Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    • ll femminismo inutile
    • Le stagioni della verità
    • Effatà 2
    • Effatà – Hikikomori di Pastori Gloss
    • Puglia e dintorni
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Tutto in un’estate

      By Erica Arosio26/06/20250
      Recent

      Tutto in un’estate

      26/06/2025

      Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia

      25/06/2025

      F1 il film

      24/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»LA CRISTIANA ERRANTE
    Costume e società

    LA CRISTIANA ERRANTE

    DolsBy Dols24/11/2018Updated:25/11/2018Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    asia-bibi
    Asia Bibi, artwork di Ernie Kasper.
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Per lei non c’è posto nell’albergo. Come una Messia femmina, Asia Bibi ripercorre le tappe del suo peregrinare in un tempo d’Avvento che non ha nulla di retorico e dolciastro. Non c’è posto davvero, letteralmente. La donna cattolica pachistana scagionata dall’ingiusta (e insensata) accusa di blasfemia dopo una vicenda distopica durata dieci anni vive in una sospensione penosa.

    di Daniela Tuscano

    Asia Bibi, artwork di Ernie Kasper.
    Asia Bibi, artwork di Ernie Kasper.

    Per lei non c’è posto nell’albergo. Come una Messia femmina, Asia Bibi ripercorre le tappe del suo peregrinare in un tempo d’Avvento che non ha nulla di retorico e dolciastro. Non c’è posto davvero, letteralmente. La donna cattolica pachistana scagionata dall’ingiusta (e insensata) accusa di blasfemia dopo una vicenda distopica durata dieci anni vive in una sospensione penosa. Costretta a lasciare il Pakistan per sfuggire a branchi di fanatici sanguinari, non trova un solo paese occidentale disposto ad accogliere lei e la sua famiglia . Non uno. Già: e chi vuole inimicarsi i “devoti”? O forse altri paesi, palestre notorie di terroristi, in cui i diritti umani valgono meno di zero, ma indispensabili per gli interessi economici occidentali? E dunque nell’albergo Europa, culla delle libertà democratiche, posto per una madre cattolica povera, a rischio di una morte orribile, non esiste.

    Ma non si tratta solo di Realpolitik o di denaro.

    Asia Bibi non trova luogo nemmeno nei nostri cuori; nei nostri crani; e questo è incomparabilmente peggio. Le azioni e gli interessi sono nulla senza cultura, e la nostra è la causa prima del suo martirio.

    Nella giornata dedicata alle donne vittime di violenza non si è levato un pensiero per lei. I professionisti dei diritti umani, sempre verbosamente pronti a indignarsi per le cause più disparate, si ostinano nella loro mutria ormai decennale, perché Asia non è una povera dei loro, è una povera della concorrenza; un’orientale senza schemi, soprattutto senza orientalismi. È una donna cattolica, quindi difenderla non è mainstream perché tutto quanto ricorda il cristianesimo per questi signori va rigettato come “colonialista” e “occidentale”; dimenticando fra l’altro la banale verità per cui il cristianesimo è nato in Medio Oriente ed è, a oggi, la religione più perseguitata al mondo.

    I terzomondisti da salotto lo ignorano perché, a dispetto del conclamato multiculturalismo, conservano una visuale eurocentrica, ristretta e supponente.

    I pochi che sono intervenuti sul caso, infatti, non hanno dimostrato solidarietà ad Asia e alla sua famiglia, ma ne hanno approfittato per intavolare polemiche meschine e pretestuose.

    “Cosa fa il Vaticano?” essi chiedono fingendo indignazione.

    Quel Vaticano che vorrebbero veder sparire dalla faccia della Terra viene improvvisamente ricordato (sempre per criticarlo, si capisce), pur di non fare i conti con la propria viltà.

    Il punto è che quella di Asia non è una faccenda “vaticana”. È il dramma di una donna. È una tragedia della giustizia e dell’umanità. E dovrebbe interessare tutti/e.

    Non comprenderlo è una schizofrenia mentale, una metanoia del pensiero, una fessura speculativa. Ridurre Asia a questione confessionale per la sua appartenenza religiosa (cristiana) simboleggia il fallimento dell’impianto culturale e valoriale dell’Occidente odierno.

    Asia smaschera la cattiva coscienza del perbenismo progressista. La sua paura.

    Chi teme di difenderla col pretesto di “non urtare i musulmani” sta lanciando un messaggio tre volte nefasto. Ci informa cioè che: 1) il fondamentalismo ha pieno diritto di cittadinanza, anzi, è la forma più autentica dell’Islam; 2) noi non sappiamo fronteggiarlo quindi è meglio patteggiarci tentando di contenerne i danni (un’Europa “alla Chamberlain” insomma, quando il primo ministro inglese cercava di blandire Hitler con continue concessioni e qualche tazza di tè); 3) e tutto quanto in barba ai musulmani pacifici, alle donne e alle minoranze perseguitate.

    Perché, poi, gli strumenti per arginare il fondamentalismo esisterebbero. Nella stessa cultura d’origine, non come prodotti d’importazione. L’averroismo, l’India Moghul, gli innumerevoli momenti umanisti di cui è costellata qualsiasi civiltà dimostrano che una convivenza tra diversi è non solo possibile ma auspicabile; che il letteralismo è ignoranza e ottusità. Ma pensare è faticoso, lento; meglio le soluzioni spicce, gli slogan a effetto, e pazienza se a farne le spese sono i soliti noti. Quelli, guarda caso, che non detengono alcun potere.

    Ma, se Asia è respinta dall’albergo dei diritti, non trova ospitalità, va pur detto, nemmeno presso molte sue congeneri.

    È stata incarcerata, picchiata, stuprata, condannata due volte alla pena capitale e adesso cacciata di casa in casa da orde di maschi smaniosi d’impiccarla e bruciarla; c’è di che trasformare in femminista radicale perfino la Bella Addormentata nel Bosco.

    Ma in questo decennio non le è stato dedicato un sit-in, un evento, un flash-mob, un’apologia, un cenno: nulla. Ci si è mobilitate per un’Asia del jet-set trasformata incredibilmente in icona del femminismo, le vocianti liberal si arrabattano per convincerci quanto sia bello prostituirsi per lavoro (o vocazione?) e affittare il proprio utero, si pretende di rappresentare tutte le donne, anche quelle coi baffoni, ma Asia no, lei è una di meno, non interessa e non deve interessare, forse è troppo normale, troppo sé stessa.

    E così assistiamo al paradosso – ma non troppo – per cui il solo a battersi per lei (a parte i media cattolici, pur se non tutti, e organizzazioni come Aiuto alla Chiesa che Soffre ) sia un suo connazionale, musulmano e gay, attivista per i diritti umani. A trecentosessanta gradi, però.

    Il quale commenta, lapidario: “Il silenzio delle femministe su Asia Bibi è assurdo”.

    O, forse, troppo chiaro.

    daniela tuscanoDaniela Tuscano, insegnante e blogger, eclettica e multiforme. Ha scritto quattro libri e si occupa da sempre di politica delle donne, cultura, arte e religione. Vive e lavora in provincia di Milano.

    Asia bibi cristiana
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Tutto in un’estate

    26/06/2025

    Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia

    25/06/2025

    F1 il film

    24/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

https://www.dols.it/2025/06/18/tre-amiche/
    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK