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    Home»Costume e società»Cultura»Il Lupo e Gelsomina: due generi e un solo Dio
    Cultura

    Il Lupo e Gelsomina: due generi e un solo Dio

    DolsBy Dols15/03/2014Updated:10/07/20141 commento3 Mins Read
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    di Serena Dinelli

    Mi è capitato per caso di vedere in due giorni The Wolf e Blue Jasmine. Due bei film, uno di Martin Scorsese e l’altro di Woody Allen, che vale la pena di vedere insieme. The Wolf è la storia di un ragazzino che approda a Wall Street deciso a diventare gran sacerdote del Dio Denaro, trova ottimi maestri (impagabile e magnifica la scena della prima lezione a pranzo), e diventa un ladro di soldi altrui su larga scala: in un crescendo di denaro virtuale, abili menzogne, avidità, onnipotenza, droghe per tenersi su e sesso per eccitare se stesso e i collaboratori. Fino al crollo di tutto. La storia di Blue Jasmine gli fa da pendant, ma al femminile: una ragazzina piena di un’energia che però non ha forma. Al suono di ‘Blue Moon’ incontra il futuro marito, anche lui sacerdote dello stesso Dio, e lo accompagna nell’ascesa illimitata riempiendo il proprio vuoto di persona senza storia con vestiti, gioielli, borse firmate e tranquillanti. Entrambi i film sono tratti da storie vere, nate in quella ventata di onnipotenza che ha caratterizzato un intero gruppo sociale in questi anni ma che attraversa tutto il mondo in cui viviamo.

    Ora il Lupo sta risalendo faticosamente la china grazie a un’autobiografia e ai diritti del film, Gelsomina, temiamo, non si è ripresa dal nulla in cui si è trovata a vivere, anche perché gli anni che passano sono micidiali per una “donna di classe ornamento del marito”. C’è una cosa ulteriore che accomuna le due storie: quello che entrambi i protagonisti fanno in extremis per salvare se stessi ha a che vedere con le relazioni umane, col loro divenire nel regno del Dio Denaro,  e col loro tradimento. Un tradimento totale della fiducia umana che entrambi commettono e alla fine a loro volta subiscono. E’ una specie di tragico contrappasso: lui ha tradito la fiducia di tutti per costruire la sua fortuna, lei ha fatto lo stesso dalla posizione marginale di moglie che non sa, non vuole sentire, non vuole vedere.  Entrambi sono persone con uno straordinario potenziale di energia: che ruota però attorno a un nucleo vuoto, vuoto che risucchia risorse, persone, significati, in un crescendo senza fine di avidità che il vuoto genera e che il denaro non finisce mai di riempire. Il denaro non lo può riempire perché a sua volta è forma vuota e illimitata per definizione: equivalente di tutto e di nulla, entità senza volto e senza memoria… Due storie per riflettere su chi siamo, sulla religione del nostro tempo, e per ricordare che il nostro Sé nasce nelle relazioni umane, e  solo in quelle può continuare a esistere. E anche per riflettere su valori che ci riguardano, oggi così spesso disconosciuti: l’interdipendenza e il senso del limite.

    Blue Jasmine dio denaro Serena Dinelli The Wolf
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    1 commento

    1. rita garofalo on 15/03/2014 18:59

      “Blue jasmine “, film che fa riflettere sui connotati dell’esistenza umana, i desideri traditi, i vuoti di una vita effimera che cerca un illusorio appagamento nel dio denaro.
      Bello il film e soprattutto molto brava l’attrice protagonista!

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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