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    Home»Salute e benessere»Se vuoi ”soprav” vivere usa la meditazione
    Salute e benessere

    Se vuoi ”soprav” vivere usa la meditazione

    Maria Cristina Paselli lifecoachBy Maria Cristina Paselli lifecoach20/06/2012Updated:25/07/20141 commento3 Mins Read
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    La Meditazione Zen insegna a praticare la Respirazione Controllata che il Doppio Respiro  all’inizio del giorno

    PARTE SECONDA

    Ai monaci che si apprestano a dimorare nei Templi Zen per meditare, fin dai primi giorni, vengono insegnate sia la Respirazione Controllata che il Doppio Respiro da praticare all’inizio del giorno, all’alba, per consentire di affrontare con un atteggiamento di calma ogni situazione della giornata e al tramonto per dare al corpo un riposo il più possibile rilassato e ristoratore.

    Se impariamo e appena possiamo la usiamo, questa semplice pratica ci aiuta ad affrontare con maggiore serenità,, con una sorta di quiete costruttiva, tutto quello che ci accade oltre a concorrere allo stato di benessere della mente e di conseguenza del corpo che ritrovano un loro equilibrio.
    La respirazione regola la nostra vita e solo in parte dipende dal nostro controllo, prova ne è che se abbiamo paura o siamo in ansia o in uno stato emozionale, il respiro accelera insieme al battito cardiaco.
    Se diamo al nostro cuore un’accelerazione minore lo sforzo cui si dovrà sottoporre sarà più lieve e noi otterremo una più sana e lucida tranquillità, riuscendo a governare i fantasmi della mente e soprattutto le emozioni e l’impulsività che molte volte ci coinvolgono e trascinano nel pensiero negativo.

    Vediamo allora come praticare il Doppio Respiro.
    Sediamoci in un luogo poco rumoroso, non importa mettersi in posizioni particolari, la postura corretta della schiena è importante così come essere seduti comodamente, meglio tenere le braccia distese lungo il tronco,con le mani posate sulle cosce e le palme rivolte verso l’alto con le dita aperte.
    L’ atteggiamento deve essere il più possibile positivo e tranquillo.
    Iniziamo chiudendo gli occhi e liberando la mente da tutti i pensieri e le immagini che l’ affollano compulsivamente con l’aiuto di visualizzazioni cromatiche: un bel cielo azzurro, un mare calmo, delle cime innevate, un prato verde, un paesaggio che amiamo, i fiori del giardino o un colore che ci piace particolarmente e a questa visualizzazione facciamo occupare l’intero nostro schermo visivo. Se riusciamo a percepire gli odori e a vedere i particolari, tanto meglio.
    Successivamente ascoltiamo il nostro respiro profondo, lungo, con un ritmo scandito e proviamo ad inspirare profondamente trattenendo l’aria per qualche secondo poi lentamente la buttiamo fuori soffiando due volte, il secondo soffio va tenuto lungo e lento a buttar fuori ogni residuo d’aria rimasto come se fossimo un palloncino che si sgonfia.
    Ripetiamo adagio sempre ascoltando il respiro, per tre quattro volte, successivamente manteniamo la posizione rilassata riportando la mente alle visualizzazioni.
    Questo controllo del respiro e della mente può aggiungere valore alle nostre attività quotidiane e può aiutare a trasformare le onde cerebrali in onde alfa.

    La Meditazione Zen consente di dialogare con noi stessi, dona calma, fa ascoltare la voce interiore e aumenta la capacità di concentrazione.
    Provate.

    PARTE PRIMA

    Meditazione zen respiro
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    Maria Cristina Paselli lifecoach
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    Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

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    1 commento

    1. Loretta on 06/07/2012 11:13

      La vedo dura spiegata in poche parole così…
      Ci ho messo mesi a imparare NON il controllo del respiro, ma la mia consapevolezza di esso, l’ho fatto con una maestra yoga che a forza di ripetere tempi e modalità ha reso possibile l’acquisizione “quasi” automatica di alcuni meccanismi. Mi permetto di dare un suggerimento: quando siete in auto, ferme ad un semaforo o in coda, magari in ritardo e con la mente proiettata a tutto ciò che manca da “fare”, osservate il vostro corpo…per prima cosa prendete coscienza (rendetevi conto, ammettete senza giudizio!) che le spalle sono rigide (o le mani contratte sul volante o sul pomello delle marce, o la frizione tenuta spinta…) e… mollate. Con un lungo espiro abbassate le spalle, mettete in folle e tenete piano solo il freno (al passaggio a livello spegnete anche il motore!), abbassate l’audio della radio, accarezzate lentamente le cosce con i palmi bene aperti sempre respirando consapevolmente, se PENSATE che state respirando cacciate un attimo la tensione. Ci vuole più tempo a descriverlo che a farlo…ci si mette quel min tuo che dura il semaforo, ma ripetuto alla coda successiva aiuta a “staccare” uno o più attimi e non cambia di una virgola il ritardo sulla tabella di marcia. Un abbraccio a tutte! Loretta

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

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    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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