Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Dracula: L’amore perduto
    • Frasi FatTE
    • DJ Ahmet
    • Racconti erotici per donne attempate
    • L’esuberante creatività di Carol Rama
    • Eddington
    • Per te
    • Il Teatro Evolutivo
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Dracula: L’amore perduto

      By Caterina Della Torre24/10/20250
      Recent

      Dracula: L’amore perduto

      24/10/2025

      DJ Ahmet

      23/10/2025

      Eddington

      20/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Pregiudizi sulle donne: dissolverli non risolverli
    Pari opportunità

    Pregiudizi sulle donne: dissolverli non risolverli

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre21/09/2013Updated:09/06/20143 commenti4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    woman-at-work300di Luciano Martinoli da ettardi.blogspot.it

    Il numero di settembre di Harvard Business Review dedica la copertina al tema delle donne e della discriminazione di cui sono vittime per arrivare ai posti di comando. Gli articoli dedicano il consueto tributo all’orientamento alle diversità, identificano una forma opposta, ma non meno dannosa, di inclusione con riguardo alla diversità stessa, ma non affrontano, a mio avviso, la questione da una prospettiva realmente diversa: perché si fa riferimento ad un modello unico di persona “dirigente”, indipendentemente dal sesso, razza, religione, età, ecc.?
    Ponendo la questione da questo punto di vista, complementare alla ricerca del perché le donne non fanno carriera, ci si accorge subito che è maggiormente illuminante sulle radici profonde del problema e più feconda per arrivare a determinare soluzioni. Inoltre appare evidente che il problema femminile è un corollario di un problema più ampio: quello della pervicacia ricerca del proprio “simile” (ai posti di comando, nel proprio gruppo, ecc.).

    Non è esplicitato, non esiste descrizione in alcun libro, ma il profilo di “capo”, o persona in grado di dirigere, esiste ed è molto chiaro a tutti coloro che hanno responsabilità di individuarlo.
    Tale modello è frutto di un inestricabile intreccio di cultura, retaggi del passato, conservazione del potere e altro, come tutte le cose umane. Ma, a mio avviso, ha alcune caratteristiche essenziali facilmente identificabili: definisce le caratteristiche “razionali”, che sono quelle meglio definibili e “oggettive”, e si limita a queste escludendone altre. Chiunque non è adeguato al modello viene automaticamente escluso, sia esso donna, gay, trans, musulmano, nero, troppo anziano, troppo giovane, ecc.

    Questo modello unico si è imposto perché è il più semplice e perché non si dispone di modelli alternativi che possano tener conto delle “diversità” espresse, ad esempio, in aree quali la sensibilità, l’empatia, la compassione, l’equità, e molte altre di cui, guarda caso, le donne sono ricche portatrici.

    Un modello di riferimento con queste caratteristiche, che non potrebbe, per loro natura, essere descrittivo e procedurale, sarebbe di grande aiuto non solo per risolvere il problema di inclusione delle diversità, qualsiasi esse siano. Se ci si limitasse a questo, infatti, avremmo fatto uno sterile atto caritatevole col risultato di far imbestialire i destinatari che si sentirebbero trattati da minoranza incapace.
    Il modello di riferimento sulle persone e sulle loro aggregazioni avrebbe il vantaggio di accogliere la diversità come reale ricchezza di pensiero da acquisire e non, come avviene adesso, difformità da scartare o accogliere per spirito caritatevole o legge (ispirato ad esso).

    Potremmo comprendere finalmente le origini dei comportamenti e attivarli, facilitando le interazioni aziendali e con l’esterno a tutti i livelli. Accetteremmo realmente, insomma, la vera natura delle persone, a tutti nota fuori dagli ambienti di lavoro, ma della quale misteriosamente ci spogliamo, appendendola all’attaccapanni insieme al soprabito, quando arriviamo in ufficio o in fabbrica e riprendendola quando ne usciamo. Inaugureremmo una stagione di sviluppo concreto perché basato sulle vere risorse di cui tutti siamo ricchissimi, ma che i capi del “modello unico imperante” ignorano o non sanno come attivare: passione, realizzazione della propria creatività, riconoscimento che crea poi benessere (al quale si tenta di arrivare ridicolmente con le palestre in azienda!).

    Trovare questo modello, o iniziare a cercarlo, è possibile. A patto però di rinnovare le proprie risorse cognitive, il sottostante delle nostre proposte “concrete”. Si deve rinverdire il nostro “giardino di pensieri” con nuove piante che possano dare frutti che costituiscano ingredienti originali per i nostri elaborati mentali, se volete costruire occhi nuovi per guardare il mondo.
    Tali “piante”, od “occhiali”, esistono in svariate discipline delle scienze umane e naturali. Grazie ad esse è più facile immaginare nuove proposte, formularle, renderle concrete.

    Il problema femminile, come quello di tutte le diversità, non deve essere “risolto”, ma “dissolto” in un contesto nel quale il problema del diverso, chiunque esso sia, divenga semplicemente un non senso.
    Comprendere e accogliere un modello professionale sulle persone e le organizzazioni è il primo serio passo in questa direzione.
    E proprio le donne potrebbero dare un contributo unico e prezioso in questa direzione.

    P.S. Abbiamo iniziato questo percorso di ricerca e formulato una prima proposta che presenteremo il 26 settembre. Chi fosse interessato può contattarmi

     luciano.martinoli@gmail.com

    l.martinoli@cse-crescendo.com

    capo discriminazione DIVERSITà donna manager Donne Donne risorse cognitive
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    caterina-torre-hp
    Caterina Della Torre
    • Website
    • LinkedIn

    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

    Related Posts

    Racconti erotici per donne attempate

    20/10/2025

    Battocletti vita forte

    14/09/2025

    Quando la violenza scende in campo

    05/09/2025

    3 commenti

    1. rosa amorevole on 22/09/2013 12:04

      Interessante riflessione. Condivido a pieno l’idea che il ‘problema femminile’ debba essere dissolto e non risolto. Ora si tratta di definire il come.

      Reply
      • luciano on 23/09/2013 12:31

        Grazie Rosa del commento.
        Il “come” parte prima da una maggiore comprensione, e successiva accettazione, di come “fare i conti” con la parte non razionale di ogni essere umano, cosa di cui le donne sono maestre “inconsce”, (e ahinoi proprio perchè inconsce non riescono a insegnarlo). L’importanza della conoscenza di questo “lato oscuro della luna” è dovuta al fatto che essa contribuisce in maniera sostanziale (a mio avviso prioritaria) a influenzare i comportamenti sia positivi che negativi, dunque anche le discriminazioni. Successivamente si potrebbe proporre un “metodo”, basato su di esso, che lungi da essere manipolatorio faccia emergere un desiderio di “progettualità”, di muoversi in una direzione tutti insieme (non si impara ad andare in bicicletta stando fermi!) avvalendosi del contributo di tutti.
        Abbiamo provato a fare questa ricerca e una sintesi di proposta disponibile a breve via un e-book. Chi fosse interessato…

        Reply
    2. rosa amorevole on 02/10/2013 09:39

      Mi interessa capire e sono interessata a leggerne report e-book ecc. Mi faccia sapere.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Un film romantico anche se si tratta di Dracula Re Un film romantico anche se si tratta di Dracula Recensione di Adriana Moltedo..
    Milano al mattino Milano al mattino
    Post su Instagram 18296933272249712 Post su Instagram 18296933272249712
    Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma c Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma  con la curatela di Elena Bray a Palazzo Marchi
    Duomo di Parma Duomo di Parma
    Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Palazzo Marchi a Parma Palazzo Marchi a Parma
    Musica al museo della memoria Musica al museo della memoria
    Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi Mostra di Stefano Arienti a Parma a Palazzo Marchi con la curatela di Elena Bray
    Post su Instagram 18360082396092443 Post su Instagram 18360082396092443
    Sanseveria Sanseveria
    Hangar Bicocca Hangar Bicocca
    Post su Instagram 18159220348385999 Post su Instagram 18159220348385999
    Post su Instagram 18106256878614500 Post su Instagram 18106256878614500
    Post su Instagram 18082696603793264 Post su Instagram 18082696603793264
    Post su Instagram 17847029001580939 Post su Instagram 17847029001580939
    Post su Instagram 18097914964591272 Post su Instagram 18097914964591272
    Post su Instagram 18097783294679545 Post su Instagram 18097783294679545
    Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK