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    Home»Costume e società»Cultura»Ma le donne no
    Cultura

    Ma le donne no

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre23/09/2011Updated:16/06/2014Nessun commento4 Mins Read
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    di Caterina Della Torre

    Come vivere nel paese più maschilista del mondo. Intervista a Caterina Soffici

    Il titolo sembra una boutade pubblicitaria, uno scherzo, un gioco di parole, una canzonetta, ma appena si inizia la lettura, le pagine sembrano venirti incontro e darti quello che stai cercando. Tu, una donna.

    Così ho detto ad una giovane ragazza che vagava indecisa tra gli scaffali della Feltrinelli di p.zza Piemonte ed alla fine, disorientata dal titolo accattivante ma ingannevole, aveva volto lo sguardo verso di me. “E’ molto bello signorina, vedrà che le piacerà. Sembravo una commessa del negozio, ma ero veramente convinta di ciò che asserivo, senza piaggeria.

    Il libro di Caterina comincia con la descrizione di numerosi scatoloni che si stava accingendo a buttare via. Pieni di carte e di ritagli di giornali che nel corso degli ultimi 10 anni aveva raccolto sui temio relativi alle donne ed ai probemi a queste connessi.

    Un’operazione che aveva svolto non solo come giornalista, ma come donna interessata a capire come si muoveva il mondo delle parole e dei fatti.
    Caterina Soffici, fiorentina, vive a Milano con il marito e i due figli. Ha lavorato per Paese Sera, la Repubblica, Italia Oggi, L’Indipendente. Per dieci anni, fino al 2008, è stata la responsabile delle pagine culturali del Giornale. Ha collaborato a programmi televisivi e radiofonici per Rai Due e Radio3. Scrive di cultura e attualità per Il Riformista e Vanity Fair.
    Abbiam voluto saperne di più e l’abbiamo incontrata per un caffè.

    Perché è nato il tuo libro, qual è l’obiettivo principale?
    Gli obiettivi erano due. Il primo era di raccontare una realtà che si dà spesso per scontata ma che le donne spesso non conoscono. La prima reazione, infatti, al sottotitolo, è stata ” non è vero che si vive in un paese maschilista”, poi dopo averlo letto molte hanno ritrattato.
    Ho raccontato tutto in veste di storia per rendere più facile l’approccio alla lettura.
    Il secondo obiettivo era spingere le persone a reagire.Volevo che le persone si sentissero colpite da ciò che leggevano. E ciò l’ho raggiunto perché molte persone mi scrivono le loro opinioni indicandomi la strada che percorrerebbero. Volevo che queste uscissero dalla bolla in cui si trovavano a vivere e che cominciassero chiedersi cosa potessero fare.

    Ma le donne hanno le idee chiare?
    Alcune sono disorientate, ma ciò che io racconto è vero e sempre facilmente verificabile.

    Oltre a storie di donne straniere, tu parli anche di donne italiane. Che reazione c’è stata? Per esempio la storia della Carfagna?
    Già, la storia di una donna che viene dallo spettacolo messa alle pari opportunità. E’ uno schiaffo al mondo femminile a cui è dedicato questo ministero. E’ la storia del velinismo come si è insinuato dallo settacolo alla politica. Io cerco di spiegare le origini di questa vicenda, partendo da Flavia Vento, la protovelina che non riesce a compiere il passaggio, in mancanza dell’uomo forte o mallevadore. Questa è la sezione che si occupa della politica, sempre in modo assolutamente comprensibile per il lettore/lettrice. Con la Vento nasce una nuova specie che si sublima alla fine nella Carfagna.

    Ma questo lo lasciamo leggere nel libro al lettore curioso. Qual è la storia che ti è piaciuta di più?
    Difficile fare una domanda del genere ad una scrittrice….Se proprio devo dirlo…quella di Jenny Coraggio. Avevo letto un articolo sul New York Times” e poi attraverso ricerche su Internet e bibliografiche ha messo su un movimento assolutamente pacifico… Da sola.

    Dai..lasciamo al lettore. Caterina racconta le sue storie con tanto entusiasmo che sembra che le abbia appena sentite e scritte…Narra di storie di donne speciali, o che speciali sono diventate per la loro stessa volontà e determinazione o per occasioni che le hanno aiutate.
    Ma alla fine del suo libro Caterina proponi anche alcune soluzioni.
    Sì, sono le mie soluzioni, a cui sono arrivata attraverso la riflessione sui casi riportati. Soluzioni che vanno bene per me. Ma che spero anche le tue lettrici condividano.
    Ho voluto coinvolgere nel mio libro non solo donne colte, ed intellettuali, ma anche quelle che ogni giorno sperimentano sulla loro pelle le disparità nel lavoro, nella famiglia, nello studio, senza voler alzare altari femministi, ma cercando di far comprendere alle donne che non è vero che tutto sia a posto, che non siamo disuguali. L’uguaglianza, quella vera è lontana da venire, anche se ci vogliono fare credere del contrario.

    Donne Donne maschilismo. italia
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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