dopo giorno.
    Non ultima quella della parità di genere, naturalmente. Una parità che per quanto molti ritengano attuata in vari aspetti, non cesserà di costituire un miraggio fino a quando le donne in primis non avranno capito che le cartemigliori sono ancora tutte da giocare collettivamente al tavolo verde della vita.

    bring back our girls Nigeria
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Rita Cugola
    • Facebook

    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

    Related Posts

    Musica con vista 2025

    10/06/2025

    Donne di pace e di guerra

    09/06/2025

    Non siamo sole

    09/06/2025

    1 commento

    1. rita garofalo on 15/05/2014 13:26

      Nella cultura occidentale la “parità di genere” riconosce ad entrambi i sessi la libertà di espressione e di uguali opportunità.
      In un paese dove l’espressione: “parità di genere” non si sa neanche cosa significhi, come può la comunità internazionale di fronte ad una notizia di rapimento di minorenni nigeriane stare a guardare senza la giusta mobilitazione a favore di tali incresciose vicende?
      La cultura appoggia e supporta la condizione femminile ma come si può stare a guardare se questo diritto viene negato a prescindere?

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK