Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Fino alle Montagne
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Fino alle Montagne

      By Dols12/06/20250
      Recent

      Fino alle Montagne

      12/06/2025

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Femen? No, grazie
    Costume e società

    Femen? No, grazie

    Rita CugolaBy Rita Cugola02/06/2013Updated:27/07/20142 commenti3 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Amina-Topless
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

     

    Le modalità di protesta dei gruppi Femen sparsi nel mondo sono note a tutti: urla di rivendicazione accompagnate dall’esibizione provocatoria dei seni nudi Spettacoli a cui abbiamo assistito più volte, nel recente passato.

    L’ultimo della serie è quello che vede protagonista un’attivista tunisina, Amina Tyler, che per il suo gesto ha rischiato di essere condannata alla lapidazione. Cosa che fortunatamente non avverrà: sciolta dall’accusa di aver detenuto spray urticante, la ragazza dovrà infatti pagare 300 dinari di multa (circa 150 euro). Nel frattempo, però, resterà in carcere in attesa di un nuovo interrogatorio.
    Amina è “vittima di una società che ha fallito”, secondo suo padre, il quale non usa certo mezzi termini per ammettere le proprie colpe nella vicenda: “Anch’io, in quanto genitore, ho fallito con lei. Oggi i nostri giovani si arruolano nelle file del Jihad in Siria; emigrano per motivi di studio e non tornano più: Questo è sintomo dell’enorme sofferenza di una società che occorre guarire anzichè combattere. Non è logico”, prosegue l’uomo, “che si debba giudicare mia figlia in tribunale quando invece non è che il simbolo diuna gioventù abbandonata a se stessa dal giorno della rivoluzione. Inoltre, di fronte ai pesanti attacchi di cui Amina è stata oggetto da parte degli uomini, mi chiedo: dove sono finite le donne tunisine?”

    Già. Ma andrebbe aggiunto: dov’è finita la vera protesta femminile? Scoprire il seno non porta a nulla. E’ un’ostentazione sterile senza alcuna possibile ripercussione effettiva e concreta (ad eccezione delle possibili condanne per oltraggio al pudore o eventualmente per resistenza a pubblico ufficiale in caso di disordini pubblici).
    Scenari diametralmente opposti a quelli virtualmente (e solo virtualmente, purtroppo) costruttivi di altri tempi. Scenari che sminuiscono ulteriormente il ruolo femminile e contribuiscono al contrario ad aumentare lo scetticismo verso l’altra metà del cielo, esponendolo al ludibrio generale.

    E’ questo ciò che vogliono le donne, oggi? Dobbiamo sostenete Femen per ritrovarci con un ennesimo pugno di mosce in mano? O invece è opprtuno prendere le debite distanze da iniziative eclatanti quanto effimere che focalizzano l’attenzione sulla forma e non certo sui contenuti delle rivendicazioni?
    Ancora una volta ci ritroviamo nella necessità di rivedere il passato, di analizzarne lo svolgimento a ritroso nella speranza di riuscire a individuare le radici del deragliamento avvenuto lungo il cammino verso la parità di genere.
    Il nuovo (pseudo)femminismo sta uccidendo l’essenza del vecchio, anch’essa in parte sminuita dai moltelpici errori interpretativi a cui è stata esposta nel corso degli anni. Nuovamente ritorna alla mente la memoria storica di un risveglio collettivo nato originariamente con fini evolutivi sociali e civili e poi sprofondato progressivamente quasi nel novero del floklore.
    L’orgoglio femminile, la ricchezza della diversità, l’obiettivo della conquista paritaria sono argomenti sempre attuali la cui valenza è più importante che mai. Non lasciamoli spegnere nella banalità delle manifestazioni da guitti.

    Amina Tyler protesta femminile
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Rita Cugola
    • Facebook

    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

    Related Posts

    Fino alle Montagne

    12/06/2025

    Musica con vista 2025

    10/06/2025

    Donne di pace e di guerra

    09/06/2025

    2 commenti

    1. marina terragni on 03/06/2013 09:49

      #Femen:
      che male ti fo
      se il seno non te lo do

      http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2013/06/03/tette-esplosive/

      Reply
    2. Margot Bezzi on 04/06/2013 14:06

      In occasione delle proteste contro Berlusconi, durante le elezioni politiche, scrissi questo post evidenziando quello che secondo me è una forte contraddizione (e ingenuità) di fondo nell’operato delle FEMEN: http://margotbezzi.wordpress.com/2013/02/24/femminismo-controproducente/
      Già pronta a sentirmi additare da bigotta – quando di fatto non avrei nessun problema ad andar in un campo nudista – per fortuna ho potuto constatare che questa posizione è condivisa.

      L’analisi migliore ad oggi l’ho trovata su Le Monde, che la cala nel contesto culturalmente diverso delle donne arabe, giustamente imbestialite dalla loro arroganza: http://www.monde-diplomatique.fr/carnet/2013-03-12-Femen.

      Le Femen di fatto rafforzano due stereotipi: 1) che il nudo è scandaloso, sconveniente, conturbante, disturbante; 2) lo sfruttamento mediatico dell’immagine femminile + il concetto che le donne sfruttino la loro fisicità per ottenere qualcosa. Inoltre – che forse è la cosa più grave – fanno danno a livello interculturale: si mostrano ingenue, insensibili e completamente digiune dai rudimenti della sensibilità inter-culturale…

      Non vado oltre; nel mio blog ho postato tutti gli articoli relativi, compreso questo.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK