Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Musica con vista 2025

      By Dols10/06/20250
      Recent

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»“BARBIE” ,che sorpresa!
    Cultura

    “BARBIE” ,che sorpresa!

    Milene MucciBy Milene Mucci23/07/2023Updated:24/07/2023Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Ok, chi non conosce Barbie? Prima fashion doll  della storia, entrata in commercio il 9 marzo 1959, ideata da Ruth Handler  moglie del fondatore della casa di giocattoli Mattel mentre vedeva giocare sua figlia che dava ruoli da adulti alle sue bambole .
    Un’icona rea di aver instillato almeno in tre generazioni l’idea che se non  sei alta , magra ,possibilmente bionda ,con gambe lunghissime e sempre su tacchi vertiginosi non rispetti gli standard minimi di moderna bellezza femminile .

    Certo Mattel nel tempo ha poi cercato di aggiustare il tiro  mettendo in vendita un campionario ad oggi di Barbie e Ken  con 35 colori diversi della pelle, 97 acconciature e 9 body type  ma l’idea dello stereotipo certamente restava difficile da smantellare .
    Così che il film su Barbie sarebbe potuto essere solo una gigantesca e ben fatta  operazioni di washing , una di  quelle cose che si fanno in marketing per ripulire un’ immagine e ridare nuova vita a prodotti o idee.
    Invece è accaduto tutt’altro e “Barbie” ,il film, ci sorprende e stupisce sin dal primo momento perchè se per un attimo sembra una scontatissima   piaggeria ad uso del brand il momento dopo ne diventa la sua stessa ,voluta,  caricatura . Non credo potesse essere altrimenti con due personaggi alle spalle che l’hanno voluto come Margot Robbie, che l’ha prodotto ,  e Greta Gerwing la regista già autrice di gioiellini come “Ladybird” e “Piccole donne”. Tanto che io stessa, pur non avendo mai sopportato Barbie sono andata la curiosità di vedere cosa ne avessero  due fatto menti originali come loro . D’altra parte  non è lo stesso  slogan promozionale del film che recita “Se ami Barbie, questo film è per te. Se odi Barbie, questo film è per te” ?
    Pomeriggio estivo , sala prevedibilmente strapiena, con una platea  composta  da un pubblico assolutamente  eterogeneo.
    Boomer consapevoli  come la sottoscritta , memori del tempo in cui Barbie rappresentava tutto ciò che era da odiare come rappresentazione femminile , ragazzine in minigonna glitterate e tutte con i capelli lisci uguali , bambine  vestite di rosa con genitori al seguito ma anche   ragazze   e  ragazzi  più easy e , probabilmente,   già pronti a non vedere un generico  blockbuster  alla Disney .
    Si perché “Barbie” è tutto meno che un film semplice .
    Una produzione al sapore di zucchero filato ma in cui , in mezzo al rosa che esplode ovunque ed  oggetti che in tantissime ricordiamo,  arrivano citazioni cinematografiche  , frasi che colpiscono   e momenti di riflessione poetica e consapevole che resteranno indimenticabili .
    Femminismo spicciolo qualcuno ha scritto? Ma per carità!
    Siamo in tempi in cui non è che si possa tanto scegliere. In cui conquiste femminili che sembravano consolidate vengono messe in dubbio da anni da una propaganda neanche più tanto latente , con almeno due ultime  generazioni di giovani donne che neanche si ricordano quanto siano costate queste conquiste ed almeno una generazione di madri che le  ha seriamente messe in crisi.
    Crescendo le suddette giovani donne  nel predominio dell’ Apparire  al netto di qualunque loro accettabile possibile difetto   invece  che dell’Essere.
    Indi per cui , a mio parere, se in un film che incassa 4 milioni di euro in un week end  si ripete la parola “patriarcato” instillando anche solo ad una sparuta minoranza la curiosità di andarne a conoscere il significato ben venga il successo di questo film !


    A Barbieland Barbie Stereotipo, interpretata da Margot Robbie ,è circondata da una pletora di altre Barbie: Barbie Presidente nera,  Barbie dottoressa trans, anche una Barbie in sedia a rotelle che danza . E poi ci sono i Ken ,nati perché esiste Barbi, esclusivamente degli accessori. Un mondo perfetto  che va in crisi per  Barbie Stereotipo nel momento in cui pensieri stranamente tristi si insinuano nella sua testa fino al momento in cui le sfugge durante  una festa  quell’”Avete mai pensato di morire ?” che manda tutto il suo mondo in frantumi .
    Da qui la necessità di andare nel mondo reale per scoprire chi le ha  attribuito pensieri da donna normale e cercare di richiudere il portale  che mette in collegamento gli umani con le bambole .
    E’ così che Barbie conosce il mondo reale.
    Un mondo in cui per le donne non va cosi bene come a Barbieland   e in cui i loro problemi non sono per niente  risolti . Mondo in cui scopre il pianto liberatorio, la bellezza di una anziana signora seduta con lei alla una fermata di un bus alla quale  dice “sei bellissima” mentre l’anziana signora sorridendo gentile risponde “lo so” ma anche la sensazione nuova e angosciante di camminare per strada con un senso strano di insicurezza , timore ed imbarazzo mai provato per certi sguardi .


    Non è un dualismo semplificato quello fra Barbieland ed il mondo normale. Femminismo da una parte e patriarcato machista dall’altro.
    Nella semplificazione che appare estrema gli spunti di riflessione ci sono, le fragilità da ricomporre in entrambi i mondi appaiono anche possibili .
    Certo resterà indimenticabile anche l’interpretazione  di Ken –  Ryan Gosling  , tutt’altro che un accessorio nel film ,anzi decisamente un coprotagonista.


    Ironico ed efficace nel mostrare il godimento per il machismo scoperto nel mondo reale, inaspettato potere sconosciuto dai Ken a Barbieland così come  la  gratificante sensazione della mai goduta adulazione femminile .
    Cosi come  le sequenze ironiche ed  esemplari   in cui vediamo le Barbie usare a loro vantaggio il più classico mansplaining  per riprendere il potere a Barbieland!
    Insomma Barbie ci sorprende e stupisce.
    “Entra nella scatola e torneremo a Barbieland” dice il Ceo di Mattel a Barbie appena catturata per riportarla nel mondo reale .


    Come va a finire la scena non lo scrivo perché sarebbe spoiler ma questo film e quello che suggerisce è ,per esempio, anche il pensiero alla vista di quella enorme , scicchissima scatola rosa .
    Pensiero andato, anche solo per un attimo ,a tutte le  metaforiche scatole in cui qualcuno o qualcosa ci rinchiude o, peggio ancora, ci rinchiudiamo anche da sole .
    Ecco, in mezzo a tutto quel rosa queste sono le suggestioni che arrivano improvvise e rendono potente un film come Barbie!
    E,sinceramente, mai avrei immaginato di scriverlo.

    Regista:Greta GerwigGenere:Commedia, Azione, AvventuraAnno:2023Paese: USA, CanadaDurata: 114 minData di uscita: 20 luglio 2023Distribuzione: Warner Bros.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Milene Mucci
    • Facebook
    • X (Twitter)
    • LinkedIn

    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

    Related Posts

    La solitudine dei non amati

    06/06/2025

    L’amico fedele

    04/06/2025

    Almost Real: quasi vero a Torino

    04/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK