Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    • L’amore che non muore
    • Mani nude
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La solitudine dei non amati

      By Dols06/06/20250
      Recent

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025

      LADRI E LADRUNCOLI

      05/06/2025

      L’amico fedele

      04/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»FEMMINE: O VITTIME O STREGHE
    Cultura

    FEMMINE: O VITTIME O STREGHE

    Maria Cristina Paselli lifecoachBy Maria Cristina Paselli lifecoach08/03/2024Updated:08/03/2024Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    anna ventura
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email
    image-thumb


    di Mariacristina Paselli (lifecoach)

    Dal 17 febbraio al 16 giugno è aperta a Bologna, nella splendida cornice di Palazzo Pallavicini, la Mostra “STREGHERIE”.

    Si articola in dieci stanze scenari, partendo dalla tradizione mitologica per arrivare alla definizione di strega in epoca moderna. La visita inizia facendo vivere allo spettatore un vero processo per stregoneria del 1539.

    Le donne accusate di stregoneria venivano sottoposte a processi sommari e dopo terribili torture sempre venivano condannate, erano giudicate streghe e morivano arse vive sul rogo. In questo modo ne morirono a migliaia in Italia e in Europa.

    La storia della stregoneria ha origini molto interessanti e tragiche.

    Già il termine “strega” ancora oggi è dispregiativo, significa femmina malvagia, cattiva e maligna.

    Alcuni studiosi affermano che le streghe erano semplicemente donne rimaste vedove quindi senza mezzi di sussistenza, in quanto col matrimonio la loro dote veniva interamente versata dalla famiglia d’origine al marito che la inglobava nei suoi beni o donne ripudiate dallo sposo. Queste, non avendo altra scelta né possibilità di vita,si ritiravano a vivere in piccole comunità interamente femminili, ai confini del contado, confini che erano caratterizzati da boschi o radure.

    Donne sole, nubili o vedove, sterili, povere, vecchie, straniere, depresse, guaritrici, malinconiche, la casistica poteva essere varia, erano tutte donne senza uomini, senza protezione, erano spesso giovani, ma anche in età avanzata ed erano considerate delle streghe.

    Nei boschi imparavano a curarsi e a curare la gente che si rivolgeva loro con le erbe, vivevano la notte, il giorno si nascondevano in rifugi occasionali o grotte, si aggregavano in piccole comunità solo femminili composte da tante come loro,estromesse e isolate dal gruppo sociale dominante.

    Era facile quindi vederle accendere, nei freddi inverni, fuochi improvvisati e sottrarre pazienti ai medici ufficiali, le cui cure erano troppo costose per la gente comune, molto povera.

    Rappresentavano quindi una temibile concorrenza e formavano un gruppo sociale fortemente alternativo, coeso, solidale, divergente e socialmente altruista.

    Ragione per cui troppo spesso finivano bruciate nelle piazze con l’accusa di avere legami col maligno. Non era pensabile che una donna potesse conoscere i rimedi della medicina né potesse sopravvivere da sola ai margini della società, senza la protezione di un padre o fratello o marito, comunque di un essere maschile.

    Oggi che la società maschilista sta subendo un certo declino si teme ancora la donna sola o single e la si considera con diffidenza e qualche sospetto. 

    La single spesso è una donna che non si attiene ai modelli tradizionali, è autonoma e si gestisce, non rientra in canoni consolidati, economicamente è indipendente e può scegliere anche di essere madre senza avere accanto un uomo.

    Tutto questo può far paura perché questo modello femminile non è sempre socialmente accettato e riconosciuto.

    Anche le donne sole tra il 1200 e il 1600 erano modelli non riconosciuti dalla società quindi venivano emarginate e eliminate.

    Oggi anche le donne che rifiutano di continuare il legame con un marito o fidanzato e preferiscono star sole, spesso vengono uccise perché non è data loro la libertà di decidere quando e chi amare o non amare. 

    M.Lagarde definisce il femminicidio una forma estrema della violenza di genere contro le donne, prodotta dalla violazione dei diritti umani in ambito pubblico e privato attraverso varie condotte misogine come i maltrattamenti, la violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro ed anche economica.

    Ci siamo evoluti, ma abbiamo ancora molta strada da fare per ottenere la parità di genere.

    Noi streghe non ci innamoriamo: lo vieta

    Il giuramento a Lilith

    Nemica di Adamo. Ce lo impedisce

     il più austero dei voti:

    quello della libertà. La storia decise

    che la libertà spettava agli uomini, alle donne

    una porzione piccina,

    il minimo per respirare. Perciò molte donne

    si fecero streghe:

    per avere più libertà.

    (Da “Il latte buono” di Anna Ventura)


    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Maria Cristina Paselli lifecoach
    • Facebook

    Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

    Related Posts

    La solitudine dei non amati

    06/06/2025

    L’amico fedele

    04/06/2025

    Almost Real: quasi vero a Torino

    04/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK