“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.
Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.

Mariangela quello che si prova alla vista del suo nuovo libro è certamente Stupore!
Come bambini ci troviamo di fronte a qualcosa di inaspettato! Per grandezza e tipologia.
Come è nato questo così sorprendente lavoro?
“È vero, vedo stupore piuttosto sorridente in tutti quelli che aprono il libro. Credo sia l’essenzialità
dei disegni, il bianco e nero con piccoli tocchi di rosso e la sorpresa di scoprirmi disegnatrice.
Queste pagine sono nate a poco a poco e senza la volontà di farne un libro, senza progetto. Erano
paginette che preparavo per i bambini che frequentano la mia casa, nipoti e nipoti elettivi. Ogni
volta l’invito era a completare un disegno appena abbozzato seguendo le parole che in forma di
poesia o filastrocca, davano indicazioni. Alla fine mi sono resa conto che erano tante pagine e che
potevano essere proposte a tutti, bambini e non “.
“Un libro per pensare e non pensare” è scritto in copertina. Per pensare per associazione di
pensiero dato che comunque davanti ad un libro ci troviamo ci possiamo anche arrivare, ma
perché ha aggiunto anche per “non pensare”?
” Disegnare, usare il colore, sono piccoli riti di sosta del pensiero, quasi minimi atti contemplativi. La
mia testa si riposa, resta sospesa ed è questo che chiamo ‘non pensare’. Mentre quando si leggono le
parole ancora si ragiona, si tenta di comprendere, versi o lingua bizzarra che sia. Dunque le pagine
di sinistra stimolano il pensiero mentre quelle disegnate di destra spensierano, tutto qui “.
Quindi Mariangela tanti libri diversi quanti saranno i suoi lettori.
Ognuno unico ed irripetibile come noi esseri umani. Con immagini da riempire di sorrisi non disegnati,
di un brutto sogno da descrivere, di cuori che sostengono il dolore da colorare ma anche di segni
gioiosi appena accennati da completare.
Delle pagine, forse, per farci tornare bambini in questo tempo complesso che non da spazio alla
tenerezza, alla compassione?
“Alla fine, guardando l’insieme, mi sono resa conto che molte pagine propongono piccoli atti di cura
del mondo, atti domestici più spesso, come apparecchiare una tavola, stendere il bucato, mettere del cibo nel piatto, dare da mangiare ad un animale. Altre pagine sono più aperte al mondo e allora c’è un pesce che ha bisogno di aiuto, un fiore, un giardino e così via. La cura delle piccole cose è un buon antidoto, credo, al grande disordine che la nostra specie sta seminando nel mondo, un
disordine spesso violento, pieno di morte e distruzione “.
Mariangela un libro poetico, quindi, nel senso più antico del termine.
Un libro con cui ci ricorda che ποιέω è creatività, salvifica per il nostro quotidiano anche, semplicemente, provando a riprendere in mano un colore?
“Ci sono alcune poesie, ci sono filastrocche e piccole scritture folli, cioè giochi con le parole. Questo Album è un invito ad una espressione giocosa per chiunque tenga vivo il proprio bambino interiore “.
La Poesia oggi, in questo “oggi” pesantissimo, cosa è secondo lei Mariangela?
Come si conciliano un’umanità in cui è presente il bisogno di Poesia con un tempo, invece, così
“duro” come accadimenti e scelte?
“Io penso sia un grande tempo per la poesia. Ovunque io la porti, nella sua forma orale, mi pare
arrivi con una intensità che non avevo mai visto prima.
È come il pane in tempo di carestia, l’acqua in tempo di siccità: momenti in cui si comprende pienamente il valore di qualcosa di essenziale che manca, e la si ama con più ardore. Questo a me sembra di fare: dare da mangiare agli affamati, dare da bere ad una terra interiore desolata, riarsa. Siamo continuamente tenuti lontani dal salutare
dialogo di ognuno con se stesso e di ognuno con qualcosa di inesplicito, ma sempre presente,
sempre inattuale e che tuttavia chiede una gioconda inoperosità per essere colto.
Penso sia un grande tempo: tutto mi pare chieda di essere rifondato, riformulato, ritrovato. Non c’è altra strada per opporsi al rovesciamento attuale, all’attuale smarrimento.
La poesia è sempre la migliore alleata” .
Scheda
“Qui tutto è da ultimare. Chi prenderà in mano questo album e vorrà eseguire a proprio modo ciò che le rime suggeriscono lo trasformerà. Saranno allora tanti libri quanti sono i lettori, ognuno somigliante alla mano che ne ha completato i disegni “. | Bompiani, 2025 / pp. 112, € 16,00 ISBN 9788830137523 uscita 26 marzo 2025 |