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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Donne e cambiamento tra passato e presente
    Costume e società

    Donne e cambiamento tra passato e presente

    Marta AjòBy Marta Ajò04/06/2018Updated:04/06/2018Nessun commento4 Mins Read
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    donne-cambiamento
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    Abbiamo perso: il ministero per le Pari Opportunità, la Commissione per la Parità, i Comitati vivono per autorigenerazione, le consigliere di parità sono sulla carta, la rappresentanza del 50/50 o delle quote viene inespressa e appaiono inesistenti quasi tutti organismi di elaborazione politica per la realizzazione di pari opportunità.

    Quando mi sento smarrita davanti un concetto o una parola, ricorro sempre al vocabolario della nostra lingua madre: l’italiano. Con la stessa certezza con cui, per altre questioni, mi affido alle tabelline.
    Sulla parola e sul significato di “cambiamento” credevo di non avere dubbi, come riporta il dizionario: sostituzione o avvicendamento che riguarda in tutto o in parte la sostanza o l’aspetto di qualcosa o di qualcuno; mutamento, trasformazione, variazione ( di clima, di vita, d’umore; di proprietà, di scena).
    Già dalla nascita ci confrontiamo con i nostri cambiamenti personali, fisici, intellettuali, generazionali, poi quelli ambientali, sociali, economici, tecnologici.
    Il “cambiamento” è la storia della persona, di quella percorsa dai Paesi, un susseguirsi di periodi di sviluppo e del suo contrario, tempi luminosi e tempi bui e la storia di questi secoli è stata un susseguirsi di trasformazioni epocali.
    Anche l’oggi ne prospetta un’ altra, che cambierà gli stili di vita, le economie e questo millennio: è l’epoca delle nuove tecnologie, della digitalizzazione del pensiero, del conoscersi virtualmente. Ciò che appariva fantascienza sta diventando realtà, impossibile sottrarsi, necessario assumere regole.

    Nel ripensare a ciò, una parte rilevante dei cambiamenti intervenuti nel secolo scorso è dovuta anche all’impegno che le donne hanno profuso per sostenere e partecipare alla crescita del proprio paese, in Italia come altrove.
    E’ doveroso ricordarlo e non per riproporre una sorta di “cahier de doléances” fatto di nostalgiche date, di conquiste e fallimenti che viene percepito dalle donne di nuova ed ultima generazione come muffa stantia, quanto per dovere storico.
    Tra quelle che pensano non si sia fatto abbastanza e rivendicano una risposta “al sangue versato in un passato recente” e le altre che ritengono ovvi i diritti conquistati, esiste una diversa consapevolezza.

    Il nostro Paese, ha attraversato molte peripezie nella cosa pubblica ai più alti livelli istituzionali ed è uscito dall’ultima tornata elettorale profondamente modificato.
    Nell’odierno quadro di cambiamento, vero, presunto, effimero, probabile, viene da chiedersi come debbano porsi i talenti e le intelligenze femminili.

    Nessun cambiamento può avvenire senza volontà politica ed ora non si può dare un giudizio solo sullo scarso numero di donne presenti nel governo né sulla possibilità di un dialogo con esse ed è bene fare una riflessione.
    Non è la prima volta che Il movimento delle donne esasperi le differenze di appartenenza politica, si nutra di autoreferenzialità femminile, impedendo di fatto il necessario scambio di idee per arrivare ad un accordo progettuale, di tutte per tutte, fruendo contemporaneamente di precedenti esperienze e nuove proposte. Il mix può avvenire in modo quasi perfetto se il progetto è lo stesso.

    Correggendo ciò che è avvenuto spesso nei passati decenni nei quali è sembrato che una valesse una; col prevalere di momenti di piazza a volte, altre di regolamenti nei quali le voci e la sapienza complessiva delle donne si sono disperse.
    Viene da ricercare quante donne ci sono oggi nel governo, se mai abbiano qualcosa nella loro formazione in cui riconoscersi. Un tentativo inutile quanto dannoso.
    Per vincere, dopo una dura battaglia (come quella delle donne), spesso c’è bisogno di una tregua, a volte di armistizio, infine di alleanza. E niente può premiare le donne come quest’ultima e qui sta il nodo.

    Abbiamo perso: il ministero per le Pari Opportunità, la Commissione per la Parità, i Comitati vivono per autorigenerazione, le consigliere di parità sono sulla carta, la rappresentanza del 50/50 o delle quote viene inespressa e appaiono inesistenti quasi tutti organismi di elaborazione politica per la realizzazione di pari opportunità.
    In cambio abbiamo il ministero per la Famiglia che non da spazio a politiche che mettano in condizione la donna di integrarsi all’esterno di essa. Poco d’altronde, si offre alla donna in tutto il programma politico presentato.

    Verrebbe da chiedersi perché ostinarci a chiedere cose ritenute desuete. Perché continuare ad essere divise tra chi si sente forza storica immarcescibile e nuove generazioni che vanno accompagnate ma anche ascoltate, perché non studiare un progetto comune, che accorpi ciò che è rimasto in sospeso e il nuovo diverso su cui confrontarsi.
    Nessun appello generalista può rispondere a queste necessità.
    Necessario è rompere gli schemi, varcare le porte e questo lo potrà fare solo una forza compatta e numerosa.
    Può apparire una visione velleitaria ma il rimettere tutto in discussione, cambiare pelle ma per non per cambiare identità, sia l’unico modo per non rendere la forza delle donne evanescente.

    cambiamento Donne Donne famiglia lotta in piazza
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    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
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    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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