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    Home»Costume e società»Cultura»Libri»Emanuela Canepa vince il Premio Calvino
    Libri

    Emanuela Canepa vince il Premio Calvino

    DolsBy Dols01/06/2017Updated:01/06/2017Nessun commento3 Mins Read
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    Emanuela Canepa-premio-calvino
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    Il premio  Calvino è andato a Emanuela Canepa, autrice del romanzo ”L’animale femmina”, che è  stato considerato un romanzo compiuto, maturo, di esemplare nitidezza nella struttura e incisivo nella lingua, che mette in campo uno spiazzante gioco di seduzione senza sesso e che, pur attento alla psicologia maschile, dà  in particolare voce, con stringente analitica, alla forza carsica del femminile.

    di Loretta Junck

    premio-italo-calvino_h_partbIeri al Circolo dei lettori a Torino si è tenuta la premiazione della XXX edizione del Premio Calvino, che viene attualmente considerato il più prestigioso premio italiano per narratrici e narratori esordienti e inediti.
    Dei nove tra candidati e candidate, soltanto due le donne, ma entrambe premiate dalla giuria, che era composta quest’anno da Rossana Campo, Franca Cavagnoli, Mario Desiati, Marco Missiroli, Mirella Serri.
    Il premio è infatti andato a Emanuela Canepa, autrice del romanzo L’animale femmina, che è stato considerato “un romanzo compiuto, maturo, di esemplare nitidezza nella struttura e incisivo nella lingua, che mette in campo uno spiazzante gioco di seduzione senza sesso e che, pur attento alla psicologia maschile, dà in particolare voce, con stringente analitica, alla forza carsica del femminile”
    Ben tre le menzioni speciali della giuria, a sottolineare l’eccellenza dei testi della presente edizione: a Presunzione di Luca Mercadante, La fine dell’estate di Serena Patrignanelli, Jimmy Lamericano di Roberto Todisco. Questa la motivazione della menzione al romanzo di Serena Patrignanelli: “Nella ‘Fine dell’estate’, romanzo di ampio respiro e di grande potenziale, l’autrice crea − sul filo della memoria e di un alluso sfondo di borgata e di guerra − un proprio originale universo narrativo, in bilico tra realtà e fantasia, dominato dai ragazzini.”

    Congratulazioni alla vincitrice, ai menzionati, a finaliste e finalisti. Ma ora, qualche osservazione è d’obbligo. Qualche dato, prima di tutto: come abbiamo verificato, i manoscritti che arrivano al Premio Calvino sono per il 60% di autori maschi, mentre il 40% è a firma femminile. Sarebbe interessante indagare sul motivo di tale presenza femminile minoritaria, ma ora vorrei ragionare su un altro fenomeno. Il numero delle finaliste è costantemente inferiore, e di molto, alla soglia del 40% – dato, pure questo, che ci pone qualche interrogativo – e ciò si è verificato anche in quest’ultima edizione (due donne su nove finalisti). Ma poi le vincitrici superano il 37%, avvicinandosi di molto alla soglia del 40%, risultato che pone il Premio Calvino in una luce quasi virtuosa, per così dire, soprattutto se si tiene conto del fatto che nello Strega, per esempio, le vincitrici sono solo il 14%.

    Dunque le donne che scrivono (o che mandano i loro romanzi ai premi letterari, o perlomeno al Calvino) sono meno degli uomini, quelle che vengono selezionate come finaliste sono meno ancora, e di molto, ma alla fine queste vincono di più, in proporzione, rispetto agli uomini che vanno in finale. Bizzarro, eppure succede così da trent’anni. Un motivo ci sarà… Mi piace pensare che le donne che vogliono arrivare forse non sono ancora tantissime, ma siano in aumento. E che comunque siano ben consapevoli del fatto che per riuscirci debbono ricorrere a tutta la propria riserva di energia, perché la lotta è dura, e ciò ne fa delle temibili competitrici per i maschi. Questo, almeno, mi sembra di leggere nello sguardo diretto e determinato della vincitrice di quest’anno.
    Leggeremo con particolare interesse ”L’animale femmina”, titolo certamente intrigante, se e quando arriverà in libreria, ma non dubitiamo che ciò avvenga.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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