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    Home»Costume e società»Ambiente»Matera e la magia di sentirsi nell’ utero del mondo
    Ambiente

    Matera e la magia di sentirsi nell’ utero del mondo

    Milene MucciBy Milene Mucci07/08/2019Updated:07/08/2019Nessun commento5 Mins Read
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    E’ stato solo andando a Matera in queste recenti ,calde giornate estive  e  trovandomela di fronte, lei , “Matera, ”che ho capito.
    Difficile da descrivere con dati cognitivi.Qualcosa immediatamente ” di pancia”,una sensazione fortissima.

     

    Lo ammetto,  a giudicare solo dalle foto non avevo mai capito il perche’ di tutta l’elegia su Matera!
    Andavo  sulla fiducia per chi aveva decretato nel ’93 l’area dei “ Sassi”  Patrimonio Mondiale dell’Umanità e sapevo che fossero il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione.
    Sapevo anche che nel 1993 , appunto, per la prima volta l’UNESCO aveva utilizzato  nelle motivazioni per concedere la prestigiosa onoreficenza il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per  l’iscrizione di altri siti nel mondo.

    Avevo visto film importanti ambientati li’, da “Il Vangelo Secondo Matteo” di Pasolini a “I basilischi” di Wertmuller, la Passione di Mel Gibson o l’indimenticabile “Cristo si e’ fermato ad Eboli”.MAT1F20_3902751F1_19673_20130919170544_HE10_20130920_MGZOOM

    Insomma massimo rispetto a tutto questo e considerazione altissima se cotanti nomi ne parlavano come di una meraviglia assoluta ed unica ma,io,almeno dalle foto, il “perche’ “del fascino di tutto questo non riuscivo a comprenderlo appieno.
    E’ stato solo andandoci in queste recenti ,calde giornate estive  e  trovandomela di fronte,lei , “Matera” ,che ho capito.
    Difficile da descrivere con dati cognitivi.qualcosa immediatamente ” di pancia”,una sensazione fortissima.
    Qualcosa di ancestrale ,antichissimo .
    Insomma,Matera e la storia del mondo , dell’uomo  ti piombano addosso e coinvolgono in una sensazione potente quando ti trovi immersa in quel paesaggio.
    Un succedersi di sensazioni forti,calde,potenti, numerose come gli strati e strati di epoche una sull’altra scavate nel tufo che ti trovi davanti agli occhi.
    Certo,lo so, me l’hanno spiegato che l’etimologia del nome , Matera , e’ legata probabilmente a Mata o meta con il significato di “mucchio” e anche di “sassi o a “fossa scavata da torrenti “ , ma a me viene naturale  pensare a Matera come Mather, Madre.
    A Matera come accogliente matriarca primordiale distesa su due  lati , col suo fiume antichissimo  che le scorre in mezzo, con acqua che e’ vita che la onorava e intorno alla quale e’ nata.
    Essere a Matera, camminare nelle strade dei suoi Sassi, entrare nelle case grotta, nelle sue chiese scavate nel tufo e dipinte e’ davvero come sentirsi nell’utero del mondo.
    Sentirsi parte di un tutto che e’ energia potente, qualcosa che arriva da centinaia di anni e ti risuona dentro.
    Niente di cognitivo, niente riconducibile ai canoni classici che ci fanno amare le nostre italiche citta’ belle nel modo “classico”, con rimandi a quanto sappiamo, abbiamo studiato, al nostro culturale scontato  sapere nei canoni previsti. Matera’ e’ “pancia”e cuore.
    Matera ‘e utero, matriarcato, origine del mondo.
    Entrare in una delle sue chiese rupestri passando da cio’ che e’ all’esterno, cio’ che “di facciata” banalmente conosciamo e’ metterci alla prova

    . 67759162_10218327669930747_4083697794580217856_nCapire se riusciamo ad ascoltare ,entrandoci profndamente,tutto quel passato del mondo, tutto quel nascondersi, trovare soluzioni improbabili e li’, nonostante tutto “creare”.
    Creare Bellezza dipingendo dove sembrerebbe impossibile,vivendo dove sembrerebbe impossibile,pregando dove sembrerebbe impossibile.
    Matera e’ il colpo al cuore , la mattina presto, dal parco della Murgia .
    In mezzo alla luce del giorno che cresce ed al silenzio.  Accanto alle grotte del Neolitico, ai fossati creati allora per difendersi dagli animali feroci ma anche ,oggi,accanto ai colori della bandiera della pace dell’opera “ Il giardino di Ziz” , l’enorme mano composta di cinquemila sacchetti dedicata alla Pace dell’artista veneziano Gianfranco Meggiato. 67702960_10218327672570813_1556966979565256704_n

    Un percorso di simboli e sculture che prendono vita lì, insieme ai Sassi,fra antico e moderno in  cui diventi parte viva  quella storia ,di quella terra ,di quel mondo , delle sue profondita’ e delle difficili incongruenze dell’oggi. matera_640_ori_crop_master__0x0_640x360

    Cosi’, in queste giornate di calda estate cosi’,mi sono trovata a Matera.

    Arrivata li’ per studiare una forma particolare  di scrittura poetica di cui , pero’, vi raccontero’ piu’ in la’ (nb.il Metodo Caviardage di Tina Festa).
    Lavoro su poesia, emozioni, memorie. Avevo chiesto tempo fa a chi organizzava questa parte finale dell’esperienza perche’ non fosse possibile fare questo corso anche in altra zona d’Italia, per non far spostare troppo chi da Matera fosse lontano.
    “Bisogna venire qui”, mi era stato detto .” Qui, a Matera.Non si puo’ altrove e , una volta qui, si capira’ perche’ ”. Avevano ragione , sono partita per Matera e , li’, ho capito .
    Capito la necessita’ , per parlare di “poesia”, di essere in un luogo cosi.
    Diventando parte  della “dolente bellezza” con cui lo descriveva Carlo Levi, della sua natura “attraversata da un velo di poesia e di malinconia” di cui scriveva Giovanni Pascoli o della “magia”per la quale Francesco Rosi lì vi giro’ tre film.
    Capito , lì , che Matera e’ vento che ti entra nel cuore e nella mente, arte che si respira nell’aria , musica che risuona.
    Un cielo terso e azzurro d’estate a contorno di statue corrose dal tempo e di pietra chiara ovunque.  67599558_215977319344459_5748438190935506944_n
    Matera e’ poesia , “ ποίησις “ creazione e come la poesia si crea e ricrea nel tempo da millenni .
    Per arrivare ancora oggi, presente e viva, a colpirci al cuore .
    Nei meandri piu profondi , misteriosi e magici del nostro essere e voler restare “umani”.

    #metodocaviardage #poesia #scrivere matera
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    Milene Mucci
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    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
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E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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