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    Home»Vie e disparità»Toponomastica femminile a Torino. Novità e speranze
    Vie e disparità

    Toponomastica femminile a Torino. Novità e speranze

    DolsBy Dols20/02/2013Nessun commento4 Mins Read
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    di Loretta Junck

    Circa un anno fa terminavo il censimento toponomastico di Torino, che avevo iniziato quasi per gioco collaborando con il gruppo di Toponomastica femminile. Scoprivo che su un totale di 1116 odonimi (nomi di persona) nelle targhe stradali cittadine, 1054 sono maschili e solo 62 femminili, il 5,5% . Tolti poi quelli dedicati alla Madonna e alle sante (ben 19), scendono a poco più di 40.
    Qualche suora, qualche benefattrice, un gruppetto di letterate soprattutto piemontesi o legate a Torino per esserci vissute, ma anche glorie nazionali come Vittoria Colonna, Gaspara Stampa, Ada Negri, Matilde Serao, e naturalmente il premio Nobel Grazia Deledda.

    Poche donne dello spettacolo, una sola pittrice. Il gruppo più numeroso è quello delle figure storiche e politiche, per la presenza di molte donne di casa Savoia, regine e principesse. Di tutte le donne che contribuirono al Risorgimento, sono ricordate solo Cristina di Belgioioso e Teresa Confalonieri. Tra le partigiane – il pregiudizio contro di loro è duro a morire – soltanto le sorelle Vera e Libera Arduino, forse perché trucidate dai repubblichini come il loro padre Gaspare, e Ada Gobetti Marchesini, forse perché vedova di Piero Gobetti. Compare poi in una targa insieme al marito Costantino Maria Brighenti, medaglia d’oro al valor militare, ed Eleonora d’Arborea, in ricordo forse di quando il Piemonte faceva parte del regno di Sardegna. Tre toponimi collettivi dedicati ad altrettante istituzioni femminili (alle Figlie dei militari, alle Orfane, alle Rosine) e poi basta: non una donna di scienza, non un’imprenditrice, nessuna lavoratrice, nessuna sportiva. Un panorama alquanto deprimente, se pensiamo alla quantità di donne che si sono spese per far progredire il Paese in ogni campo, come studi recenti stanno a dimostrare.
    Ma ora qualcosa sta cambiando, persino nella prudente e conservatrice Torino: lo rivelano le decisioni che la Commissione Toponomastica ha preso ultimamente, certo anche per l’impulso di un mondo femminile sempre più consapevole di sé.
    Il 28 marzo 2012 la Commissione ha deliberato undici nuove intitolazioni, sei delle quali femminili: era la prima volta che un fatto simile accadeva.
    Nel dicembre scorso è stato inaugurato un piccolo giardino dedicato a Marisa Bellisario, prima intitolazione a Torino a una donna imprenditrice. Seguiranno quelle alla psicologa Angela Massucco Costa, alla scienziata Marie Curie, ad Anna Maria Viziale, impegnata nella politica cittadina e nel campo dell’educazione e dell’associazionismo femminile. Altri due luoghi della città saranno dedicati al ricordo della grande Anna Magnani e della tredicenne Teresa Novara, vittima di un brutale sequestro conclusosi tragicamente nel 1968.

    Lo scorso novembre poi si deliberava un’intitolazione a Madre Teresa di Calcutta e nel gennaio di quest’anno si decideva di apporre due targhe alle case dove vissero le sorelle Alessandra, Giuditta e Caterina Lescano, quelle del celebre trio.
    Sì, forse davvero si respira un clima nuovo: lo dimostra anche la grande rapidità con cui la Giunta ha individuato un luogo cittadino da dedicare alla figura di Rita Levi Montalcini, gloria torinese e nazionale, recentemente scomparsa. Per questa intitolazione è stata richiesta alla Prefettura la deroga (prevista dalla legge per personalità che abbiano particolarmente bene meritato) alla norma secondo la quale devono passare dieci anni dalla morte di un personaggio prima di potergli dedicare una via.
    Così solo nel 2018 si potrà richiedere a Torino una targa che ricordi l’opera di Lia Varesio, personaggio di spicco del volontariato cittadino e molto conosciuta e apprezzata fra i torinesi, fondatrice della Bartolomeo & C., associazione che agisce a favore degli homeless.

    Ma tante altre sono le donne misconosciute e dimenticate che, in questa città come altrove, si sono distinte nei più diversi campi del sapere e dell’azione.
    La loro memoria attende un riconoscimento e forse ora abbiamo qualche speranza in più che possa essere ottenuto.

    Novità e speranze Toponomastica femminile a Torino
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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