Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Fino alle Montagne
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Fino alle Montagne

      By Dols12/06/20250
      Recent

      Fino alle Montagne

      12/06/2025

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Fibre killer
    Costume e società

    Fibre killer

    Marta AjòBy Marta Ajò18/01/2019Updated:18/01/2019Nessun commento3 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    fibre-killer
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Che la donna debba fare la moglie-madre-casalinga-infermiera non è un concetto poi così antico. La cultura di genere non ha ancora superato questi stereotipi che si manifestano e si evincono anche in circostanze dolorose. Ma di cura si può anche morire.

     

    “Cos’altro vogliono le donne? Hanno ottenuto tutto”.
    Spesso questa frase è usata in risposta ai dubbi manifestati sulla condizione femminile che sembra ancora presentare tanti aspetti irrisolti.
    In quel “tutto”, la prima cosa che viene addebitata alle donne è la presunta libertà sessuale “voluta e acquisita”.
    Pensiero recondito che allude alla prostituzione “per guadagno facile” non per concause o violenze. Alla volontà decisionale della propria esistenza, motivo per cui è normale che un marito-compagno-fidanzato-convivente uccida colei che lo voglia lasciare.
    “Il mercato del lavoro ormai è pieno di donne” si dice, che non importa se quelle molte-poche-future-incerte lavoratrici raddoppino le ore di lavoro con i carichi familiari, che non usufruiscano di un salario uguale a parità di mansioni, abbiano minori opportunità e considerazione del proprio merito.

    Che la donna debba fare la moglie-madre-casalinga-infermiera non è un concetto poi così antico. La cultura di genere non ha ancora superato questi stereotipi che si manifestano e si evincono anche in circostanze dolorose.

    E’ quanto è successo ad una donna che, lavando per anni le tute piene di amianto del marito, è morta di tumore conseguente alla contaminazione.
    Lavare i panni al proprio coniuge non è un obbligo ma un atto di dedizione e una scelta d’amore, una condivisione e un obbligo dettati dal suo essere casalinga. Perché lavando i panni, non ha fatto altro che partecipare all’andamento e al benessere familiare.
    E ora chi laverà i panni, chi penserà al marito, ai congiunti? In mancanza di una donna moglie-madre-casalinga ecc., chi ci penserà?

    A queste domande ha provveduto a dare la risposta una recentissima sentenza di legge:
    gli eredi della donna morta avranno il dovuto risarcimento poiché si è rilevato il nesso causale con l’inquinamento domestico causato dagli indumenti di servizio del marito. E la famiglia, come valore costituzionale, va ricompensata.
    Scatterà dunque il risarcimento agli eredi per “il de cuius” morta con il mesotelioma pleurico per l’esposizione all’amianto”. Ovvero si riconosce l’esistenza di un nesso causale fra l’inquinamento domestico creato dagli indumenti da rassettare (ovviamente dalla donna) e la patologia letale.

    “Chi muore giace e chi è vivo si da pace”, cita un vecchio proverbio e la saggezza popolare ha sempre un suo perché.
    E poiché la signora (che si era accorta dell’avanzare della malattia e della sua fine prossima) ha perso la vita e poiché di conseguenza i parenti hanno perso altresì un parente della famiglia “formazione sociale tutelata dalla Costituzione”, entrambi hanno diritto al risarcimento.

    Entrambi! Poco importa se la signora non potrà goderne.
    La morta e i vivi saranno risarciti dal colpevole datore di lavoro che non ha azionato le precauzioni per evitare il danno.
    È quanto emerge dalla sentenza 2147/18, pubblicata dalla seconda sezione civile del tribunale di Venezia che riconosce che “ Il mesotelioma è un tumore della pleura raro nella popolazione generale e può avere lunghi periodi di latenza: la comparsa in soggetti esposti all’asbesto risulta molto significativa nella valutazione del nesso causale. Quest’ultimo è accertato in base a criteri probabilistici: la donna paga con la vita la dedizione al marito, che nello stabilimento è carropontista e lavora per quasi vent’anni a contatto con silicati idrati”.

    amianto cura
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    Fino alle Montagne

    12/06/2025

    Musica con vista 2025

    10/06/2025

    Donne di pace e di guerra

    09/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK