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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Film»Oppenheimer
    Film

    Oppenheimer

    DolsBy Dols28/08/2023Updated:29/08/2023Nessun commento4 Mins Read
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    di Alessadra Callegari

    Oppenheimer di Christopher Nolan sta sbancando al botteghino. E merita tutto il plauso che gli viene tributato.

    È un film epico, che per tre ore mantiene una fortissima suspense, anche se della storia che narra si conosce ampiamente il finale. Basato sulla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. Il trionfo e la tragedia di uno scienziato di Kai Bird e Martin Sherwin (Garzanti 2023), che vinse il premio Pulitzer nel 2006, il film racconta infatti la vita del fisico statunitense, morto nel 1967 a 63 anni, e l’invenzione della prima bomba atomica nell’ambito del progetto Manhattan.

    Ma come è tipico suo, Nolan ci invita a seguirlo in uno dei suoi viaggi temporali, facendoci conoscere il protagonista attraverso momenti diversi della sua vita in un continuo flashback e flashforward: gli anni dell’Università, gli incontri con altri grandi della fisica come Niels Bohr o Werner Heisenberg, l’incarico assegnatoli nel 1942 come direttore scientifico del progetto e la creazione dal nulla del laboratorio di Los Alamos nel deserto del New Mexico, la realizzazione della bomba e il test Trinity del 16 luglio 1945, la distruzione di Hiroshima e Nagasaki e la fine della guerra, le prese di posizione contro le armi nucleari e l’inchiesta del 1954 per i suoi sospetti rapporti con i comunisti in pieno maccartismo… 

    Tutto questo, in un passaggio dal colore al bianco e nero cui Nolan ci ha abituato in altri suoi film (Memento, Inception, Tenet…), ovvero in un continuo cambio di sguardo tra oggettivo e soggettivo che è il suo modo originale di accompagnarci dentro e fuori dalla storia.

    Ma questa volta è con la Storia – con la S maiuscola – che ci troviamo a confrontarci. 

    Non solo perché riguarda una delle pagine più drammatiche del Novecento – la scelta di usare un’arma letale in grado, potenzialmente, di distruggere l’intero pianeta -, ma perché presenta e mette a nudo una delle figure più geniali e controverse del XX secolo, un uomo che si guadagnò una copertina di Times apparendo, all’epoca, il più potente del mondo. Ma al quale, e il film lo sottolinea ampiamente, quel potere andava stretto. 

    Nolan è riuscito a trasmettere del suo personaggio, interpretato magistralmente dall’irlandese Cillian Murphy, che aveva già lavorato con il regista, tutto il travaglio interiore, le contraddizioni, il tormento, il narcisismo, l’eroismo, la sagacia, la timidezza, la sfrontatezza, l’ambizione, l’arroganza, l’insicurezza, l’idealismo, l’ingenuità, la tragedia…

    E lo presenta come il Prometeo dei nostri tempi, come viene annunciato fin dai primi fotogrammi. O forse è stato un Ulisse dantesco, spintosi verso l’ignoto oltre i confini del mondo conosciuto? E punito poi per la sua hybris…?

    Un film che ci invita a interrogarci sul senso della responsabilità e della colpa, su libero arbitrio e libertà, su etica e morale, su potere individuale e collettivo…

    Assolutamente da vedere.

    Alessandra Callegari
    Supervisor e Trainer Counselor, coach e formatrice, nata nel 1954 a Milano, dove vive e lavora.
    Laureata in filosofia, ha lavorato per 25 anni come giornalista professionista, occupandosi di
    comunicazione, viaggi e benessere, in vari quotidiani e periodici e poi come free lance. Ha
    pubblicato, da sola e con altri, libri su comunicazione, costume, viaggi e ha collaborato con diverse
    case editrici come traduttrice e curatrice di testi di psicologia e di narrativa.
    Nel 1991 ha intrapreso un percorso di ricerca e lavoro su di sé, che non è mai finito, con terapisti e
    maestri di diverse scuole, orientali e occidentali.
    Nel settembre 2018 ha fondato Collage, una realtà che propone corsi di formazione in counseling
    professionale e diversi corsi di aggiornamento per professionisti, tra i quali Groupability®, dedicato
    alla gruppalità.
    Esperta di Enneagramma, mappa di personalità per la conoscenza di sé e degli altri che studia da
    oltre vent’anni, ha creato il BioEnneagramma®. un suo modo originale che propone in seminari di
    gruppo introduttivi e di approfondimento, in presenza e online, in ambito privato e organizzativo.
    Conduce anche laboratori di consapevolezza corporea, secondo modalità da lei messe a punto
    negli anni, integrando in particolare Bioenergetica e Gestalt.
    Appassionata di viaggi, di animali, di letteratura, di fotografia, di cinema… e di tutto ciò che di bello
    c’è nella vita.

    a.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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