Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eternal – Odissea negli abissi

      By Erica Arosio02/07/20250
      Recent

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Opporsi all”ndrangheta si può
    Costume e società

    Opporsi all”ndrangheta si può

    DolsBy Dols07/11/2012Updated:21/06/2014Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Cinzia Ficco da Tipitosti.com

    Rosy Canale: Le mie cicatrici? Sono la mia spada

    Rosy Canale: tostaggine allo stato puro. Calabrese, 40 anni compiuti a maggio scorso e una consapevolezza: “Non ho mai dubitato se scendere a patti o meno con la ‘ndrangheta. L’ho fatto e basta. E questo non si chiama coraggio”.

    Quel no alla malavita, però, l’ha pagato a caro prezzo. Un giorno dei sicari l’hanno riempita di calci e pugni. Era la bellissima proprietaria di Malaluna, un locale nel pieno centro di Reggio Calabria.

    Capelli rosso fuoco, tacco tredici indossato mentre faceva roteare i cocktail al bancone del suo locale, il più trendy. Ma in certe terre amare prima o poi qualcuno bussa alla tua porta per importi complicità e obbedienza. Rosy dice no e la sua vita si schianta la notte in cui la ndrangheta decide di impartirle una tremenda lezione.

    Si spegne la signora Malaluna, per risvegliarsi anni dopo, il 15 agosto del 2007, quando le immagini di sei corpi crivellati a Duisburg, in Germania fanno il giro del mondo, ricordando a tutti che la ndrangheta è feroce e ramificata. E che San Luca, il comune della Locride, noto per una faida decennale tra cosche, resta la “mamma” del crimine calabrese. E’ da lì che riparte Rosy. E lo fa con le donne in Aspromonte che, come lei, cercano un destino diverso, non più solcato dal dolore e dal sangue. Solo così riuscirà a riconciliarsi con San Luca.


    Ora Rosy vive negli States, protetta. E’ la fondatrice e la presidente del Movimento Donne di San Luca e della Locride, un’associazione no profit, che promuove progetti sociali in una zona ad alta concentrazione mafiosa, come scrive nel suo libro “La mia ndrangheta”, scritto con la giornalista Emanuela Zuccalà e pubblicato dalle Paoline di recente, che ha rischiato di non uscire più.

    Leggendo l’intervista conoscerete meglio questo personaggio davvero straordinario.

    Rosy, chi le ha dato il coraggio di dire no alla malavita? Non ha avuto paura che se la prendessero anche con la sua famiglia?

    Io non lo chiamerei coraggio. Non credo ci voglia coraggio a dire no alla malavita. Lo dovrebbero fare tutti. Dovrebbe essere una cosa normale, non un atto di coraggio. Non mi sono mai fermata neanche un minuto a pensare se scendere o no a compromesso con la malavita. La mia è stata una scelta innata, spontanea direi, di cittadina italiana, che vuole vivere nella legalità. Di certo mi ha aiutato molto l’ educazione che ho ricevuto dalla mia famiglia. Dopo tanti sacrifici fatti per portare avanti la mia attività, l’idea che si sarebbe potuto pensare anche minimamente che mia figlia aveva un paio di scarpe nuove perché io spacciavo droga, mi faceva ammalare l’anima. Oggi in Italia c’è chi si vanta di certe appartenenze o chi addirittura le ricerca. Ho peccato di ingenuità, non ho mai creduto che potessero arrivare a tanto. Non volevo crederci. Pensavo che avrebbero bruciato il locale nella peggiore delle ipotesi.

    Il suo no l’ha pagato a caro prezzo. Calci, pugni, ossa rotte, mesi di degenza in ospedale e una lunga riabilitazione per alimentarsi e riprendere a parlare. Con la mano destra non può più suonare il piano e di sicuro le cicatrici di quella violenza le conserverà per sempre. Ma ne è valsa davvero la pena? Cosa ci ha guadagnato? Non credo la giusta riconoscenza da parte dello Stato. E’ così?

    Chi si oppone alla malavita non guadagna niente altro che la possibilità di guardarsi allo specchio ogni mattina senza provare disgusto per quel volto riflesso. La possibilità di essere un cittadino libero, cosa che uno Stato civile dovrebbe garantire. Anzi, spesso, al contrario, vieni visto come un pazzo, uno spavaldo, un’ eccezione. Le mie cicatrici sono la mia spada oggi. Mia figlia e la mia famiglia sono le cose più preziose che posseggo. Mi ricordano che c’è un’alternativa, sempre, anche se dolorosa. Certi valori vanno difesi e non si possono barattare, a nessun prezzo. Piegarsi alla malavita vuol dire partecipare e legittimare quella cultura primitiva e violenta. Lo Stato siamo noi, io godo della solidarietà di molti italiani e questo mi basta. Molti politici si riciclano nelle istituzioni: in questo momento né gli uni né gli altri mi rappresentano, anzi spesso provo vergogna per loro.

    Giovanni Paolo II diceva che l’umanità sarà salvata dalla donne, perché hanno una forza incredibile, non solo sono madri, ma anche educatrici degli uomini. Ma è proprio così, soprattutto per le donne calabresi? Il marito calabrese è in qualche modo succube di sua moglie?

    Vorrei sfatare certi “miti” sulla società calabrese. Gli uomini non portano la coppola ormai da più di 50 anni e le donne non hanno baffi, treccine e scialli! Di certo vi sono delle dinamiche diverse rispetto a certe realtà settentrionali, molto più emancipate, diversità dovute soprattutto ad un’ estrazione culturale di origine contadina. Le donne sono il seme del cambiamento, perché prima mogli, e in quanto tali hanno la possibilità di scegliere. Poi madri, perché hanno il compito di educare. E poi sono figlie, sostegno delle madri. Il mio cammino parte proprio dal pensiero di Giovanni Paolo II.

    Educare i mariti e i figli malavitosi: è questo l’obiettivo della sua associazione?

    <<continua>>

    'ndrangheta rosy canale
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Eternal – Odissea negli abissi

    02/07/2025

    IL MAESTRO E MARGHERITA

    30/06/2025

    Jurassic World – La rinascita

    30/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK