Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Bugonia
    • Dracula: L’amore perduto
    • Frasi FatTE
    • DJ Ahmet
    • Racconti erotici per donne attempate
    • L’esuberante creatività di Carol Rama
    • Eddington
    • Per te
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Bugonia

      By Erica Arosio25/10/20250
      Recent

      Bugonia

      25/10/2025

      Dracula: L’amore perduto

      24/10/2025

      DJ Ahmet

      23/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»A proposito di Pussy Riot
    Costume e società

    A proposito di Pussy Riot

    DolsBy Dols21/08/2012Updated:17/06/2014Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    da La rete delle donne tradotto a loro cura

    Processo Pussy Riot: parla Sergey Baranov, Diacono della Diocesi di Tambov A Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia KIRILL – LETTERA APERTA
    “Vostra Santità!

    A causa degli eventi infami degli ultimi mesi, che soprattutto, per diretta istigazione della Chiesa ortodossa russa e di persone che erroneamente si fanno chiamare “i cittadini ortodossi”, hanno portato all’ingiusta condanna delle Pussy Riot, io Sergei Baranov, modesto diacono della diocesi di Tambov, annuncio formalmente la fine dei miei rapporti con la Chiesa ortodossa russa del Patriarcato di Mosca e che intendo sciogliere me stesso dagli ordini sacri, pienamente e incondizionatamente. Resto un fedele cristiano, ma per motivi di etica considero del tutto impossibile restare nella stessa Chiesa con bugiardi e ipocriti assoldati. Io apprezzo la mia fede ma, dopo quello che è successo, rimanere nella Chiesa ortodossa russa significherebbe approvarne le azioni e, quindi, esserne complice.
    Credo che la Chiesa come istituzione abbia bisogno di purificazione e di rinnovamento – perché un uomo onesto e decente possa con la coscienza pulita di nuovo varcarne la soglia. Chiamo tutti i veri credenti a offrire preghiere al nostro Signore Gesù Cristo per una rapida guarigione di tutte le ferite che colpiscono la nostra Santa Chiesa.
    Non voglio dare una valutazione spirituale e morale del reato, che è davvero inaccettabile, ma migliaia di persone sostengono ora le Pussy Riot, perché il giudice ha stabilito che una persona possa essere imprigionata per nulla, prendendo decisioni come gli pare. Si è creato un precedente per cui un reato minore e una semplice ingenuità può mettere la vostra vita alla mercé delle autorità. Divengono così reati quasi tutti i pensieri e le azioni non graditi alle autorità.
    Il Patriarcato di Mosca ha aperto il procedimento penale e lo sviluppo degli eventi successivi. A causa del processo alle Pussy Riot è stato ulteriormente rafforzato l’isolamento della Russia dal resto del mondo; non solo il nostro paese è considerato aggressivo e non libero, ma ora è anche un paese di oscurantismo religioso forense. E’ diventato chiaro che tutto questo non può durare. Innescando questa macchina della repressione, la Chiesa ha messo in moto il potere di auto-distruzione della macchina stessa.
    Quando il giudice federale Marina Syrova ha riconosciuto le partecipanti delle Pussy Riot colpevoli di un crimine, ha detto qualcosa che non riguarda solo le tre ragazze. Con questo verdetto Marina Syrova ha causato gravi danni alla Chiesa ortodossa, in quanto una condanna per crimini su persone che non hanno commesso un reato trasforma la santa ortodossia in FONDAMENTALISMO ortodosso, che persiste in una gerarchia ecclesiastica che ne ignora la pericolosità. Nel 21esimo secolo, in un paese laico e apparentemente legale e democratico, di fatto abbiamo assistito a una sorta di tribunale ecclesiastico dell’Inquisizione, in cui una parte delle motivazioni della sentenza si rifà al Consiglio locale di Laodicea del 4° secolo. Nel 2011 il comportamento del Consiglio dei Vescovi della Chiesa ortodossa, e dell’Arciprete della Cattedrale di Cristo Salvatore, p. Mikhail Ryazantsev, mostra una chiesa puramente burocratica e, ironia della sorte, il sacerdote ha pronunciato la sua lettera in nome della Federazione Russa (grazie se trovate una traduzione migliore di queste 2 ultime frasi – ndr).
    Le ragazze delle Pussy Riot sono state effettivamente condannate per un’accusa penale, ma in base a concetti morali ed etici. Ed ecco, in base a questi concetti la Chiesa ortodossa russa posiziona degli standard etici nella nostra società con il deposito dello Stato (?). Questo processo è stato un duro colpo per la Chiesa. Per migliaia di persone è apparso chiaro che la nostra Chiesa NON è separata dallo Stato – la nostra Chiesa si è invece separata da Dio e dai veri credenti. Che non saranno certo meno credenti, ma in molti di loro la voglia di andare in chiesa scompare.
    La decisione del tribunale conduce a dividere l’unità interiore della Chiesa e a separare i fedeli su due fronti. Gli ortodossi che perdonano e pregano per le ragazze prigioniere, in questo momento potrebbero essere in minoranza, però si tratta del gruppo di credenti più istruito e più attivo nel sociale. Questa parte crescerà sempre più nel futuro, perché queste persone influenzano l’opinione pubblica e un numero crescente di credenti, ma non vogliono più identificarsi con la Chiesa ortodossa russa, che si è cementata con il governo.
    In conclusione (..?) la mia decisione di intercedere, in nome della dignità, per protestare contro questa sentenza assurda e illegale. Non mi vergogno dei miei anni di ministero nelle chiese della città di Tambov. Quindici anni fa, come sacerdote della Chiesa Madre di Dio nel Monastero dell’Ascensione di Tambov, ho insegnato teologia dogmatica, costituzione liturgica e diritto canonico. Con l’aiuto di Dio, la generazione dei miei bellissimi studenti (tre dei quali sono diventati sacerdoti, uno è un medico in un sottomarino, uno è chirurgo presso l’ospedale della mia città, e uno è diventato un insegnante del seminario) mi capirà, e spero che non condannerà la mia scelta.

    Dio mi perdoni, ma non credo a quegli ortodossi che fanno le vittime, tanto da riferirsi a se stessi come se fossero la comunità ortodossa. Perché? Perché, a mio parere, i veri credenti – che conoscono le Scritture, sanno cosa il Signore ci ha comandato, essi sanno che cosa sia la misericordia, il perdono e l’amore! Sanno, alla fine, cos’è che conta.
    In queste ragazze, prigioniere di coscienza – Speranza (Nadia), Maria e Caterina, c’è molta più umanità e carità cristiana, rispetto a quelli che le biasimano per aver amato e seguito la verità; ma la verità – rende l’uomo libero!”

    2012/08/19, l’umile novizio a Sua Santità
    diacono Sergey Baranov

    chiesa ortodossa libertà d'espressione pussy riot Putin
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Bugonia

    25/10/2025

    Dracula: L’amore perduto

    24/10/2025

    DJ Ahmet

    23/10/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Un film romantico anche se si tratta di Dracula Re Un film romantico anche se si tratta di Dracula Recensione di Adriana Moltedo..
    Milano al mattino Milano al mattino
    Post su Instagram 18296933272249712 Post su Instagram 18296933272249712
    Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma c Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma  con la curatela di Elena Bray a Palazzo Marchi
    Duomo di Parma Duomo di Parma
    Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Palazzo Marchi a Parma Palazzo Marchi a Parma
    Musica al museo della memoria Musica al museo della memoria
    Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi con la curatela di Elena Bray
    Post su Instagram 18360082396092443 Post su Instagram 18360082396092443
    Sanseveria Sanseveria
    Hangar Bicocca Hangar Bicocca
    Post su Instagram 18159220348385999 Post su Instagram 18159220348385999
    Post su Instagram 18106256878614500 Post su Instagram 18106256878614500
    Post su Instagram 18082696603793264 Post su Instagram 18082696603793264
    Post su Instagram 17847029001580939 Post su Instagram 17847029001580939
    Post su Instagram 18097914964591272 Post su Instagram 18097914964591272
    Post su Instagram 18097783294679545 Post su Instagram 18097783294679545
    Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK