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    Home»Costume e società»USA. FGM: INCRIMINATA UNA DOTTORESSA DI DETROIT
    Costume e società

    USA. FGM: INCRIMINATA UNA DOTTORESSA DI DETROIT

    Rita CugolaBy Rita Cugola25/04/2017Nessun commento3 Mins Read
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    FGM
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    Quello inerente le mutilazioni genitali femminili è un dramma planetario esteso a circa 200 milioni di donne che  per quanto particolarmente diffuso in alcune aree africane, asiatiche e mediorientali sta assumendo notevole rilevanza anche in paesi culturalmente estranei a retaggi ancestrali finalizzati esclusivamente al controllo della sessualità femminile, con effetti talvolta letali.

    Non ultimi gli Usa, dove nel corso degli ultimi vent’anni, complici gli ingenti flussi migratori, il numero delle vittime potenziali è addìrittura triplicato. In base ai dati rilevati nel 2012 dal Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta infatti, almeno 513mila ragazzine sarebbero state clandestinamente sottoposte a simili torture, la cui illegalità – a fronte dei provvedimenti adottati in almeno 25 stati – era stata formalmente sancita dal Congresso nel 1996.

    E non è certo bastata l’esemplare condanna a 10 anni di reclusione comminata nel 2006 a un etiope (reo di aver menomato la figlia di due anni con un paio di forbici) a ostacolare la sopravvivenza di tradizione barbara e desueta. Per 12 lunghi anni, all’ombra di un anonimo ambulatorio di Livonia, Jumala Nagarwala (stimato medico dell’Henry Ford Hospital Emergency Room di Detroit) avrebbe persistito nelle pratiche  circoncisorie a danno di bimbe tra i sei e gli otto anni di età, da cui in seguito sarebbe stata indicata quale esecutrice materiale degli interventi.
    Incriminata dagli agenti dell’Federal Bureau of Investigation e tuttora in attesa della sentenza  emessa a suo carico (circostanza inedita) dalla corte federale del Michigan, la 44enne originaria di Northville rischia di trascorrere in resto dell’esistenza in carcere.

    “Malgrado il giuramento prestato all’inizio della professione (procedura risalente al IV secolo a.C. e inerente la tutela dei pazienti, n.d.r.) la dottoressa non ha esitato a brutalizzare le piccole, approfittando della loro vulnerabilità“, ha osservato Kenneth Blanco, assistente del Procuratore Generale. “Il Dipartimento di Giustizia sta cercando di debellare le Fgm (Female Genital Mutilation, n.d.r.) dal paese e ricorrerà a qualsiasi mezzo consentito per  impedire ulteriori abusi e sofferenze fisiche“.
    Ma le ferite  inferte alle malcapitate non guariranno forse mai: infezioni ricorrenti, insidie sanitarie incombenti su eventuali gravidanze, rapposti sessuali estremamente problematici e dolorosi contribuiranno a eternare il ricordo dell’atrocità subita per mera volontà altrui.

    Le dinamiche dei soprusi sono emerse del resto dagli stessi atti processuali, parzialmente divulgati dall’autorevole quotidiano locale Detroit Free Press: “Quasi tutte le bambine individuate provenivano dal Minnesota, distante 1.046 chilometri dalla nostra città. Credevano di partecipare  a una ‘gita speciale’, invece venivano condotte nello studio dell’indagata, che le operava vincolandole al segreto“.
    Resta il fatto che, il legale Daniel Lemisch ne è assolutamente convinto, “la società moderna non ammette queste pratiche barbare e coloro che le praticano devono essere severamente perseguiti“. Anche se non sarà facile sventare definitivamente un fenomeno che contrriamente alle aspettative sembra attestato in costante crescita.

     

     

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    Rita Cugola
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    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

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