Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • F1 il film
    • ll femminismo inutile
    • Le stagioni della verità
    • Effatà 2
    • Effatà – Hikikomori di Pastori Gloss
    • Puglia e dintorni
    • Tre amiche
    • Spirit World – La Festa delle Lanterne
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      F1 il film

      By Erica Arosio24/06/20250
      Recent

      F1 il film

      24/06/2025

      Le stagioni della verità

      24/06/2025

      Puglia e dintorni

      22/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Donne e musica»Le 80.000 bolle blu di Mina
    Donne e musica

    Le 80.000 bolle blu di Mina

    Marta AjòBy Marta Ajò24/03/2020Nessun commento3 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    mina
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Il suo esilio d’artista, l’eclissi del personaggio, la capacità di vivere la vita, assumono oggi il senso dell’immortalità di una voce che non potrà essere dimenticata.

    Mina compie 80 anni.
    Quella ragazzona emiliana che entrò prepotentemente negli schermi di una TV nazionale, familiare, pacioccona e bacchettona stravolgendo negli anni ’60 il cliché della cantante melodica e tradizionale.
    E tutto fu diverso. Non solo la voce, il fisico, i movimenti, gli abiti ma anche il modo di vivere il privato.
    Che ai giovani di quegli anni apparve subito come il simbolo del coraggio e del cambiamento.
    Casco corto e sbarazzino, cotonature oltre il limite, poi morbidi capelli lunghi, mora o bionda, Mina non ha mai tradito i canoni della femminilità che distingue le donne interpretandola e vivendola con personalità e buon gusto. Niente a che fare con le scollature esagerate, i seni al vento, gli spacchi equivoci degli anni successivi, dei seminudi odierni.
    Mina non aveva bisogno di mostrare il corpo ma piuttosto di donare la voce, pur senza mortificarlo.
    Si stagliava alta, bella ma non stereotipata, “un tipo” che bucava lo schermo. Dettò mode e le donne la seguirono riconoscenti di non imporre un modello dalle forme rigide, né tantomeno quello di “santa” richiesto al genere femminile. Una donna che è riuscita a vivere in modo anticonvenzionale il lavoro, il successo e la maternità cambiando con scelte coraggiose la percezione delle donne e della società di quei tempi.

    Mina ha rappresentato anche tutte le debolezze umane, che derivano dall’essere persona, artista prima che personaggio in pasto al pubblico. Uno spazio, il privato, difeso fino al limite del sacrificio, di avere un figlio fuori dalle regole sociali mantenute da una mezza borghesia impastata ancora da residui di regime, invidiosa della finta perfezione del modello americano.

    E fuori dagli schemi la sua carriera di cantante. Che ha abbracciato ogni forma di musica, ogni testo, ogni romanza, ogni ritornello della tradizione italiana insieme ai nuovi cantautori di cui è si è fatta interprete straordinaria, alla interpretazione del nuovo, del rock e della musica d’oltreoceano.
    Infine il ritiro dal palcoscenico.
    Perché Mina, e la ringraziamo per questo, è stata prima di ogni cosa persona, con le proprie fragilità, incertezze, amarezze, paure che non sempre possono essere risolte e curate con il successo.

    Negli anni della sua lunga carriera l’abbiamo vista cambiare di volta in volta. Trucco e parrucco. Ma non solo: repertorio, moda, sguardo, amori. Sempre in fuga da chi la seguiva, dai media, dai paparazzi, dal gossip.
    E i figli, “Paciughino” e Benedetta. Mai dati in pasto al pubblico, mai a favore dei flash. Come non apprezzarla in tempi in cui i bambini vengono esposti fin da quando sono in pancia.

    Mina rappresenta dunque un caso speciale. Che resiste malgrado la scelta che fece 42 anni fa di isolarsi, di non apparire, di non cedere a chissà quali tentazioni, proposte.
    Noi, chiusi, isolati, nelle nostre case forse l’ammiriamo ancora di più.
    Lei che della riservatezza ha fatto un esempio contro noi recalcitranti e indispettiti da regole di buona vita dettata da un periodo emergenziale.

    E il suo esilio d’artista, l’eclissi del personaggio, la capacità di vivere la vita, assumono oggi il senso dell’immortalità di una voce che non potrà essere dimenticata.

    mina
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    Elena Bresciani e le voci femminili

    10/12/2024

    Maggie S. Lorelli tra musica, scrittura e insegnamento

    04/09/2024

    Enza Pagliara e la musica tradizionale salentina

    27/06/2024

    Comments are closed.

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

https://www.dols.it/2025/06/18/tre-amiche/
    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK