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    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»Detenute in arte
    "D" come Donna

    Detenute in arte

    DolsBy Dols26/04/2012Updated:20/06/2014Nessun commento4 Mins Read
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    Un laboratorio creativo per il recupero della femminilità all’interno delle mura penitenziarie.

    Lacasadipinocchio Associazione Culturale presenta:
    Casa Circondariale C.C.Lorusso e Cutugno
    Sezione Femminile

    Il laboratorio creativo, legato al recupero della femminilità organizzato da lacasadipinocchio presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino è ormai consolidato, con una sua propria sede all’interno. Il progetto che lacasadipinocchio svolge con le donne detenute è legato alla convinzione della immediata necessità per tutti di adeguare il nostro modo di vivere e di consumare al progressivo e veloce deteriorarsi dell’ambiente.

    In pochissimo tempo il laboratorio si è trasformato in una bottega di lavoro che fa borse, scialli accessori, elementi di arredo e design.
    Lo fa in mille modi diversi, ma sempre utilizzando materiali vergini considerati di scarto o restituendo nuova vita e funzioni a tessuti, metalli, plastica, legno… Non ricorre a processi industriali di riconversione che comporterebbero, ad esempio, uso di agenti chimici.
    Ogni tipo di materiale è considerato, esaminato, maneggiato e lavorato dalle mani delle detenute come se fosse il più raro e prezioso. Viene dimenticato il suo impiego originario e, nel riuso, quel pezzo di stoffa da divano, quel vecchio cuscino ricamato, quella cerniera trovata in un fondo di magazzino, acquistano una dignità che non sapevano di avere. Così, in un gioco di idee, che a volte sono suggerite dai materiali a disposizione, altre dalla ricerca e realizzazione di un oggetto con certe caratteristiche, nasce una borsa, uno scialle, un bracciale C.C.
    Per questo non ci sono due prodotti identici. La storia di ogni pezzo è riassunta nel cartellino scritto a mano che l’accompagna: origine dei materiali che lo compongono, ore necessarie alla sua lavorazione e progettazione, numero di archivio.

    Il laboratorio C.C. si approvvigiona recuperando materiali dai più diversi fornitori, spesso salvandoli da una fine in discarica, ma rielabora a suo modo anche oggetti e prodotti semilavorati che provengono da comunità di lavoro in paesi in via di sviluppo. La disponibilità del materiale e del lavoro delle detenute determina la produzione limitata di ogni modello di manufatto, ognuno sempre unico per colori, finiture e materiali. Ciò è stato ottenuto grazie all’entusiasmo delle donne detenute che lavorano alacremente, dal supporto della Direzione, alle Assistenti Sociali, e tutte le persone che hanno finora collaborato.

    Il progetto si propone, nelle sue intenzioni dichiarate sin dall’inizio, di ridare alle donne in stato di reclusione la possibilità di mantenere e sviluppare la propria femminilità; e questo in una condizione assai difficile, che spesso vanifica il significato della pena carceraria .Infatti l’annullamento della personalità, rende il reinserimento assai più problematico, esasperando atteggiamenti comportamentali e a rischio di peggioramento. Un importante segnale di essere nella direzione giusta ci è stato dato dalle donne coinvolte nel laboratorio: dimostrano devozione e l’entusiasmo, e necessitano inevitabilmente il riconoscimento della “società civile”, attraverso l’apprezzamento dei manufatti da loro progettati e confezionati.

    La ricompensa deve peraltro essere anche economica. Un piccolo guadagno, sicuro e forse sufficiente, in prospettiva , al reinserimento permette un’ attenuazione della ferocia repressa insita nello spirito di autoconservazione.

    E’ inoltre un sostegno e una condizione estremamente importante per le donne che a fine pena necessitano e dimostrano di voler continuare il lavoro intrapreso.

    Fondamentale  è quindi progettare una rete di vendita che possa garantire il proseguimento dell’attività con la stessa forza che si è sprigionata sin dall’inizio. A questo proposito esistono già alcuni spazi dove è possibile richiedere gli articoli, elencati a fine articolo.

    C.C. esalta la manualità e la creatività, utilizza oggetti già esistenti e a volte scarti, rifiuti, fondi di magazzino, reinventando forme, materiali e funzioni in modo non convenzionale, propone pezzi unici, tirature limitate e in alcuni casi prototipi, in cui è evidente che l’oggetto di moda è più simile ad un lavoro d’arte che non ad un prodotto seriale.

    I manufatti li potete trovare :
    • Circolo dei Lettori a Palazzo Graneri della Roccia
    Via Bogino, 9 – Torino
    • Animaglia più Via San Massimo 53/a – Torino
    • Donne Vincenti Via Vittorio Emanuele – Alba
    • Eventa Via dei Mille 42 Torino – per la mostra temporanea natalizia dal 10 dicembre 2009 al 30 dicembre 2009

    lacasadipinocchio
    Associazione Culturale
    Regione Vogliere 33
    12058, S.Stefano Belbo -cn-
    0141843579 3470367174 3939405761

    lcdppress@ymail.com

    carcere detenzione donne
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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