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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»La politica saudita apre alle donne
    Costume e società

    La politica saudita apre alle donne

    Rita CugolaBy Rita Cugola16/02/2013Updated:25/08/2014Nessun commento3 Mins Read
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    donne-arabe
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     Sembra che qualcosa si stia finalmente muovendo in Arabia  sul piano dell‘emancipazione tra i sessi.… MA IL GRANDE FRATELLO OSSERVA

    Se ci dovessimo limitare a un esame superficiale delle notizie che giungono in questo periodo dall’Arabia saremmo indotti a credere che qualcosa si stia finalmente muovendo sul piano dell‘emancipazione tra i sessi.

    Recentemente, infatti, re Abdullah si è pronunciato in merito alla nuova composizione del Consiglio Consultivo della Shura stabilendo che i 150 membri in carica per un quadriennio dovranno d’ora in poi annoverare la presenza di trenta donne, una quota pari almeno al 20% dei seggi disponibili.
    Una decisione di notevole spessore politico e sociale, se non fosse per il fatto che che il Consiglio rappresenta in realtà un organismo parlamentare privo di alcun potere legislativo: il suo ruolo infatti rimane esclusivamente propositivo in materia di norme che potranno essere però varate solo dall’autorità reggente. Una sorta di specchietto per allodole, insomma.
    Ovviamente le neodeputate saranno tenute al rigoroso rispetto delle regole stabilite dalla Sharìa, vale a dire che oltre a indossare l’immancabile hijab, esse dovranno servirsi degli appositi ingressi separati e accettare di sedere in parlamento schermate agli occhi dei colleghi maschi.
    Wajeda al-Hawidar, molto attiva nella lotta per i diritti civili, si è tuttavia espressa positivamente sulla questione, “anche se le questioni femminili”, aaggiunge, “sono ancora tutte da risolvere. Ci sono così tante leggi e misure da sospendere o emendare”, aggiunge, “prima che le donne possano essere trattate come adulte senza il mandato di un guardiano”.
    “Anche se il Consiglio fosse composto solo da donne”, commenta invece sarcasticamente Abdulla, “esse verrebbero comunque oppresse e considerate cittadine di decima serie”.
    Più drastica l’opinione di Faisal Alkantani, per la quale il decreto “non significherà nulla finchè non avrò il diritto di eleggere i membri del Consiglio”.
    Nonostante i timidi approcci al cambiamento sociale e civile attuati dall’ormai 88enne monarca saudita (nel 2009, ad esempio, ha inaugurato la prima università mista, l’anno seguente ha concesso alle avvocatesse il diritto alla difesa in aula dei rispettivi clienti e nel 2011, oltre ad aver consentito a due atlete di gareggiare alle Olimpiadi di Londra, si è detto favorevole alla candidatura e al voto femminile a partire però dal 2015, in occasione delle consultazioni municipali), il potente clero wahabita continua a rappresentare un grosso ostacolo per la modernizzazione effettiva del paese.
    Se da un lato, poi, il Ministero degli Interni conferma orgogliosamente che i servizi di intelligence del Regno sono pronti ad accogliere profili femminili – sebbene per il momento con ruoli relegati alla sfera socio-umanitaria – dall’altro ecco che il medesimo governo si attiva contemporaneamente per smentire se stesso e complicare ulteriormente la vita all’altra metà del cielo. Questa volta ricorrendo all’ausilio della tecnologia più avanzata.

    In una nazione che insiste a penalizzare le donne negando loro qualsiasi possibilità di praticare sport, di guidare o di circolare liberamente in assenza di un accompagnatore, lo scorso aprile è stato messo a punto uno strano ed emblematico sensore che debitamente applicato alle vittime designate è perfettamente in grado di segnalare via sms a tutti mariti e al relativo virile parentado qualsiasi loro spostamento ritenuto improprio. Una sorta di Grande Fratello orwelliano in chiave saudita, insomma.
    La giornalista Badriya al-Bashr ha perfettamente ragione quando critica senza mezzi termini “lo stato di effettiva schiavitù a cui è condannato l’intero universo femminile”; certo è impossibile, per chiunque abbia un briciolo di sensibilità, rimanere indifferenti di fronte a questo ennesimo, vigliacco, subdolo, inaccettabile atto di sottile sopruso attuato a danno della psicologia femminile.

    Donne Donne politica saudita
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    Rita Cugola
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    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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