Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Black Bag – Doppio gioco
    • One to One: John & Yoko
    • ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE.In dialogo con Mariangela Gualtieri
    • Ri-creare la vita 
    • Ho visto un re
    • La Statuaria Torinese, una Disputa Femminista
    • Al Museo Archeologico dell’Agro Falisco, la mostra di Eugène Berman
    • TE INDIANO
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Black Bag – Doppio gioco

      By Dols08/05/20250
      Recent

      Black Bag – Doppio gioco

      08/05/2025

      One to One: John & Yoko

      07/05/2025

      Ri-creare la vita 

      05/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Femminismi»La carta da parati gialla 
    Femminismi

    La carta da parati gialla 

    DolsBy Dols07/06/2024Updated:10/06/20241 commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    carta-da-parati-giala
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Antonella Maria Traina

    Una giovane donna affetta da una depressione post partum è sottoposta dal marito medico alla cura del riposo. Vive, quindi, segregata nella propria camera per giorni, senza nessuna attività da svolgere, senza la possibilità di vedere o incontrare anima viva tranne, forse, i domestici che si prendevano cura di lei. La mente, vuota,  vaga e si perde fino al punto da immaginare che, nella carta da parati gialla che tappezza la stanza, nei suoi motivi geometrici ricorrenti, sia intrappolata una donna giovane e sola come lei. 

    Nel suo delirio immagina che quell’  essere, dapprima appena intravisto e poi, col passar del tempo, sempre più definito nei contorni,  inizi a muoversi, dibattersi, strisciare, districarsi fra i disegni per uscire e liberarsi.  

    E’ la trama, senza spoiler finale, de La carta da parati gialla il più celebre racconto breve di Charlotte Perkins Gilman ( Hartford, Connecticut, 1860 – Pasadena, California, 1935) scrittrice e femminista americana attiva nelle prime due decadi del ‘900. 

    Pubblicato nel 1892, è un racconto di appena venti pagine  ma da immediata fama all’autrice per stile, si rifà alla tradizione del romanzo gotico ottocentesco e per tema trattato. Quella che vien descritta e chiamata all’epoca affezione nervosa non è altro che la depressione post partum.  Lo spunto è proprio l’esperienza personale della Gilman che ne fu colpita dopo la nascita della figlia.  

    Lei stessa fu sottoposta a un periodo di isolamento e inattività totali da parte del marito medico, convinto che l’attività letteraria della moglie fosse la causa e l’origine dello stress che l’aveva colpita.  

     Depressione post partum quindi ma anche costrizione del mondo maschile, che trattava la donna come un soggetto da guidare e proteggere a discrezione dell’uomo,  inadeguatezza dei dei metodi di cura ottocenteschi per i disturbi mentali sono solo alcuni dei temi sottesi a questo racconto che intreccia il racconto gotico ottocentesco con la denuncia sociale della condizione della donna in quel periodo storico. 

    A fine ottocento infatti i mariti avevano l’autorità di comandare e decidere non solo sulla sorte delle loro mogli ma su qualunque aspetto della loro  vita, inclusa la possibilità di leggere, cosa, e se dedicarsi ad attività intellettuali. 

    Testimonianza drammatica dell’epoca in cui fu scritto, La carta da parati gialla, rieditato da numerosi editori negli ultimi anni, è un monito anche per le donne attuali affinché imparino a difendersi proprio attraverso la cultura, la penna, l’uso del libero pensiero, da ogni forma di sopruso travestito da amore. 

    Il racconto diede una fama enorme all’autrice e la fece diventare una delle esponenti di spicco del movimento femminista americano di primo ‘900. 

    Legatasi ai movimenti sociopolitici della West Coast e alla Fabian Society di Londra Charlotte Gilman elaborò un complesso sistema di pensiero volto a riformulare la posizione e la condizione sociale della donna nella società a partire proprio dalla riforma dell’istituzione matrimoniale.  

    Il femminismo della Gilman è socialista ed evoluzionista insieme. Il presupposto su cui si basa è la visone del patriarcato come un semplice stadio dell’evoluzione della specie umana, e quindi necessario per la sua conservazione, ma ormai obsoleto proprio per il ruolo marginale attribuito alla donna. Relegata alla sfera domestica e dipendente dal maschio in una relazione sessuale ed economica svantaggiosa, per Gilman sesso ed economia domestica vanno letteralmente hand in hand, mano nella mano.

    Il ruolo sessuale femminile viene preparato fin dall’infanzia e forza le donne entro il ruolo stabiilto, da una società dominata dai maschi,  anche attraverso l’attribuzione ad esse di abiti appropriati e giocattoli ad hoc.  

    Nella visone androcentrica della cultura e della società il ruolo delle donne è inesistente ed è anche stato sminuito e misconosciuto il contributo apportato da esse all’evoluzione della società. 

    Per Gilman le donne sono la metà sottosviluppata della società, “ underdeveloped half of humanity”, mentre è necessario che si sviluppino proprio per contribuire attivamente all’evoluzione della specie umana, pensa il suo deteriorarsi.  

    L’indipendenza economica, con la conseguente uscita dalle pareti domestiche, sono le due cose indispensabili per rendere la donna realmente libera e uguale all’uomo. 

     Quest’ultimo poi viene considerato ormai insufficiente per l’evoluzione della specie intera,  perché i suoi attributi sessuali e umani, sovraconsiderati,  non bastano più a garantire a sopravvivenza appunto dell’intera specie.  

    La liberazione della specie e dell’essere umano nel suo complesso passa quindi, per la Gilman, dalla liberazione della donna stessa dai limiti della sfera domestica e del dominio maschile che, ne La camera gialla, sono rappresentati dalla grande casa in cui essa vive e dal marito medico che ha deciso della sua sorte.  

    Le sue tesi, all’avanguardia per l’epoca, Gilman le espose nel saggio Donne ed economia  pubblicato nel 1860 e in una numerosa serie di articoli, romanzi e racconti. Molto vivace anche la sua attività di divulgatrice e conferenziera. 

    Particolare fra tutti è Heraldo, un romanzo utopico incentrato su una società totalmente femminile dove la riproduzione avviene per partenogenesi e dove gli uomini non esistono più. 

    Caduta nel dimenticatoio Charlotte Gilmann venne riscoperta una prima volta negli anni ’60 del XX secolo e successivamente negli anni ’80 quando la critica femminista mise in evidenza le qualità anticipatorie delle sue analisi e del suo pensiero. 

    Antonella Maria Traina.
    Laureata in filosofia, giornalista con la passione per la lettura, l’ ambiente e gli animali.

    carta da parati gialla Charlotte Perkins Gilman
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    La libertà passa attraverso la parola

    07/03/2025

    8 marzo i connotati delle battaglie femministe paiono sfumare

    07/03/2025

    Paola Lanfranco e le energie del femminile

    03/12/2024

    1 commento

    1. Caterina della torre on 07/06/2024 13:24

      Bellissimo ricordo di una gra donna

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK