Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Donne di pace e di guerra

      By Marta Ajò09/06/20250
      Recent

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»i DIRITTI DELLE DONNE»DONNE IN PIAZZA A TUTELA DEL DIRITTO DI ABORTO
    i DIRITTI DELLE DONNE

    DONNE IN PIAZZA A TUTELA DEL DIRITTO DI ABORTO

    Rita CugolaBy Rita Cugola01/04/2017Updated:01/04/2017Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    aborto-usa
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    USA. RACCONTARE PER SENSIBILIZZARE: DONNE IN PIAZZA A TUTELA DEL DIRITTO DI ABORTO

    Pronte a scendere in piazza per raccontare pubblicamente le esperienze vissute. Le statunitensi non riescono proprio a tollerare l’idea che il presidente Donald Trump possa aggirare la sentenza emessa dalla Corte Suprema nel lontano 1973 (nota in termini di Roe v Wade, in omaggio a Norma Leah McCorvey, alias Jane Roe, vincitrice della causa intentata contro il Texas, rappresentato dal legale Henry Menasco Wade), assurta a pietra miliare della libertà di aborto .
    “La  nostra missione è di condividere con le altre ciò che abbiamo sperimentato. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a un’emergenza che per noi è di vitale importanza, anche se sappiamo a priori che non sarà semplice“, ha precisato Robin Utz,  costretta a interrompere una gravidanza a causa di una grave malformazione fetale. “La stigmatizzazione esiste ovunque, sebbene in alcuni stati vigano restrizioni particolari, tese sostanzialmente a influenzare la cittadinanza. Io invece non credo sia riprovevole rinunciare consapevolmente a una maternità“.

    Nulla da eccepire, ovviamente. Peccato che negli Usa i diritti civili si stiano lentamente ma inesorabilmente erodendo (le controversie in materia sanitaria o l’incessante lotta per la non ingerenza del clero negli affari istituzionali sono alquanto emblematiche in tal senso). A danno quasi esclusivo della popolazione femminile.
    La tendenza a individuare nell’istante stesso del concepimento l’inizio dell’esistenza è d’altronde infatti assai diffusa, tanto che (incentivati forse dai loro rigidi principi religiosi)  il numero degli obiettori di coscienza è ormai attestato in costante  crescita. Non a caso la legislazione del Missouri annovera oltre 40 provvedimenti (attesa di approvazione) finalizzati a precludere alle donne  l’accesso alle procedure abortive, equiparate dal repubblicano  Mike Moon (esponente della House of Rpresentatives) a crimini storici contro l’umanità quali  Olocausto e schiavismo.
    “E’ la cifra più alta degli ultimi quattro anni. Fino ad allora le autorità si erano limitate a vagliare 25-35 mozioni all’anno, un paio delle quali poi tradotte in legge.“, ha osservato M’Evie Mead, responsabile organizzativo locale di Planned Parenthood, struttura assistenzaria nazionale per il controllo delle nascite.

    Nel disperato tentativo di circoscrivere  l’autonomia decisionale delle ragazzine incinte, il deputato dell’Elefantino si sarebbe nel frattempo affrettato a introdurre un decreto volto a vincolare al consenso genitoriale il trasporto dei minori sul territorio. Non solo: avrebbe anche caldeggiato la sepoltura dei feti per evitarne “il potenziale commercio” (smentito dagli investigatori) da parte delle varie associazioni femministe: “Noi onoriamo la vita e intendiamo tutelarla. Speriamo che Trump mantenga le promesse e sostenga i nostri sforzi“, è la giustificazione addotta.
    Ipotesi tutt’altro che remota, d’altronde. Non a caso le attiviste dei gruppi maggiormente rilevanti (National Abortion Rights Action League in primis) stanno da mesi paventando un anacronistico e (assai sconfortante) ripristino dell’illegalità (almeno a livello delle pratiche abortive), passibile di attentare alla sopravvivenza delle donne che per molteplici ragioni sono inclini a ricusare la maternità.

    “Impossibile prevedere ciò che potrà avvenire in futuro. In merito alle problematiche sociali lui non è mai stato ortodosso come molti altri  politici“, ha azzardato Colleen McNicholas, una delle poche dottoresse del Midwest disposte ad aiutare le connazionali in difficoltà e attualmente in forza  presso la University School of Medicine di Washington. “E’ vero però che ai fini del potere  le convinzioni personali diventano alquanto relative.  Probabilmente i nostri detrattori  hanno indotto la Casa Bianca  a un’inversione di rotta e non è escluso che  la retorica conservatrice possa ora  incrementare la violenza contro le cliniche abortiste (oggetto di periodici attacchi n.d.r.)  e relativo personale (non pochi i medici  uccisi dagli assalitori, n.d.r.)” .
    “Questo è un paese in cui scienza ed evidenza devono essere attestati dai fatti, ma la facoltà di scelta in ambito riproduttivo implica inevitabilmente anche la possibilità di portare  o meno a termine una gestazione. Ritengo in ogni caso che il rispetto della volontà femminile sia imprescindibile  Sarebbe opportuno che  l’amministrazione adottasse strategie davvero efficaci a beneficio delle mamme lavoratrici (debiti servizi per l’infanzia, parità retribuitiva – la  rinuncia a un figlio comporta  costi piuttosto ingenti compresi tra i duemila e i cinquemila dollari – , stipula di apposite polizze assicurative, n.d.r.). In una simile ottica è ovvio che la questione dell’aborto non potrebbe essere confinata a un’assurda dimensione parallela e secondaria“.

    aborto diritti Usa
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Rita Cugola
    • Facebook

    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

    Related Posts

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    Le dissonanze

    16/02/2025

    Le molestie sessuali e sessiste

    29/11/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK