Di là dal Fiume e tra gli Alberi, basato sull’omonimo romanzo di Ernest Hemingway, pubblicato nel 1950 e in parte autobiografico, scritto negli anni Quaranta, è ispirato alla sua relazione con la giovane Adriana Ivancich, incontrata in Veneto, è diretto da Paula Ortiz, si svolge nel secondo dopoguerra, a Venezia che porta ancora i segni del conflitto e del dolore recente.
Il film cattura un fugace momento di immortalità in cui il tempo si è fermato. La storia contiene i grandi temi di Hemingway: l’amore, la guerra, la giovinezza, gli anni che passano.
Un tormentato melodramma su amore e morte a Venezia. Con Liev Schreiber e Matilda De Angelis.
Nel corso degli anni John Huston, Robert Altman, John Frankenheimer e Working Title hanno scritto sceneggiature e tentato di portare la storia sul grande schermo.
Il colonnello dell’esercito americano Richard Cantwell (Liev Schreiber), eroe di guerra, tormentato dai ricordi del fronte, scopre di avere una malattia terminale.

Decide allora di affrontare la propria sorte con stoicismo e apparente distacco e, determinato a trascorrere i suoi ultimi giorni in solitudine meditativa, chiede al suo autista militare di accompagnarlo nei suoi vecchi ritrovi a Venezia per un’ultima battuta di caccia alle anatre e un ritorno silenzioso ai luoghi della memoria
Ma i suoi piani vengono sconvolti quando incontra casualmente Renata (Matilda De Angelis), una giovane contessa veneziana, aristocratica che con la sua grazia e la sua forza interiore accende una scintilla di speranza in lui, con la quale sperimenterà sensazioni forse mai provate prima.
Mentre l’incubo della guerra continua a perseguitarlo, il colonnello Cantwell si trova di fronte a un’improvvisa possibilità di redenzione e forse di pace.
Renata, bella, misteriosa e segnata a sua volta dal tempo, sembra portare una nuova prospettiva sulla vita e sulla morte, trascinandolo fuori dalla sua solitudine e dandogli un motivo per sperare in un futuro inatteso.
Paula Ortiz Álvarez di Saragozza, 46 anni, è una regista e sceneggiatrice spagnola.
Con il suo secondo lungometraggio, La novia del 2015 tratto da Federico García Lorca ha ottenuto 12 nomination ai premi Goya, tra cui Miglior film e Miglior regista.

Adriana Moltedo
Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout..