Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Elisa
    • Quando la violenza scende in campo
    • Jay Kelly
    • Un murale per Alan Kurdi
    • Questo mio corpo
    • FANON E I CURDI
    • Villa Becker tra Arte, Fascismo e Film
    • Dall’ India a Fasano passando per Torino e Bolzano
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Elisa

      By Erica Arosio05/09/20250
      Recent

      Elisa

      05/09/2025

      Jay Kelly

      04/09/2025

      Un murale per Alan Kurdi

      03/09/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Film»Elisa
    Film

    Elisa

    Erica ArosioBy Erica Arosio05/09/2025Updated:05/09/2025Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di  Leonardo Di Costanzo

    con  Barbara Ronchi, Roschdy Zem, Diego Ribon e con la partecipazione di Valeria Golino

    Quando leggiamo la cronaca di tragici delitti in famiglia inevitabilmente ci poniamo molte domande. Perché certi crimini ci sembrano impossibili, non riusciamo a credere che si possa infierire con tanta ferocia su qualcuno che ci è accanto da sempre. Ci indigniamo per i delitti di mafia, per la criminalità organizzata ma in qualche misura ci spaventa meno: la capiamo. Si tratta di individui senza scrupoli che agiscono per denaro, per interesse. Per gente così rubare, uccidere è forse solo un mestiere come un altro, in cui sono caduti a volte anche per caso, altre per tradizione famigliare. Terribile, ma leggerne non ci destabilizza.

    ELISA

    Di fronte invece a crimini come quelli di Pietro Maso o di Erika e Omar restiamo ammutoliti. Come hanno potuto? Che razza di persone erano? Quali rancori covavano? Perché ci spaventano così tanto? Proprio perché non li capiamo. La domanda ultima quindi diventa: potremmo anche noi, in determinate circostanze, arrivare a tanto? Ma no, se neppure uccidiamo una mosca e cerchiamo di farla gentilmente uscire dalla finestra. L’animo umano è quanto di più complesso ci sia e in questo film viene messo a nudo con pudore ma anche senza pietà. Si arriva a una risposta? No, ma molto viene smosso e analizzato senza la pretesa di capire ogni cosa. Il mistero alla fine resta.

    ELISA

    Siamo in una località simbolo, una immaginaria residenza di montagna nella Svizzera francofona, che diventa un non-luogo. Il mondo esterno, la società, resta ai margini, siamo confinati in questa struttura di riabilitazione dei detenuti che in un regime di semilibertà vivono in semplici chalet fra gli abeti e lavorano.

    Elisa, che entra in campo subito, cammina a passo spedito nella neve, fra gli alberi, stretta in un montgomery bordeaux, come i pantaloni. Spalle curve a sostenere un peso insopportabile. Silenziosa, sguardo vuoto, la ritroviamo in un’aula dove un criminologo spiega il suo lavoro sull’elaborazione della colpa, sul rapporto fra vittime e carnefici, sulla riabilitazione dei rei.

    Man mano la storia si spiana. Elisa, che ha già scontato dieci anni di carcere gode ora del regime di semilibertà. Ha ucciso la sorella, forse si è macchiata di un’altra colpa ma lo scopriremo più avanti. Di famiglia borghese, riceve le visite del padre, l’unico che venga a trovarla e che continui a dimostrarle affetto e vicinanza.

    La presenza del criminologo nella struttura non è limitata alla conferenza: è disponibile per colloqui “riparativi” con i detenuti, colloqui che hanno come fine quello di far rivivere il passato, “il fatto” e intraprendere la via della consapevolezza per poter ricominciare una vita diversa.

    Elisa accetta di incontrare il criminologo e gran parte del film segue i loro colloqui. Barbara Ronchi è bravissima e si è cucita addosso un personaggio complesso, dove luci e ombre si confondono. Non riusciamo a capirla nello stesso modo in cui non capiamo certi delitti.  A sprazzi ci sentiamo solidali con lei, poi di nuovo ci spaventa, ne percepiamo l’ambiguità e tutte le sue ombre. Elisa sa essere “normale” al punto che una delle guardie le dice: non posso credere che tu abbia fatto quello che hai fatto. E lei risponde glaciale: invece l’ho fatto.

    Quella che vediamo è una lotta della donna con se stessa e con la verità. Al processo aveva dichiarato di essere stata vittima di un’amnesia, di avere agito in trance. e infatti era stata ricoverata in un ospedale psichiatrico. Le persone intorno a lei la proteggono, il lavoro di tutto il personale della struttura e anche delle altre detenute va nella direzione di un ritorno alla vita nella società civile. Ma Elisa deve fare i conti con se stessa.

    Dice la verità? È una manipolatrice? Come si rapporta col passato e con il suo crimine? Cosa l’ha portata a commettere quello che ha fatto? Percepiamo il senso di inadeguatezza, l’invidia, le frustrazioni, la paura, la rabbia. E ora il tormento e l’indulgenza dell’autoassoluzione. C’era anche la follia? Spesso è comodo e anche consolatorio per tutti noi dare la colpa alla pazzia. Dire di qualcuno: è pazzo, non ha la capacità di intendere e di volere, ci rassicura, ci fa sentire più protetti.

    Tanti temi importanti allineati sul tappeto. La colpa e il perdono, la comprensione dei fatti, il rispetto delle vittime. E sulla disperazione senza possibilità di ricomposizione c’è la scena meravigliosa del colloquio fra Valeria Golino (ogni volta impeccabile) e il criminologo. Non diciamo nulla. Perché va vista Il film. rifiuta ogni semplificazione e ricostruisce la complessità di una vicenda lasciando aperti tutti gli interrogativi più profondi. Non condanna, non assolve, cerca solo di capire fin dove può

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Erica Arosio

    Erica Arosio, milanese, una laurea in filosofia, giornalista, scrittrice, critico cinematografico, è mamma di due figli meravigliosi, Mimosa e Leono. è stata a lungo responsabile delle sezioni cultura e spettacolo del settimanale «Gioia» e ha curato per vari anni la rubrica cinema di «Radio Popolare». Autrice di una biografia su Marilyn (1989 Multiplo, poi 2013 Feltrinelli Real cinema, in cofanetto con il dvd «Love, Marilyn»), ha collaborato a varie testate, fra cui «la Repubblica» e «Il Giorno». Nel 2012 esce il suo primo romanzo, “L’uomo sbagliato” (La Tartaruga, poi Baldini & Castoldi, 2014). Con Giorgio Maimone scrive una serie di gialli ambientati nella Milano degli anni 50 e 60: “Vertigine” (Baldini & Castoldi, 2013), “Non mi dire chi sei”, “Cinemascope” , “Juke-box” e il racconto “Autarchia” nell’antologia “Ritratto dell’investigatore da piccolo” (tutti per Tea), “Macerie” (2022, Mursia), “Mannequin” (2023, Mursia) Sempre con Giorgio Maimone ha scritto “L’Amour Gourmet” (Mondadori, 2014), un romanzo sentimentale ambientato nella Milano degli anni Ottanta, il mémoire sul ’68 “A rincorrere il vento” (2018, Morellini) e i gialli ambientati in Liguria “Delitti all’ombra dell’ultimo sole” (2020, Frilli) e “La lista di Adele” (2021, Frilli). A gennaio 2024 è uscita l’audioserie originale Faccia d’angelo, storia di Felice Maniero e della mala del Brenta, disponibile sulle principali piattaforme. E’ autrice di ”Carne e nuvole” (Morellini, 2018) una raccolta di 101 racconti brevi e della favola ”La bambina che dipingeva le foglie” (Albe edizioni, 2019). Ha pubblicato diversi racconti in antologie collettive ed è fra gli autori in Delitti di lago 3, 4 e 5 (Morellini editore).

    Related Posts

    Jay Kelly

    04/09/2025

    Warfare

    25/08/2025

    Dangerous animals

    22/08/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 17969264072791937 Post su Instagram 17969264072791937
    Post su Instagram 18524484466032075 Post su Instagram 18524484466032075
    Parco Nord a Milano Parco Nord a Milano
    Parco Nord milano Parco Nord milano
    Post su Instagram 18075304736483397 Post su Instagram 18075304736483397
    Post su Instagram 18102166543591351 Post su Instagram 18102166543591351
    Post su Instagram 18063120035036334 Post su Instagram 18063120035036334
    Warfare di Erica Arosio Warfare di Erica Arosio
    Fragilità e forza Fragilità e forza
    Aperitivo da Illy in Gae aulenti Aperitivo da Illy in Gae aulenti
    Post su Instagram 17977992797879651 Post su Instagram 17977992797879651
    Matera e Matera e
    Vista di Milano dalla Triennale Vista di Milano dalla Triennale
    Post su Instagram 17892342741296014 Post su Instagram 17892342741296014
    Trattoria a Sant'Ilario d'Enza in provincia di Reg Trattoria a Sant'Ilario d'Enza in provincia di Reggio Emilia da provare
    Una virgola in cielo Una virgola in cielo
    Esher a Conversano Esher a Conversano
    Locorotondo Locorotondo
    Giardino interno Sierra Silvana Giardino interno Sierra Silvana
    Al minareto Al minareto
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK