Jeunesse En Action: la docu-serie di ACRA dedicata a giovani e donne che promuovono pace e sviluppo in Ciad
Dalla parità di genere, alle start-up innovative, passando per l’arte al servizio della pace e della coesione sociale, le video testimonianze di “Jeunesse En Action” puntano i riflettori su giovani ciadiani che ogni giorno lavorano per un presente e futuro di pace e giustizia.
Il clima di insicurezza e l’instabilità politica rendono il Ciad uno dei paesi con più problemi in termini di coesione sociale e benessere socioeconomico. I giovani hanno poche opportunità di esprimersi e devono affrontare molti ostacoli, come l’elevata disoccupazione, l’esodo rurale e un basso accesso all’istruzione. Anche ledonne rimangono in gran parte escluse dal dialogo e dai processi decisionali, nonostante il loro ruolo trainante ed attivo nelle dinamiche comunitarie.
Eppure, il Paese ha una comunità giovanile dinamica, animata da un mosaico di iniziative e collettivi della società civile.
Il progetto della ONG ACRA «Jeunesse en Action pour l’Avenir du Tchad!», sostenuto dall’Unione Europea, è nato con l’obiettivo di rendere i giovani la forza trainante del cambiamento sociale rafforzando le capacità delle organizzazioni locali giovanili, con un’attenzione particolare alla partecipazione femminile.
Le organizzazioni sono accompagnate nello sviluppo di microprogetti per la risoluzione dei conflitti, la tutela dell’ambiente, la valorizzazione delle donne, attraverso formazione, spazi di dialogo, opportunità di impiego e formazione professionale.
Con la produzione di Davide Lemmi, Marco Simoncelli, Arianna Pagani di FADA Collective, Jessica Tradati di LaFabula e la colonna sonora della cantante ciadiana Wawy-B, la docu-serie “Jeunesse En Action” raccoglie le testimonianze di 12 giovani delle province di N’Djamena, il Lago e Moyen-Chari, nel sud del Paese.
I video, con la loro importante spinta motivazionale, sono trasmessi da numerose emittenti televisive africane come Tchad24, che li diffonde sia in TV che online. Sono inoltre disponibili sui canali di ACRAche li utilizza per le sue attività di sensibilizzazione e advocacy in Ciad, Sahel ed Italia:
Zara, con la sua associazione Femme O’Naturel, lavora per promuovere il diritto all’educazione delle ragazze e combattere i tabù legati all’igiene mestruale in Ciad. Attraverso campagne di sensibilizzazione, attività di formazione e la distribuzione di assorbenti igienici sostenibili e riutilizzabili, Zara lavora per creare un futuro più equo e inclusivo.
Il suo impegno mira a garantire che ogni ragazza possa frequentare la scuola con dignità e fiducia, contribuendo a eliminare le barriere che impediscono di frequentare regolarmente la scuola e di vivere senza stigmi legati al periodo mestruale.
Abakar è un giovane allenatore ciadiano che ha affrontato una sfida personale importante, essendo una persona con disabilità sin da bambino. Nel 2008, ha fondato un’accademia di calcio a N’Djamena, dedicandosi quotidianamente all’allenamento e alla crescita di giovani talenti che sognano di diventare calciatori professionisti. Con passione e determinazione, Abakar trasmette alle nuove generazioni i valori fondamentali dello sport, dell’educazione e della perseveranza.
Per la rapper Wawy-B, la musica è un mezzo d’espressione per sentirsi libera. Attraverso i suoi brani, che mescolano testi rap e ritmi africani, trasmette messaggi contro la violenza di genere e richiama le nuove generazioni come parte attiva del cambiamento. Sogna un Ciad unito, in cui i giovani abbiano un facile accesso alle tecnologie e alle forme d’arte, capaci di dare voce alle loro idee, sogni e speranze.
Negli ultimi tre anni, grazie al progetto «Jeunesse en Action pour l’Avenir du Tchad!», ACRA ha mappato oltre 300 associazioni promosse da giovani e donne e contribuito alla crescita concreta di 42 realtà sviluppando con loro capacità tecniche, opportunità di partnership e strumenti di analisi.
Ha inoltre coinvolto oltre 6.000 persone attraverso canali istituzionali, mediatici, accademici e artistici, con un’attenzione particolare alle donne che hanno rafforzato il loro ruolo nella comunità e nella risoluzione pacifica dei conflitti.


