di Laura Piani
con Camille Rutherford, Pablo Pauly, Charlie Anson, Annabelle Lengronne
In anteprima da oggi e nelle sale dal 18 settembre
Avete voglia di passare un’ora e mezzo dimenticando le guerre e i telegiornali? Agathe è la risposta. Agathe, una trentina d’anni e la testa fra le nuvole, è commessa nella mitica libreria Shakespeare & Co di Parigi, un luogo dove sono passati tutti a partire da Hemingway e Gertrude Stein. I libri costituiscono il mondo di Agathe, in particolare la bistrattata letteratura femminile e ancora di più i romanzi di Jane Austen.

Convinta di essere nata nel secolo sbagliato, avrebbero voluto vivere in quegli anni, incontrare gentiluomini eleganti e passeggiare nei giardini delle dimore di campagna. Non riesce a entrare in sintonia coi modi della società attuale ed è pure imbranata, pasticciona e ovviamente le sue relazioni con l’altro sesso sono una catastrofe. Vive con la sorella Mona e il nipote Felix con cui gioca come una sorella maggiore. Ha un unico amico Felix, che lavora con lei nella libreria. Completamente diverso, perché nel mondo ci sta come un pesce nell’acqua e quanto alle donne non se ne perde una, lasciando in tutte un gran bel ricordo colorato di rimpianto. Protettivo con Agathe, suo unico confidente, la iscrive di soppiatto a un concorso letterario.

Per farla breve, Agathe, prima reticente poi convinta, finisce fra i finalisti ed è ospitata nella Jane Austen Residency nelle verdi campagne del Regno Unito. Gli altri ospiti sono buffi, fuori dal tempo come lei, legati a un romanticismo d’antan che miete ancora vittime. La nostra Bridget Jones letteraria combina guai, forse si innamora, non riesce a scrivere e ci mancava solo Felix che decide di andare a trovarla.

Equivoci, battute simpatiche, abiti fatti di trine, una dimora dove tutte vorremmo passare qualche giorno sono gli ingredienti di questo film garbato e scritto col cuore: la regista assomiglia molto, per sua stessa ammissione, alla protagonista ed è stata a lungo libraia alla Shakespeare & Co. La sceneggiatura poi l’ha scritta a Chawton, il luogo dove Jane Austen trascorse i suoi ultimi anni. Raccomandato a chi ha letto più volte Orgoglio e pregiudizio e a chi vuole prendersi una pausa dai disastri del mondo attuale.



