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    Home»Costume e società»Cultura»Cinzia Th Torrini: colei che con le immagini supera ogni parola
    Cultura

    Cinzia Th Torrini: colei che con le immagini supera ogni parola

    Valeria MassenziBy Valeria Massenzi07/03/2017Updated:07/03/2017Nessun commento6 Mins Read
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    cinzia.-sorelle
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    Emozionare, far sognare il pubblico, far riflettere. Sembra essere questo il segreto di Cinzia TH Torrini, che ha saputo fare di ogni suo lavoro un vero e proprio successo. Da giovedì 9 marzo la regista più amata dagli italiani torna su Rai Uno con la fiction Sorelle: un mistery tutto da scoprire.

    sorelle foto copertina3Dopo il grande successo di Un’Altra Vita con Vanessa Incontrada la regista toscana torna su Rai Uno con una nuova storia tutta al femminile, un dramma familiare, ambientato nella meravigliosa città di Matera. La vicenda ruota intorno ad una famiglia del luogo, una famiglia avvolta nel mistero, all’interno della quale i segreti non mancano. Protagoniste di queste sei puntate, che lasceranno lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine, sono: Anna Valle, Loretta Goggi, Irene Ferri e Ana Caterina Morariu. La serie è prodotta dalla Endemol Shine Italy.
    Chiara (Valle), brillante avvocato romano, è costretta a tornare nella sua città natale in seguito alla misteriosa sparizione di sua sorella Elena (Morariu). A Matera, la donna riallaccia i rapporti con i suoi parenti e con il cognato Roberto, l’uomo di cui era innamorata e che sua sorella ha invece sposato.
    Chiara ritrova anche la madre Antonia (Goggi), una ex figlia dei fiori dal carattere forte e indipendente. La donna avrà un ruolo importante nella storia perché, mentre la figlia cerca di fare temporaneamente la zia ai tre figli ribelli della sorella, in attesa che anche questa volta ricompaia come se niente fosse, Antonia insiste nel dire di recepire dei segnali. Questo matura in Chiara la certezza che la madre ormai non ci sia più con la testa. Le riprese si sono svolte nel 2016 tra Roma e Matera, sotto la sapiente guida della nota regista Cinzia TH Torrini, ed è proprio con lei che oggi parliamo di questa fiction.

    Dopo i tuoi numerosi successi, ultimo quello di Un’Altra Vita, torni su Rai Uno, con un lavoro molto atteso: Sorelle. Parlando di generi cinematografici, quello relativo alla fiction Sorelle come lo possiamo classificare?
    E’ difficile classificarlo perché nella serie ci sono tanti generi concatenati: giallo, mistery parapsicologico, comedy, melò… forse un dramedy?
    Per Un’Altra Vita è stata scelta come location la meravigliosa isola di Ponza. Ora per Sorelle vi siete ritrovati nella splendida Matera.

    C’è un motivo particolare per voler ambientare le storie, da te narrate, in luoghi di provincia che hanno una bellezza e un fascino esclusivo?
    Sono le storie scritte dagli sceneggiatori, che poi sono gli stessi di tutte e due le fiction, che richiedono di essere ambientate in luoghi non metropolitani dove il contesto è abbastanza ristretto. A me poi piace raccontare attraverso le immagini i paesaggi dove la natura domina, quasi incontrastata, e visto che l’Italia è ricca di luoghi eccezionali, Matera con il suo suggestivo fascino per me è stata la giusta ambientazione.

    regia11Tu sei la regista italiana più amata dal pubblico in generale, ma sei anche una donna molto amata dalle donne. Ti sei mai chiesta perché?
    Il perché non me lo sono chiesto. Forse trovano se stesse nei personaggi che racconto; cerco, sempre, di scavare dentro… nella verità delle psicologie, di narrare come essi arrivano ad interfacciarsi con gli altri, sia che siano uomini o altre donne. Amo raccontare i vari percorsi evolutivi dei personaggi.

    Giovedì 9 Marzo torni su Rai Uno con la fiction Sorelle. La vicenda si dipana tra misteri e segreti. Ci puoi anticipare qualcosa, ad esempio: chi tra tutti è il personaggio più misterioso, che appare più ambiguo?
    Questo lo dovrete scoprire voi vedendo Sorelle.

    Ci sono stati momenti sul set in cui ti sei commossa, emozionata?
    Ci sono stati vari momenti di forte emozione, comunque ancora una volta mi commuove vedere quanto siano generosi nel darsi i bambini attori. Si capirà quando vedrete i tre figli di Elena: Stella, Marco e Niccolò.

    Anche in Sorelle troveremo presente il tema della rinascita, com’era accaduto per Un’Altra Vita?
    Anche qui come Emma, Chiara avrà un percorso di rinascita.

    Secondo te può emozionare di più un’immagine o una parola?
    Per me un’immagine, visto che è la cosa che mi riesce di più. Nello stesso tempo pongo molta attenzione nella recitazione dei miei attori: come usano la voce, il ritmo delle parole, l’espressività, etc.

    Tu con le tue fiction hai varcato più di una volta i confini nazionali, come con Elisa di Rivombrosa o con la Certosa di Parma. In Italia questo non accade spesso: siamo più importatori che esportatori, perché secondo te? E cosa vuol dire per una regista riuscire a veder proiettato fuori un proprio lavoro?
    Devo dire che nel frattempo Montalbano e Gomorra sono le fiction più esportate. Elisa di Rivombrosa continua a raccogliere spettatori nelle altre nazioni , sono molte le persone che mi scrivono dall’estero. Sinceramente, parlando 5 lingue a me viene naturale pensare che i miei lavori vengano visti anche in altri paesi. E’ un peccato che non ci sia un maggior interscambio tra le varie culture europee. Purtroppo, continua ad essere importata maggiormente la cinematografia e la serialità americana.

    syster6In questi anni sei stata destinataria di vari riconoscimenti. So che recentemente hai ricevuto l’ambito premio Anton Giulio Majano. Un premio, nazionale televisivo, molto importante, intitolato ad un regista di una certa caratura. Majano fu il primo che attraverso la televisione iniziò a far sognare con i suoi sceneggiati il pubblico italiano. E’ come ricevere un’eredità, in qualche modo, come hai vissuto quel momento? Ha cambiato qualcosa in te?
    Majano ha dato con i suoi sceneggiati tantissimo agli italiani. Attraverso i suoi lavori milioni di telespettatori hanno potuto conoscere i classici della letteratura. La televisione era agli inizi e attraverso le sue opere ha unificato il linguaggio italiano, ha unificato la cultura italiana. Sono onorata di aver ricevuto questo premio, è sicuramente un riconoscimento importante. Non ha comunque cambiato niente in me.

    Ormai ci siamo, è iniziato il count down per Sorelle, un giallo psicologico ricco di suspense e colpi di scena. In un articolo, relativo a questo tuo nuovo lavoro, ho letto che ci saranno scene che potranno addirittura creare “paura e ansia” nel telespettatore. Quanto c’è di vero in quelle parole?
    Quella che vedrete è una storia positiva con un lieto fine, dove si riderà anche!

    Ti lascio con quest’ultima domanda. Visto il tuo percorso lavorativo e i tuoi innumerevoli successi cosa direbbe oggi, di tutto ciò, quella ragazzina di dodici anni che iniziò firmando le sue foto con il TH?
    Quella ragazzina sarebbe felice per me e mi direbbe che sono riuscita a realizzare i miei sogni: poter raccontare delle storie in cui le persone possono identificarsi e rispecchiarsi, avere un lavoro che amo e che mi permette di vivere tante vite.

    Si conclude qui la mia lunga e piacevole chiacchierata con la regista Cinzia Th Torrini, una donna che, in un mondo artistico ancora declinato al maschile, è riuscita a conquistarsi sul campo il suo importante posto al sole. Ora una nuova prova l’attende, ma noi siamo certi che anche questa sarà una bella vittoria. Quindi tutti sintonizzati su Rai Uno da giovedì 9 Marzo per immergerci nei misteri di Sorelle, una fiction che ci farà vibrare, ancora una volta, le corde dell’anima.

    Sorelle la trovate anche su Facebook

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    Valeria Massenzi
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    4 of 36,709 Vive a Roma, laureata in Lettere – Dams presso l’Università Statale Roma Tre, si occupa di, principalmente, di scrittura. La sua quotidianità è fatta di mille cose: l’essere donna, moglie, madre, nonna, colf, scrittrice e cantante in erba. Ebbene, sì, ha fondato una sua band "The Alpha Groove", con cui ha fatto, anche recentemente, dei Live, portando sul palco generi blues e rock. Ma la sua grande passione resta la scrittura. Ha lavorato nel campo della sceneggiatura collaborando con alcune produzioni italiane, come la Morgana Production, la Dauphin o la Cassiopea. Nel 2007, tra oltre 1000 progetti, arrivati da tutto il mondo, arriva tra i primi dieci finalisti, al Festival Internazionale della fiction di Roma, con un progetto di mini serie tv, scritto con Massimo De Pascale. Nel 2009 partecipa alla realizzazione di un corto Vite Parallele, diretto da Fulvio Spagnoli, che ha vinto il primo premio al Festival del Cortometraggio di Roma. Nel 2010 esce il suo primo romanzo

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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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