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    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Quando il manager è lei
    Donna e lavoro

    Quando il manager è lei

    DolsBy Dols27/04/2012Updated:01/07/2014Nessun commento7 Mins Read
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    di Caterina Della Torre

    Condivisione dei progetti e delle attività famigliari. E tanta compartecipazione. Intervista ad Alberto Bregani

    Alberto Bregani, conosciuto all’alba di Internet, quando dirigeva un giornale che si occupava di marketing e nuove tecnologie, e ora lo ritroviamo sposato con figli..ma sempre impegnato in progetti all’avanguardia.

    Cosa fai al momento attuale? E da quando hai messo su famiglia?
    Lavoro a Milano in Jakala Group e per questo Gruppo gestisco e coordino un progetto speciale online denominato MarketingTube.it ovvero un punto di incontro, una specie di agorà per la condivisione di riflessioni intorno al tema dell’innovazione nel marketing e nella comunicazione. L’obiettivo, insieme a prestigiosi partner accademici e aziendali, è contribuire alla diffusione e alla crescita della cultura dell’innovazione nel marketing e nella comunicazione utilizzando come strumento di indagine video interviste ad autorevoli esponenti dello scenario imprenditoriale, manageriale, accademico italiano e internazionale. Molto interessante e divertente.
    Ho la fortuna di avere una bellissima famiglia completa di tutto: moglie, bimbi ( 2 maschi di 2 e 4 anni) e due cani.

    Cosa fa tua moglie? Chi si occupa della famiglia? Casa etc…
    Viola, mia moglie, è manager di una primaria azienda. Diciamo che è il vero manager della famiglia:-) Il tran-tran famigliare è poi condiviso, nel senso che la gestione operativa di tutto ciò che comporta una famiglia come la nostra, con Viola e il sottoscritto fuori casa tutto il giorno, è per forza di cose gestita insieme sotto ogni punto di vista; giornalmente ci dividiamo i compiti a seconda delle libertà/impegni di ognuno. Pietro, il piccolo, rimane a casa con la tata mentre Luca lo porto all’asilo ogni mattina e viene poi “prelevato” a metà pomeriggio dalla nonna ( Ah, le nonne!); la sera poi ritorna con me a casa. Questo in linea di massima. La fortuna è che entrambi abbiamo occupazioni abbastanza flessibili in termini di tempo in ufficio quindi la presenza a casa ove servisse può sempre essere garantita da almeno uno di noi due. Internet in questo è insostituibile.

    Quanto hai concorso alla valorizzazione dell’identità lavorativa di lei? E sociale? O quanto avete influenzato vicendevolmente le vostre carriere?
    Entrambi abbiamo sempre discusso e messo sul tavolo, discusso e analizzato eventuali alternative possibilità novità nel mondo del lavoro e, quindi, ci siamo sempre supportati l’un l’altro nelle scelte compiute o da compiere. E indubbio che il “benessere professionale” – nel senso di arrivare il più possibile vicino a ciò che ci piace fare – sia un elemento fondamentale anche per una serena vita famigliare ( senza entrare in dettagli economici) e quindi è naturale e auspicabile che, ove possibile, questo benessere debba essere perseguito e favorito anche se questo significhi sacrifici per la persona che supporta l’altro in termini di cose da fare in più o tempo da sottrarre magari ai propri hobbies etc. comunque sono sempre “periodi più o meno brevi o più o meno lunghi e quindi tutto poi torna alla normalità con la consapevolezza, però, di aver contribuito a rendere l’altro più felice, professionalmente più maturo, psicologicamente più sereno etc. La coppia senza dubbio ne guadagna in solidità. Nessun segreto o formula magica direi; questa condivisione non è altro che la base di una vita a due.

    In una ricerca fatta dalla Bicocca, anni fa, risultava che sia importante per la progressione sociale di un uomo o di una donna il compagno che le sta a fianco? Tu che ne pensi? O è vero anche l’inverso? Cioè il sistema coppia regge di più in un contesto sociale?
    Come appena detto tutto deve essere ricondotto al fatto che la coppia è l’integrazione tra due persone che riescono a mantenere comunque proprie identità, apportando valore al sistema coppia ma senza inaridire i due ..diciamo affluenti ovvero i singoli individui. La coppia è quella cosa formata da 1+1 ma la cui somma deve essere 3 altrimenti non funziona: Se il risultato fosse 2 avremmo due unità che viaggiamo parallele senza mai incontrarsi o per lo meno con solo l’illusione di incontrarsi. Banale? Può darsi. Non mi pare che molti lo mettano in pratica.

    Tua moglie è femminista” E se sì in che cosa? E tu condividi i suoi femminismi o li trovi superati?
    In 10 anni di vita insieme non abbiamo mai affrontato questo argomento quindi non so cosa rispondere. E in tutta sincerità è una questione che personalmente non ho mai considerato o analizzato in quanto non ho una cultura storico/sociale cosi importante da poter esprimere un giudizio in tal senso. Se mi soffermassi sulle “classiche” problematiche delle donne al lavoro, nella politica etc come posizioni/discriminazioni professionali risulterei solamente ripetitivo dicendo ciò che altre migliaia di persone dicono in merito a certi temi. Va da sé, comunque, che è chiaro come la donna sia tuttora ingiustamente discriminata in vari campi di attività e che quindi la “battaglia – come si dice in questo caso – sia ben lontana dall’essere vinta da parte del colore rosa. Come però lo sono anche tante altre battaglie in campo sociale e in taluni casi anche più importanti, più ingiuste e forse più urgenti. Diciamo che attualmente ci sono discriminazioni più scandalose per non dire vergognose.

    Donne e comunicazione. Dove le donne riescono meglio?
    Dove, per natura, la componente femminile ha quel quid in più, quel sesto e anche settimo senso nel gestire rapporti e relazioni umane in ambito professionale. E gli incarichi in questo ambito la dicono lunga; giornalismo, relazioni esterne, uffici stampa. Posizioni che le donne occupano in modo ineccepibile. Però non solo comunicazione direi, ritengo sia un po’ restrittivo – per tornare alla domanda di prima. – Abbiamo donne manager e imprenditrici che hanno nella loro determinazione la loro arma vincente. Quindi anche posti di alta responsabilità, psicologicamente e professionalmente impegnativi e duri calzano loro perfettamente. Nessun problema direi. Anzi, il muro lavorativo è stato ampiamente superato ( personalmente penso che non ci fosse alcun muro da superare e chi ce l’ha messo aveva certamente paura di essere superato per primo …) e spero che la componente femminile sia sempre più presente sia per qualità che per puro piacere relazionale in ambiente professionale. Parlare sempre con uomini è veramente noioso.

    Infine donne e tecnologie. Quanti passi hanno fatto avanti? Oppure sono rimaste relegate ancora all’aspetto umanistico” di redazione?
    La tecnologia è sempre stata “terra di maschietti” vuoi per cultura vuoi per formazione. Con l’avvento delle nuove tecnologie e quindi delle nuove generazioni questa “materia” ha iniziato ad essere oggetto di interesse anche da parte del gentil sesso che pian piano si è avvicinato ad essa senza timori reverenziali. E’ proprio questione di “generazioni”: la tecnologia pian piano sarà settore esplorato, analizzato e rappresentato non solo dagli uomini ma anche dalle donne. Fino a poco tempo fa il boss di una delle più grandi aziende IT wordwide era una donna…cosi, per dirne una.

    Qual è la donna italiana che stimi maggiormente, in politica o altro? E perchè?
    Parliamo di sport che è la cosa che più rappresenta la mia vita ( avendo fatto l’atleta per tanti anni…) e restringiamo il campo a quest’ultimo anno che è più facile: dico Federica Pellegrini. E’ un talento non solo dal punto di vista atletico (i risultati parlano da soli) ma anche da quello mentale. Ha saputo mantenere calma freddezza e concentrazione anche nei momenti bui del dopo medaglia quando investita da una pioggia di critiche (classico italiano..) che avrebbe distrutto chiunque ha saputo lavorare in silenzio e dimostrare la grande atleta che è sbriciolando un dopo l’altro i record mondiali da lei stessa realizzati. Esemplare.
    Per quanto riguarda business e politica non saprei, non sono settori che oggi, sia chiaro – e guardando all’Italia – mi attraggono particolarmente come “esempi” a cui guardare. Il valore dell’Uomo che può lasciare il segno tangibile della propria esistenza diventando esempio ( maschio o femmina che sia) sta da tutt’altra parte. Per fortuna.

    donna manager
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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