Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
Senza una guida etica e morale, l’essere umano rischia di diventare pericoloso, capace di oltrepassare ogni limite pur di affermare se stesso. Le religioni, nel loro nucleo più autentico, hanno cercato nei secoli di educarlo al rispetto e al miglioramento personale, ponendo dei confini per proteggere l’altro. Tuttavia, anche questi insegnamenti possono essere distorti e utilizzati come strumenti di potere e di abuso.
È qui che deve entrare in gioco il buon senso. Il libero arbitrio, dono prezioso, ha senso solo se esercitato con responsabilità, riconoscendo i propri limiti e quelli altrui. Imparare a rispettare se stessi è il primo passo per rispettare gli altri. Eppure, nella complessa “giungla” della quotidianità, questo semplice principio si perde, sommerso da egoismi e superficialità.
Non sempre siamo consapevoli del male che possiamo infliggere: una parola detta con durezza, un gesto non curato, un silenzio colpevole. Ogni interazione che abbiamo lascia un segno nell’altro, ed è nostro dovere riconoscere questa responsabilità.
È urgente anche saper mettere un freno all’arroganza, a chi usa gli altri per alimentare il proprio ego. I grandi pensatori, filosofi e poeti, ci hanno insegnato che si può accarezzare il cuore dell’altro senza invaderlo, senza ferirlo. Il loro insegnamento resta un faro in un tempo in cui i confini del rispetto sembrano dissolversi.
Le vere bellezze della vita sono semplici: il rispetto, la cura, la delicatezza. Valori che vanno protetti, coltivati, vissuti.
Dedico queste parole a un mio caro paziente, in cammino nella difficile ricerca di sé, spesso vittima dell’abuso e dell’indifferenza altrui. A lui, e a tutti coloro che ogni giorno lottano per restare integri in un mondo che troppo spesso li travolge, va il mio pensiero.
Rispettiamoci. Sempre.
