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    Dol's Magazine
    Home»Vie e disparità»Massa e la toponomastica femminile
    Vie e disparità

    Massa e la toponomastica femminile

    DolsBy Dols30/01/2014Updated:01/08/2014Nessun commento5 Mins Read
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    Quando le città si sono formate, era ancora lontanissimo il riconoscimento dei diritti civili delle donne e questo si manifesta anche nella mancanza di rappresentazione femminile nella toponomastica.

    di Chiara Pieretti

    Massa (MS)
    Ha suscitato notevole interesse e attenzione l’incontro organizzato mercoledì 22 gennaio  dalla consigliera comunale Dina Dell’Ertole tra Maria Pia Ercolini, del gruppo Toponomastica femminile, e le due commissioni consiliari del Comune di Massa – cultura e istruzione, sociale e pari opportunità – a cui ha partecipato anche il sindaco Alessandro Volpi. L’incontro è stato l’occasione per portare all’attenzione dell’amministrazione apuana una tematica che a livello nazionale riscuote già la dovuta considerazione e, visto l’apprezzamento per l’iniziativa, c’è da credere che seguirà un impegno concreto per attuare le proposte emerse durante la riunione. Ma procediamo con ordine.

    La giornata si è aperta con i saluti e un’introduzione da parte del sindaco Alessandro Volpi: “Quando le città si sono formate, era ancora lontanissimo il riconoscimento dei diritti civili delle donne e questo si manifesta anche nella mancanza di rappresentazione femminile nella toponomastica. Inizialmente le figure femminili che venivano scelte per intitolare strade erano solo sante o religiose. Poi, seguendo il susseguirsi degli eventi storici dall’Unità d’Italia in poi, i protagonisti sono stati i patrioti, uomini, che hanno combattuto durante il Risorgimento. Successivamente, rapporti difficili tra Stato e Chiesa hanno penalizzato di nuovo la scelta di declinazioni al femminile; poi c’è stato il Fascismo. Insomma, si può dire che la partita sulla denominazione femminile si è aperta nel dopoguerra, ma è sempre stata una partita difficile e tutt’oggi siamo in forte ritardo rispetto a questa tematica. Per questo credo che iniziative di questo genere siano molto importanti e che rappresentino uno stimolo anche per gli amministratori, affinché si attivino tutte quelle azioni utili a far rivivere la memoria o a sviluppare la conoscenza di personaggi femminili che hanno dato un contribuito importante alla società”.

    massa2Maria Pia Ercolini, insegnante di scuola superiore, ha raccontato come è nato il gruppo Toponomastica femminile e quali sono gli obiettivi. “Durante una gita scolastica per le vie di Roma, osservando i nomi delle strade, una mia alunna se ne uscì con una domanda: professoressa ma sono tutti uomini? Una domanda che nella sua semplicità spalanca le porte su un mondo. Le città sono piene di strade, piazze, giardini, edifici pubblici dedicati a uomini, come se non esistessero figure femminili degne di essere ricordate. Nell’immaginario collettivo, quindi, prevale la percezione di modelli maschili prevalenti su quelli femminili. Questo avviene, incredibilmente, anche osservando la cartellonistica stradale dove, contrariamente a quanto avviene in altri paesi europei, si vedono figure maschili ovunque. Di questo passo quali modelli potranno mai avere i nostri ragazzi se fin da bambini passa il concetto che il genere maschile ha più valore rispetto a quello femminile? Riuscire a cambiare la percezione dell’immaginario collettivo attraverso buone prassi e attraverso un’educazione che passi sia dalla famiglia che dalla scuola – continua Ercolini – può avere un effetto più forte di quanto possa averlo una legge creata ad hoc, ma calata dall’alto e non sentita dalla cittadinanza”.

    Nel corso della conferenza la professoressa ha fatto riferimento ad alcuni dati statistici che si possono consultare sul sito internet di toponomastica femminile. I dati relativi alla Toscana e alla provincia di Massa Carrara sono in linea con quelli nazionali: ovvero ogni 100 strade solo 8 sono intitolate a donne. Si consideri poi che la maggior parte delle donne scelte sono figure religiose o letterarie, oppure che in molte città le uniche strade intitolate a donne fanno riferimento ai postriboli del passato, e ancora che le strade con nomi femminili sono sempre quelle meno importanti dal punto di vista urbanistico ( spesso sono strade cieche o di periferia). La cosa che fa riflettere è che questa abitudine a prediligere nomi maschili non è ascrivibile solo al passato, ma è evidente ancora oggi nelle aree cittadine di nuova costituzione. Per fortuna qualcosa si sta muovendo e in alcuni comuni sono stati individuati referenti per la toponomastica femminile.

    La fase finale dell’incontro è servita ad avanzare alcune proposte operative che vanno dalla realizzazione di campagne per la memoria a iniziative didattiche tra giovani e istituzioni, dalla promozione di sondaggi e scelte condivise all’adozione di targhe didascaliche con nomi e cognomi estesi che forniscano anche alcune informazioni sul personaggio cui è dedicata la strada o la piazza. Ma il pezzo forte, particolarmente apprezzato dai consiglieri e anche dal sindaco stesso, è stata la proposta di intitolare le rotonde della città alle donne dell’Assemblea Costituente. Sono 21 le donne che hanno contribuito alla scrittura della Costituzione della repubblica Italiana e dedicare a loro le rotonde anonime delle città sarebbe un segnale molto forte. A Massa attualmente le rotonde sono una quindicina, e altre sono in programma. Avere in città una rotonda intitolata ad ogni Madre Costituente sarebbe davvero un bel primato.

     

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    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
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Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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