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    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»Donne non Bambole
    "D" come Donna

    Donne non Bambole

    Cinzia FiccoBy Cinzia Ficco11/03/2012Updated:21/02/2015Nessun commento6 Mins Read
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    caterina della torre
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    Stavolta viene intervistata Caterina Della Torre per Art.Ventuno. E dice la sua su dol’s e il suo sud.

    Al sud esistono le idee e la creatività necessarie per farne una parte d’Italia vincente, ma mancano le risorse. O quelle che ci sono vengono drenate dall’illegalità. E forse vorrei aggiungere una differenza: le donne al nord lavorano fuori casa da molto tempo.

    Di Bari le mancano il mare, la salsedine, l’ odore, il vento di tramontana, i colori. E poi i cornetti freschi, la focaccia e le mozzarelle. La gente, il dialetto. Mentre non ha nostalgia per l’arroganza ed il bullismo che talvolta affiorano, la grettezza provinciale di alcuni suoi conterranei e la moda, tipica di molti meridionali, di elogiare tutto ciò che viene dall’esterno.
    Si tratta di Caterina della Torre, editrice di www.dols.it, sito delle donne on line, ed ora del nuovo dols.it.
    Nata nel capoluogo pugliese nel 1958, sposata con una figlia, Caterina, Cate per le amiche, vive da venticinque anni a Milano. Linguista, laureata in russo e inglese, è passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e una breve esperienza in un network internazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. E dopo una breve conoscenza di Webgirls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. Dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico. Conosce infatti l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori.

    Caterina, come e quando è nata l’idea di dol’s?
    E’ nata 13 anni fa, dall’idea di quattro donne di voler far partecipe un mondo, quello femminile, delle opportunità tecnologiche che si stavano affacciando sulla scena. Allora di donne che lavorassero con le nuove tecnologie, ce ne erano davvero poche. Però esistevano molti gruppi femministi online . Poi dol’s si è sciolta per motivi vari, ma ha continuato a vivere con una sola delle socie che ha portato avanti le sue idee, adeguandole ai tempi che cambiavano.

    Ci sono tanti siti al femminile. Cosa ha di diverso il tuo?
    E’ indirizzato alle donne, lasciando aperta la porta agli uomini interessati a conoscere questo “misterioso’ mondo femminile che sfugge alle rigide griglie imposte dagli stereotipi sociali.
    Il sito è diverso ed uguale a tanti altri siti. Diverso perché parla a tutti con un’ottica femminile. Uguale perché sono sempre le donne il nostro obiettivo. Il nuovo dols.it ha rafforzato maggiormente quello che già era: una community, o meglio due community, una sulle pari opportunità ed una orientata al business al femminile

     Cosa le donne possono trovare su Dol’s?
    Tutto e di più. Cioè dol’s cerca sempre di venire incontro alle esigenze delle navigatrici che spesso diventano anche nostre collaboratrici editoriali. Quindi pari opportunità soprattutto, imprenditoria, donne e potere, donne e lavoro, ma anche cultura, tecnologia, network etc…. Non parliamo di moda e arredamento. Poco di viaggi, ma mai dire mai.

    Ma cosa chiedono oggi le donne rispetto a dieci anni fa?
    Chiedono servizi mirati, informazioni non generiche. Le donne non solo chiedono, ma fanno. Lo dimostrano i numerosi siti nati negli ultimi anni. L’unico problema che insorge forse è questo: il sito web non è un gioco, ma va curato, accudito, fatto conoscere, altrimenti resta una pagina personale.

    Lasciando perdere la retorica, le donne sono davvero diventate più consapevoli di se stesse e del proprio valore?
    La consapevolezza nasce dal sapere chi si è e quello che si vuole. E sforzarsi di ottenerlo. Comunque le donne sui social media, la fanno da padrone.

    Quali i ruoli, le attività in cui le donne potrebbero e dovrebbero spendersi di più?
    Forse bisognerebbe cominciare dalla scuola. Meno lettere e più matematica. Il mondo è cambiato, sta cambiando. La cultura tradizionalmente intesa non paga più. Deve rimanere un progetto personale, un hobby. Per arrivare ai vertici bisogna capire più di economia, statistica e numeri piuttosto che di greco e latino. O se lingue devono essere che non siano quelle morte. Vi parla una che ha fatto il classico, al Flacco e ha studiato lingue -russo e inglese- con Masiello e De Michelis.

    Sei barese, ma vivi a Milano da venticinque anni. Secondo te cosa differenzia davvero il Nord dal Sud?
    Ahimé sì, nel bene e nel male, c’è differenza.. Ma questo è un lungo discorso che richiederebbe una trattazione estensiva. Posso solo dire che al sud esistono le idee e la creatività necessaria per farne una parte d’Italia vincente, ma mancano le risorse. O quelle che ci sono vengono drenate dall’illegalità.
    E forse vorrei aggiungere una diferenza: le donne al nord le donne lavorano fuori casa da molto tempo. In Lombardia ed Emilia Romagna è stato raggiunto l’obiettivo di Lisbona da un pezzo ed è raro trovare una donna che non lavori o se non lo fa, fa finta di lavorare, occupandosi di beneficienza, solidarietà, volontariato. Una donna a Milano ha poche occasioni di incontrarsi con le amiche durante la settimana. Come costume di vita direi le donne hanno poco tempo per se stesse e per la famiglia e ciò provoca delle grandi discrasie famigliari che spesso portano alla rottura della coppia.
    Ma al sud non si sta spesso meglio, con la differenza che frequentemente il disagio e sottaciuto o non palesato. Ma la Puglia delle regioni meridionali è la più fortunata ed avanti.

    Sei riuscita ad integrarti? Come sono le milanesi rispetto alle pugliesi?
    Io abito a Milano da 28 anni. I pugliesi a Milano sono molto ben integrati, ma spesso le vecchie generazioni sognano la loro terra: gli ulivi, il mare della Puglia. Sarebbe bello integrare queste due realtà Nord e Sud, così simili, ma così lontane.

    Perché secondo te le donne non sono riuscite a creare una lobby? Non c’è solidarietà tra meridionali e settentrionali?
    C’è solidarietà, ma spesso allontanandoti, perdi le tue radici. Quanto a lobby…sono in contatto con molte donne a Bari e credo abbiano forti rapporti tra di loro. Bisogna vedere poi come attuano il coordinamento.

    Cosa ti manca della tua città?
    Di Bari mi mancano il mare, la sua salsedine, il suo odore, il vento di tramontana, i suoi colori. E poi i cornetti freschi, la focaccia e le mozzarelle. La gente, il dialetto (o meglio dire i dialetti). Mentre non ho nostalgia per l’arroganza ed il bullismo che talvolta affiorano, la grettezza provinciale di alcuni e la moda, tipica di molti meridionali, di elogiare tutto ciò che viene dall’esterno. Perché credo che il sud abbia molto da dire e da dare.

    Quale il personaggio che ti piacerebbe ospitare nel “salotto” di Dol’s?
    La Bonino. Non sono radicale, ma la Bonino è una superdonna. E poi la Gabanelli, di baresi Nunzia Bernardini.

    Cosa vuoi che Dol’s diventi tra altri dieci anni?
    Prima di tutto vorrei che Dol’s continuasse ad esistere. Il che sarebbe una bella vittoria. Poi che diventasse un marchio riconosciuto da tutte le donne

    bari dols.it dols.net Donne Donne
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    Cinzia Ficco
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    Pugliese, classe ‘69, laureata in Scienze politiche, giornalista pubblicista, è responsabile del magazine www.tipitosti.it, il blog di chi non molla. Sposata, ha una bambina che si chiama Greta, si diverte a scrivere per lei racconti. Ha pubblicato Josuè e il filo della vita, Il re dalle calze puzzolenti, Tina e la Clessidra, con la casa editrice Edigiò. L’ultimo è Mimosa nel regno di sottosopra, pubblicato da Intermedia.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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