Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Tre amiche
    • Spirit World – La Festa delle Lanterne
    • Anche la logistica ottiene la Certificazione per la Parità di Genere
    • Luana Sciamanna
    • DIAMANTI IN CANTINA  
    • Tutto l’amore che serve
    • Fino alle Montagne
    • Musica con vista 2025
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Tre amiche

      By Erica Arosio18/06/20250
      Recent

      Tre amiche

      18/06/2025

      Spirit World – La Festa delle Lanterne

      17/06/2025

      DIAMANTI IN CANTINA  

      16/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Il buon uso della depressione
    Cultura

    Il buon uso della depressione

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre07/10/2013Updated:16/06/20141 commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    depressione520jpgdi Enrico Andreoli

    In questi mesi sto recitando la mia terra per poter piantare un frutteto senza l’angoscia di ingrassare “a mia insaputa” i caprioli che abitano le colline d’intorno. Mentre sono così affaccendato arriva un messaggio di Caterina, chiedendomi una recensione di un bel libro dello psicoanalista francese Pierre Fédida:” Il buon uso della depressione”, Einaudi, 2002.

    Nel libro Il buon uso della depressione Fèdida intende per “depressività” la capacità del soggetto di affrontare delusioni, frustrazioni, perdite, sconfitte senza cadere in uno stato depressivo.
    Dotati di una buona “depressività” siamo in grado di elaborare il lutto per le separazioni, le morti, le sconfitte ritrovando quell’equilibrio alla base della relazione positiva con gli altri e, in generale, elemento chiave di quella efficienza emotiva grazie alla quale riusciamo a ek-sistere e per-sistere nel mondo. Insomma non c’è nulla di più vitale che una sana prossimità alla morte.
    La depressione è invece un’insana prossimità alla morte e, più in generale al Nulla. Questo fastidioso appetito per l’annientamento che affligge l’Occidente, lascia insepolti al nostro interno cadaveri ed altri oggetti emotivi privi di vita. Il gesto di seppellire, di elaborare il lutto direbbe Freud, viene chiamato dal nostro francese “processo omeostatico auto regolativo: sapete che i francesi la devono metter giù sempre complicata perché altrimenti non c’è grandeur.
    Come tutti sappiamo la vita del depresso è piena di Niente, non c’è né piacere né interesse per nulla.
    Come ben spiega il recensore dell’Indice
    Il nucleo del pensiero di Fédida è che l’isolamento del depresso e la sua non-volontà sono dovuti a vuoto interiore per uno scacco della capacità depressiva. In altre parole, la malattia depressiva è l’espressione di un fallimento dei processi omeostatici autoregolativi come attributi della capacità depressiva del soggetto.”
    Ed è per questo che è necessario essere in due per poter uscire da questa condizione mentale. Il depresso, cioè, ha bisogno di una relazione per poter riempire questo vuoto interno. … La psicoanalisi della depressione deve quindi poter aiutare il paziente a dare vita a questi oggetti interni morti e inanimati riacquistando la sua solida capacità depressiva perduta.
    Ecco, ci siamo: immaginate che il lettino nello studio parigino dello psicoanalista francese improvvisamente si gonfi, si espanda fino a diventare ondulate colline dell’Appennino Reggiano, e voi stesi lì sull’erba medica, alberi da frutta, fragoline di bosco, odor di letame stagionato; il tutto cinto da una rete alta due metri per tenere fuori caprioli ed altri rompicoglioni.
    Ma anche l’astrattismo di questo approccio da psicoanalista classico che non rinuncia a panzane kleiniane come la figura della “madre” morta con la quale il cadavere, che giace insepolto all’interno del soggetto depresso, si identifica. Ma che bisogno c’è di scomodare la madre morta?

    Tutto perché la Klein – radice chiarissima del pensiero di Fédida – dato che Freud agitava la figura del padre, lei allora, bastian contrario, doveva sollevare quello della madre. Mi vien da dire, con la sapienza dell’istinto: ma vai a piantar patate!
    Un invito plausibile tanto è vero che la portatrice di queste due braccia sottratte all’agricoltura si presenta al funerale della madre ben vestita di nero ma con un paio di scintillanti stivaletti rossi. Chi con la madre ha questi nodi irrisolti è meglio che … pianti patate.
    La lettura del libro di Fédida è stata comunque un’esperienza felice perché mi ha aiutato a mettere a fuoco quello che sto cominciando a fare nella mia terra in Emilia. In questi mesi preso a lavorare con me un paio di persone piuttosto depresse. Insieme abbiamo cominciato un percorso di ricostruzione della persona che precede di molto il suo stesso presentarsi come paziente in cura per la depressione. Una cura dove, come insegna Fédida, sarà necessario dar vita agli oggetti interni morti, ingravidando anche la figura simbolica della Madre però con un gesto che nulla ha a che vedere con Klein-scarpette rosse.

    Secondo la mia pratica il processo ri-costruttivo non può che essere ludico, divertente, scandito da autoironia e sonore risate. Ludico perché bisogna tornare bambini: prima per gioco e poi per il lavoro psicoanalitico. Divertente perché il buonumore è il solo farmaco efficace per curare lo schifo che ciascun depresso prova nei propri stessi confronti (non ho mai capito perché gli psicoanalisti non partono da questo evidente stato di fatto).
    Protetti dalla recinzione i miei ospiti sospendono la relazione col mondo e così possono finalmente mettere a tacere la voce del super-io. (ebbene si sono un freudiano conservatore). Non udendo più la voce che condanna la loro depressione, che disprezza come inutile il loro dolore, possono giocare con la materia. Quella stessa materia che il disprezzo del super-io e l’autodisprezzo (dell’io convinto/incantato dall’altro) rendeva inattingibile. Materia da maneggiare e così costruire, fare e faticare per mettere a tacere quel nulla che risuona nella voce del dolore.
    La terapia del fare esita nella ricostruzione del soggetto, lo riporta presente a sé stesso ovvero a quello “stesso” che accetta il suo sé, essenza che finalmente riconosce ed accoglie la propria sostanza. Ecco che allora abbiamo un soggetto diventato paziente che potrà fare un buon uso della depressione.

    Enrico A.
    Contadino in Viano (RE)

    depressione Pierre Fedida
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    caterina-torre-hp
    Caterina Della Torre
    • Website
    • LinkedIn

    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

    Related Posts

    Tre amiche

    18/06/2025

    Spirit World – La Festa delle Lanterne

    17/06/2025

    DIAMANTI IN CANTINA  

    16/06/2025

    1 commento

    1. Francesca Lemmi on 09/10/2013 08:27

      Da psicoterapeuta che si occupa anche di depressione, concordo con Enrico nel sostenere che la terapia e quindi la cura della depressione passa anche attraverso il fare, ovvero quello che tecnicamente chiamiamo la pratica comportamentale. questa consiste nel riappropriarsi gradualmente delle abitudini di vita quotidiana, di cura e igiene di sé, che spesso in queste situazioni va perduta. Poi recuperare o provare a dedicarsi ad attività che possano avere un presumibile effetto piacevole, al di fine di tornare alla realtà, distrarsi dai pensieri negativi e acquisire il piacere e la voglia di vivere. Poi il trattamento è molto più complesso e richiede un’attenta analisi e una ristrutturazione di tutte quelle idee e convinzioni che hanno portato alla reazione depressiva ma sempre e comunque senza prescindere dal fare e dal recupero del contatto con la realtà. In tal senso, persone, animali e natura sono sicuramente un grandissimo aiuto.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Amanti in cantina recensione di Elena Guerrini Amanti in cantina recensione di Elena Guerrini
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK